Parco Letterario Policarpo Petrocchi

Il Parco Letterario Policarpo Petrocchi ha spento la sua prima candelina.

Nato alla fine di aprile del 2021, entra nel suo secondo anno di vita, con lo sguardo rivolto a ciò che è stato fatto in dodici mesi ma, soprattutto, con i progetti che dovranno consolidare questo progetto nel futuro.

Ciò che è stato fatto nel periodo di ‘rodaggio’ è stato raccontato anche sulle pagine del portale “La Voce della Montagna” che, da ora in avanti, si propone di essere anche la “voce” del Parco, ospitando periodicamente un aggiornamento sul nostro lavoro.

In sintesi, però, possiamo ripercorrere alcuni momenti del primo anno di vita, con la ristampa del romanzo autobiografico Il mio paese di Policarpo Petrocchi,

una serie di iniziative volte a far conoscere l’opera del lessicografo e scrittore e il borgo di Castello di Cireglio (come l’inaugurazione del Parco, la prima edizione della Festa del Parco, la giornata dedicata al monumento a Petrocchi eretto nel 1909), la pulizia e il ripristino di due sentieri nei boschi che circondano Castello, l’organizzazione di visite guidate del paese, fatte direttamente dal Parco (come quella con la quale è stato festeggiato il primo anno di vita) o promosse da soggetti esterni (come il Fai, che ha organizzato a Castello le sue giornate d’autunno 2021), la costruzione del “paniere del Parco”, composto dalle aziende dei dintorni di Castello e della montagna pistoiese, che il Parco vuole far conoscere e valorizzare. Perché il Parco è un progetto culturale e, al tempo stesso, territoriale ed economico, avendo tra i suoi obiettivi la promozione del paese natale di Petrocchi e dei suoi dintorni facendoli divenire mete di passeggiate e di soggiorni e rafforzando con il tempo le capacità ricettive dell’area, il sostegno alle aziende già esistenti incentivando la nascita di nuove, il contributo alla rigenerazione e alla valorizzazione di edifici e spazi esterni del paese (vie, piazze, luoghi di socializzazione), la realizzazione di progetti per invertire il processo di abbandono dei boschi.

Il programma delle attività previste dal Parco per il suo secondo anno va nella direzione di un consolidamento del progetto, che per ora si basa sulle energie del volontariato: per questo uno degli obiettivi è anche quello di incrementare i soci dell’APS (Associazione di Promozione Sociale) che gestisce il Parco. Il secondo anno continuerà a prevedere attività legate alla memoria e alla conoscenza di Policarpo Petrocchi, a partire dalla giornata del prossimo 24 giugno, dedicata ad un libro dimenticato dell’autore di Castello, Le guerre, pubblicato nel 1899. Dovrà poi essere l’anno in cui fare un passo avanti nel rapporto con le aziende del territorio, alle quali riservare una giornata nella seconda edizione della Festa del Parco, con una mostra mercato dei loro prodotti nelle vie e nelle piazzette di Castello, e con le quali condividere progetti che possano coinvolgerle.

Ma gli obiettivi del secondo anno sono anche altri e speriamo, attraverso questo spazio messo a disposizione da “La Voce della Montagna”, di poterli presentare uno per uno a tempo debito, aggiornando sui loro progressi, sulle fasi di progettazione e – ci auguriamo – di realizzazione. In molti di questi progetti, il Parco Letterario non è solo. Contiamo sul sostegno e la condivisione degli obiettivi da parte del Comune di Pistoia, della Regione Toscana e di Uniser Pistoia, il centro di ricerca, innovazione e alta formazione che fa capo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. È proprio Uniser che, con la collaborazione del Parco Letterario, ha avviato la realizzazione di due progetti. Uno è legato alla memoria e prevede la registrazione di interviste agli anziani che hanno vissuto o che vivono a Castello e dintorni: le interviste, realizzate da uno dei più importanti esperti e studiosi di fonti orali, Giovanni Contini, sono iniziate e, con loro, è avviato il processo di “mettere in salvo” ricordi e testimonianze che rischiano di essere perduti per sempre e che invece, fermandoli e custodendoli, possono farci capire cosa sono stati un paese e la montagna circostante nel passato e come – relazionandosi a questo passato – sia possibile costruire nuove progettualità nel presente. L’altro progetto riguarda la realizzazione di una APP dedicata ai luoghi letterari del territorio pistoiese, scaricabile gratuitamente, con brevi notizie sui luoghi e sugli autori e con l’audio-lettura di un testo particolarmente significativo. In questa APP ci sarà, ovviamente, anche Castello di Cireglio e il ‘suo’ Policarpo Petrocchi.

Settembre sarà il mese in cui il Parco presenterà i suoi progetti per le scuole. E anche di questo, con un intervento specifico, ci proponiamo di tornare a parlare: l’obiettivo – diciamolo subito – è comunque quello di proporre Castello e i dintorni come luogo in cui realizzare una uscita didattica, contando di poter coinvolgere alcune classi di diversi ordini e gradi, con proposte diversificate in base all’età degli studenti e ai loro interessi, tra storia, tradizioni locali, lingua, letteratura e scienze.

Infine, questo secondo anno di vita prevede il lavoro di progettazione e la ricerca dei primi finanziamenti per i due progetti più ambiziosi del Parco Letterario: uno riguarda la creazione di uno spazio museale dedicato a Petrocchi, il secondo è relativo alla salvaguardia dei boschi e della biodiversità. L’augurio è quello di poter tornare a parlare presto, su queste pagine, anche di questi due temi, ambiziosi e non facili da concretizzare (ce ne rendiamo conto), ma anche fondamentali perché il Parco raggiunga – nel tempo – gli obiettivi per cui è nato.

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Giovanni Capecchi (a sinistra) con de Marsanich a Castello di Cireglio

  

Giovanni Capecchi accanto a un ritratto di Policarpo Petrocchi

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