La biblioteca sul crinale

di

Un piccolo borgo sull'Appennino bolognese, una piccola associazione e tantissime iniziative culturali. Solea, la biblioteca di Monteacuto, è una realtà gestita da alcuni giovani che, in gran parte, arrivano qui dalla pianura. Forse la dimostrazione che anche le iniziative culturali possono contribuire a far tornare le persone sull'Appennino. Di questo e delle numerose attività organizzate abbiamo parlato con Monica Ferrarin, una delle volontarie della biblioteca

La peste suina africana non va in ferie

di

Le autorità europee certificano il fallimento della strategia italiana nella lotta a questa epidemia. I danni prodotti al sistema degli allevamenti zootecnici e a quello della trasformazione (impianti di macellazione, laboratori, salumifici artigianali ed industriali) quantificabili in mezzo miliardo di euro solamente per le industrie di trasformazione. L’esempio virtuoso della Regione Sardegna dove si è combattuta e vinta una durissima battaglia contro l'infezione


Passi di inclusione sul Cammino di San Rocco

di

Non la celebrazione di un'impresa sportiva ma, al contrario, un'esperienza di condivisione ed accoglienza inclusiva aperta a tutti. Dal 10 al 14 settembre il Cammino di San Rocco, un anello di 70km nel basso Trentino, si trasformerà nella sede per un progetto di accessibilità della montagna per le persone cieche e ipovedenti. In concomitanza con questo trekking sono previsti eventi rivolti a tutta la popolazione e finalizzati ad una maggiore conoscenza della disabilità visiva. Per partecipare al cammino iscrizioni entro il 2 agosto

Una comunità in cammino sulle tracce di San Rocco

di

Il Cammino di San Rocco nasce, durante l'anno della pandemia COVID, come progetto di comunità finanziato dalla Fondazione CARITRO. Il santo di Montpellier, venerato nei secoli passati come protettore dalla peste, viene oggi riscoperto da un itineriario che valorizza il territorio facendo rete tra le comunità locali. Abbiamo parlato con i volontari della Compagnia del Cammino di San Rocco per farci raccontare come è nato questo progetto e capire lo spirito che anima il cammino.

Come far restare i giovani in montagna: il caso di Lizzano in Belvedere

di

Il Comune bolognese ha elaborato un progetto con i fondi del PNRR per la frazione di Monteacuto delle Alpi. Attivato un corso di formazione per giovani interessati ad attività imprenditoriali. Fra queste telemedicina, dotazione di fibra ottica, albergo diffuso, eventi culturali, controllo del dissesto idrogeologico, servizi per i residenti del borgo, comunità energetiche rinnovabili, tutela ambientale sentieristica. Previsto anche un Campus formativo che si terrà tutti i sabati fino al prossimo ottobre. Fra i testimoni del versante toscano l'associazione Amo la montagna

Il medico scalzo della montagna reggiana

di

Alla liberazione dal nazifascismo contribuirono molti cattolici. Uno di essi fu Pasquale Marconi: il "medico scalzo" che aveva fondato l'ospedale di Castelnovo ne' Monti (RE). Il suo impegno, come uomo, medico, partigiano e politico fu ispirato da una "legge morale" che vede il Bene dell'Uomo al centro di tutto. La figura di Marconi, forse poco conosciuta lontano dall'Appennino Reggiano, merita di essere ricordata per l'insegnamento che ancora oggi, dopo oltre 50 anni dalla sua scomparsa, ci può trasmettere.

L’uomo che cammina

di

Dal 2018 un "NonFestival", ispirato al titolo di un libro di Christian Bobin, anima l'estate culturale alla pietra di Bismantova. Da giugno a settembre l'Appennino diventa il vero teatro per un calendario di eventi che si prefiggono di esplorare, in modo non confessionale, il rapporto tra uomo, natura e spirituale. Di questa originale manifestazione abbiamo parlato con l'assessore alla cultura di Castelnovo ne' Monti Emanuele Ferrari che, insieme a Giovanni Mareggini e Don Giordano Goccini, è uno degli ideatori.

Il ritorno dei giovani all’agricoltura: l’esempio virtuoso della Francia

di

Un fenomeno diffuso ovunque negli ultimi anni. Che in Italia però incontra molti ostacoli, soprattutto di natura burocratica. Oltralpe il Ministero dell'Agricoltura stabilisce un aiuto a fondo perduto ai giovani che si vogliono dedicare alla coltivazione dei campi. Una Dotazione del Giovane Agricoltore (DJA) in media di 32.000 euro, che sale fino a 52.000 per le zone disagiate: l'80% del totale al momento della creazione dell'azienda, il restante 20% alla fine del primo anno di attività e per 5 anni l’accesso a prestiti agevolati