Nel metato si raccontavano storie e c'era anche chi ...scarellava
di Maurizio Ferrari
Il luogo simbolo nel quale si seccavano le castagne prima di portarle al molino, dove venivano trasformate in farina dolce. La parola che deriva dal latino medievale metatum, col significato di “abitacolo”, “rifugio”. Nella Valle del Reno i ragazzi delle pertiche allargavano i graticci, chiamati anche “carelle”, per far venir giù le castagne secche e mangiarsele alla chetichella
Bosco in città: Pistoia inaugura un nuovo parco cittadino
di La Redazione
Sabato 21 cerimonia di intitolazione alla presenza di sindaco e gruppi scout Agesci e Cngei. Il polmone verde di 3 ettari, compreso tra le vie Gonfiantini, Nazario Sauro, Brusigliano e il tratto ferroviario, completamente ripulito e arredato, è aperto a tutti. I ragazzi delle due associazioni scoutistiche se ne prenderanno cura e lo presidieranno con le loro attività. La manutenzione ordinaria e straordinaria a carico del Comune
CASTAGNE; produzione in leggera ripresa (+20%) e a macchia di leopardo
di La Redazione
Nelle zone umide aumentata la quantità, penalizzate quelle troppo esposte al sole. Siccità, cinipide, cinghiali e concorrenza sleale frenano la castanicoltura. Coldiretti Pistoia: "Frutti piccoli (ma buoni) ancora sugli alberi. Una volta a terra, sarà una corsa contro il tempo per sottrarli ai cinghiali. Chiesti più controlli sull'origine dei prodotti messi in vendita (molti vengono dall'esterno). Il consiglio è acquistare nei mercatini degli agricoltori e nelle sagre
Cercatori di funghi dispersi e infortunati: è ormai emergenza
di La Redazione
L'allarme lanciato dal Soccorso Alpino e Speleologico Toscano: dall'inizio di ottobre già otto gli interventi. Le precauzioni da adottare: dotarsi di attrezzatura personale, abbigliamento tecnico, scarponi da montagna. E alcune norme di sicurezza essenziali: lasciare notizie su dove si è diretti, meglio in gruppo, cellulare sempre acceso e batteria di emergenza. L'importanza del sistema SMS Locator di geolocalizzazione
Ballotti, Scerboloni, Mondoloni, Mondine e Tigliate: tanti nomi per un'unica ricetta, a base di castagne
di Maurizio Ferrari
In qualche paese dell'alta montagna pistoiese si chiamavano“Scerboloni!”: la parola deriva da “scerbare” nel senso di “toglier via”, in questo caso , il guscio. In altri luoghi sono prevalse le forme “mondoloni” e “mondine”, da “mondare”, liberare dalla buccia, oppure “tigliate”. In quest'ultimo caso il nome deriva da “tiglio”
Cinghiali con la “carta d'identità” nella valle del Reno
di La Redazione
Un video mostra grossi animali da allevamento, con targa identificativa all'orecchio, a due passi dalla strada regionale 66. L'eccesso di lupi, cinghiali e altri ungulati continua a macinar danni. Coldiretti Pistoia: “Immissione illegale di animali selvatici. Lo porteremo all'attenzione delle autorità competenti”
La grande crescita del CEA Acquerino: corsi, visite ed eventi alla scoperta della Natura
di La Redazione
La conferma dei dati estivi con oltre 500 persone ospitate nel Centro Educazione Ambientale. Tante le iniziative nella Riserva biogenetica: lezioni, escursioni con Guide ambientali alla scoperta di flora e fauna, storia e archeologia, presentazione di libri e la liberazione dei rapaci. Samuele Pesce: “Vogliamo intensificare le visite delle scolaresche e ampliare la nostra offerta didattica”. Il 23 settembre appuntamento con “Il bramito del cervo”
Pistoia capitale della cultura scommette gli ultimi mesi sul suo figlio più illustre
di La Redazione
Hanno aperto i battenti, e saranno visitabili fino al 7 gennaio 2018, le esposizioni dedicate all'artista pistoiese. Inaugurazione in grande stile a Palazzo Fabroni con "Passioni visive" e Palazzo del Tau con “Mirò e Marino. I colori del Mediterraneo”, trasformati in un eccezionale palcoscenico internazionale. Presenti i direttori di alcuni dei maggiori poli museali del mondo, come il Musée Maillol di Parigi, rappresentanti ed esperti d’arte giunti da tutta Italia
Le città sono giganti dai piedi d'argilla: ce lo dice l'ennesima alluvione
di Maurizio Ferrari
I drammatici fatti di Livorno mostrano agglomerati urbani vulnerabili, cementificati e asfaltati oltre misura, con fiumi e torrenti tombati. Necessario cambiare i regolamenti forestali; regimare e ripulire i corsi d'acqua; predisporre briglie che rallentino a monte la furia delle ondate di piena; favorire l'agricoltura di montagna e di collina. Serve una svolta culturale, che consideri città e territori circostanti come un unicum