“Montagne vuote”, un libro su passato, presente e futuro delle terre alte

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Il volume di Marco Breschi e Maurizio Ferrari affronta il crollo demografico di queste aree a livello nazionale, con un focus sulla montagna pistoiese e Sambuca in particolare. Nel testo un’analisi delle difficoltà di vivere in queste zone e della legislazione penalizzante. E uno sguardo in avanti: se la tendenza non sarà invertita le conseguenze saranno disastrose anche per la pianura. Ma non mancano segnali incoraggianti. La presentazione giovedì 29 giugno, alle 16, nella Sala Maggiore del Palazzo comunale di Pistoia

Nacque nel 1291: lo statuto della Sambuca uno dei più antichi d’Italia

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Il testo, arrivato a noi riformato nel 1340, ci racconta come doveva essere la vita nella Sambuca del Medioevo. Centrale il rapporto con il paesaggio e il territorio in cui il Comune era inserito. Saltano all’occhio le molte leggi riguardante la cura del bosco, degli alberi da frutto, in particolare dei castagneti. La comunità montana di allora aveva interiorizzato profondamente quali fossero i limiti e i doveri nella gestione del territorio


La storia di Bamba Sowe, un raro esempio di vera integrazione

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E’ un ragazzo del Gambia diventato piastrese a tutti gli effetti. Dalla prigione libica ai barconi sovraffollati allo sbarco a Napoli. Quindi l’arrivo sulla montagna pistoiese nel 2014 dove ha trascorso 4 anni in un albergo adibito a struttura di emergenza. L’affetto del paese e il grande aiuto della Proloco. “Era spaesato, come tutti, e adesso è diventato un punto di riferimento”. Ha preso una partita iva e lavora nel settore boschivo e del giardinaggio. “Le Piastre sono casa mia, voglio vivere qui”

Come un direttore di fabbrica di montagna parlava agli operai

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Nel capitolo "Pregiudizi sociali" del libro scritto da Giuseppe Tigri nel 1870, il discorso del direttore (vero o immaginario?) ha come fine il benessere nelle relazioni tra imprenditore e operaio. Ne emerge un manager illuminato, di altri tempi ma molto attuale, che ha capito che la conflittualità non serve. Contrario allo sciopero come mero mezzo di conflitto e favorevole alla giusta retribuzione e al welfare aziendale. Intuitivo nel capire l'importanza delle macchine nella loro funzione di complementarietà con l'uomo

“Il Corso” dall'età medievale ai nostri giorni

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Un viaggio a tappe lungo un tratto di Corso Silvano Fedi e Corso Antonio Gramsci attraverso i secoli e i documenti. E' quello che si percorre con l'edizione 2023 del calendario della Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista. Quattordici mesi – comprende anche i primi due del 2024 – di notizie, curiosità storiche e tante immagini. Il materiale, in tiratura limitata, è in distribuzione gratuita per le persone interessate fino ad esaurimento copie

La straordinaria pianta dell'olivo, tra storia e poesia

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Intervista a Giuseppe Cinà, poeta siciliano autore del libro “L'Arbulu nostru- Il nostro albero”. Il primo incontro nella piana agrumicola di Palermo poi, da adulto, sotto forma di ‘ambiente’ e ‘paesaggi’, quindi attraverso i viaggi e nell’ambito del suo lavoro di urbanista. Il forte senso di appartenenza alla terra di origine. Lo studio del rapporto fra città e territorio. La cura e la coltivazione delle piante del suo oliveto: “Coltivarlo è come andare continuamente a scuola di natura”

L'Abate pistoiese Giuseppe Tigri, il lotto e il gioco delle galline

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Nacque a Pistoia nel 1806, sacerdote, fu insegnante alle medie e poi al liceo Forteguerri. Come scrittore si dedicò prevalentemente alla sua città e alle tradizioni popolari. Nel libro "Contro i pregiudizi popolari, le superstizioni, le allucinazioni e le ubbie degli antichi" mostra la sua modernità. I concetti che esprime sono gli stessi di oggi: più istruzione, più cultura, valore della scienza, attenzione alle false immagini di benessere, lotta alla ludopatia

Quando la montagna è ispiratrice

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La poesia di Biagio Falcini dedicata a San Marcello e ispirata alla sua ultima lunga permanenza nell'estate dell'emergenza Covid. Un tributo inconsueto di gratitudine ad un paese di montagna ed ai suoi abitanti, che fa onore a chi lo invia e a chi lo riceve