UN PAESE ALLA VOLTA / Castello di Cireglio, lo sguardo sulla piana da un antico terrazzo

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Il borgo è subito fuori la Stada Statale 66 con tante viuzze in acciottolato, case in sasso a vista ed una storia millenaria. Il suo destino legato a quello del grande letterato Policarpo Petrocchi, modello di intellettuale libero che si adoperò molto per lo sviluppo del paese. E che arrivò a rivendicare il “Libero Stato di Cireglio”. Fra i suoi meriti anche la nascita, nel 1880, della Società Onore e Lavoro, un'associazione di volontari ancora attiva

Dagli animali tanti nostri modi di dire

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Non si contano i proverbi, gli adagi, le metafore, le similitudini ispirati all'osservazione del comportamento animale. Ogni comunità di parlanti è stata influenzata dalla fauna propria del luogo. Una ricca serie di esempi ricavati dal Dizionario Universale della Lingua italiana di Policarpo Petrocchi


La Montagna Pistoiese nella penna e nel cuore dei grandi scrittori

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Descritta già nei testi di Boccaccio, poi Tommaseo e Alfieri, ancora Verga, Pirandello, Carducci e Palazzeschi, questa terra fu “scoperta” soprattutto dopo la nascita della Ferrovia Porrettana. In molti vi trascorrevano brevi soggiorni, qualcuno divenne residente, come l'emiliano Giuseppe Lipparini. In epoche più recenti è stata meta privilegiata di Fosco Maraini, del pistoiese Giovanni Procacci e “rifugio” di lunghissimi periodi per Tiziano Terzani. A Castello di Cireglio nacque, visse a lungo e morì Policarpo Petrocchi, la “voce” letteraria più autorevole e autentica della nostra montagna

"Nafantare", darsi da fare senza costrutto e senza ce ne sia bisogno

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Il verbo si trova solo nel Dizionario della lingua italiana di Policarpo Petrocchi. L'origine probabilmente dal termine "anfanare" usato dal Boccaccio nel 1300, contaminato successivamente con la parola fante (nel senso di bambino). Se un anziano definisce qualcuno un "nafantone" significa che mette mano a mille attività senza approdare a nulla