CASTELLO DI CIREGLIO (PISTOIA) – Il Parco Letterario Policarpo Petrocchi, dedicato al famoso letterato nato a Castello di Cireglio nel 1852, ha compiuto un passo decisivo verso la sua realizzazione. Il progetto, nato da un’idea del Settembre 2019 e maturato in una riunione operativa nel Gennaio del 2020, infatti, è stato inviato al Sindaco di Pistoia ed al Presidente della Società “Paesaggio culturale italiano” per l’approvazione. L’idea iniziale, tradotta in redazione definitiva da Giovanni Capecchi, illustrata e curata graficamente da Maurizio Pini, è accompagnata dall’auspicio che prima della prossima estate possa ufficialmente vedere la luce ed entrare a far parte della prestigiosa rete dei Parchi letterari italiani ed europei già esistenti.
I promotori
Quello che alcune associazioni delle nostre Terre alte – “Onore e Lavoro”, “Amo la Montagna” e “Letterappenninica” – coordinate da tre valenti intellettuali pistoiesi (Giovanni Capecchi, Andrea Ottanelli e Claudio Rosati) intendono promuovere è un rilancio ambientale, culturale ed economico di una vasta area incentrata sulla Valle del Brandeglio, basandosi sull’idea, sempre più vincente, di un turismo letterario, inteso non solo come frequentazione dei luoghi petrocchiani ma come come ampia cornice all’interno della quale poter tutelare, valorizzare e promuovere tutte le eccellenze e le propositività locali.
I punti di forza del Parco
L’ipotesi di istituire un Parco letterario a Castello di Cireglio, intitolato a Policarpo Petrocchi, si basa su una serie di punti di forza: in primis la presenza di un autore come Policarpo Petrocchi, che ha un rilievo nazionale e che è strettamente legato a Castello di Cireglio. Ancora, la presenza di un’opera letteraria come “Il mio paese”, che descrive Castello di Cireglio e i suoi dintorni, oltre a molte altre pagine che possono essere valorizzate per “scoprire” e proporre ai visitatori del Parco luoghi di Castello di Cireglio e della montagna. Infine, la presenza di un borgo ben conservato.
Gli obiettivi
Il progetto complessivo si pone alcuni obiettivi precisi: la valorizzazione dei luoghi legati a Petrocchi e un percorso museale all’aperto, camminate e passeggiate lungo i sentieri raccontati da Petrocchi il recupero dei luoghi abbandonati della montagna anche attraverso il progetto regionale “Banca della Terra”, la creazione di un albergo diffuso e l’organizzazione, con cadenza annuale, di una Festa del Parco.
Una grande opportunità
Un’opportunità, dunque, per il paese di Castello di Cireglio, per la valle del Brandeglio e, in definitiva, per l’intera Montagna pistoiese perché un progetto di tal genere può aprire orizzonti interessanti di sviluppo anche per altri territori e far scoprire che un sistema, una rete coordinata di iniziative non può che essere un vantaggio per tutti ed uno schiaffo a quel bieco campanilismo che ha contribuito a ridurre la Montagna in ciò che è attualmente.
Non pura celebrazione
Troppo spesso ci dimentichiamo che la nostra Montagna ha dato i natali a uomini e donne di cui l’Italia intera è andata e va fiera. Erano tempi in cui si viveva di poco e prosperavano i sacrifici, la fame e le avversità di ogni tipo. Eppure nella cultura, in tante altre attività e perfino nello sport si è riversata una voglia di riscatto, una forza interiore ed un orgoglio che erano nel DNA di queste Terre alte e che ora purtroppo sembrano smarriti.
Noi montanini del XXI secolo ci limitiamo in molti casi a celebrare, una volta l’anno, qualcuno dei nostri antenati illustri e tutto finisce lì, con un mero e a volte sbadiglioso ricordo alla presenza delle autorità di turno. Non è questo lo spirito del Parco letterario in nome del grande letterato Policarpo Petrocchi.
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Il lancio dell’idea nell’ottobre 2019
Un parco letterario della montagna nel nome di Policarpo Petrocchi