UN PAESE ALLA VOLTA / San Pellegrino al Cassero
di Anna Gloria Nesi, Giovanna Giagnoni e Massimo Tasi
La leggenda vuole che il nome derivi da un viandante in cerca di un luogo per meditare – il figlio di Romano, re di Scozia – che si fermò nella selva denominata Cassero. Il paese formato da tanti, minuscoli borghi. I ricordi di com'era un tempo. La scuola e gli alunni che la frequentavano. Il circolo. Le feste e le processioni. Il lavoro. La raccolta di funghi e dei prodotti del bosco. Le botteghe. Il grande spopolamento
I bimbi di montagna giocavano così
di Maurizio Ferrari
In alcune decine di anni è cambiato tutto. Prima i divertimenti erano prevalentemente all'aperto, nelle aie, nei boschi, lungo i corsi d'acqua, per le strade. Si giocava a Bandiera, Campana, Palla prigioniera, Sbarbacipolla, Saltacavallo, Un due tre.. Stella, Le belle statuine... Quando c'erano solo maschi erano più spericolati e senza regole, con cerbottane, fionde e bastoni, carretti costruiti in proprio. In casa andavano forte i Quattro cantoni, il Gioco dell'anello, le Carte, la Dama, gli Scacchi, il Meccano
UN PAESE ALLA VOLTA/ PRATACCIO
di Beatrice Flore
Le origini antiche. Legna, pastorizia e agricoltura a lungo le attività principali. Nella chiesa della Madonna del Carmine le spoglie di Padre Paolo Andreotti, illustre prataccino divenuto missionario in Pakistan. Nel'900 il forte impatto dell'emigrazione: all'inizio del secolo verso le Americhe, negli anni ’40 verso il nord Europa, soprattutto Francia e Svizzera. Oggi il paese conta 150 abitanti, una sede della Misericordia di Pistoia e una Pro loco molto attiva
Due stemmi in uno: ecco il nuovo gonfalone di San Marcello Piteglio
di La Redazione
L'emblema riprende i simboli salienti appartenuti ai due Comuni che si sono fusi nel nuovo ente: una torre argentata, un cervo e due stelle. La consegna al sindaco Luca marmo dal prefetto di Pistoia, Emilia Zarrilli. Alla cerimonia presente il presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani, rappresentanti delle istituzioni e delle Forze dell'ordine
UN PAESE ALLA VOLTA / Castello di Cireglio, lo sguardo sulla piana da un antico terrazzo
di Maurizio Ferrari
Il borgo è subito fuori la Stada Statale 66 con tante viuzze in acciottolato, case in sasso a vista ed una storia millenaria. Il suo destino legato a quello del grande letterato Policarpo Petrocchi, modello di intellettuale libero che si adoperò molto per lo sviluppo del paese. E che arrivò a rivendicare il “Libero Stato di Cireglio”. Fra i suoi meriti anche la nascita, nel 1880, della Società Onore e Lavoro, un'associazione di volontari ancora attiva
UN PAESE ALLA VOLTA / I sette ponti di Taviano
di Maurizio Ferrari
Nel Medioevo c'era Vico Miracula, luogo di battaglie tra pistoiesi e bolognesi. Il suo sviluppo risale alla metà dell'800, grazie alla Via Leopolda, la strada statale 64. Nel passato recente un ruolo da rinomata località turistica. I rioni e l'orgoglio dell'appartenenza. A Taviano nacque uno dei più illustri filologi italiani del '900, Michele Barbi, studioso dell'opera di Dante Alighieri. Il sonetto dedicato al suo piccolo borgo natìo
UN PAESE ALLA VOLTA / Posola, fra la valle del Reno e la Limentra occidentale
di Andrea Fabbri
Nacque come stazione di sosta per i viandanti a quasi mille metri di altitudine. Dalla metà del 1800 lo sviluppo di attività agricole, pastorizia, carbonai ed essiccatoi per castagne. Il massimo picco di abitanti (700) nel 1950. Poi il via allo spopolamento. Dalla fine degli anni '80 la “Bottega” è diventata il cuore del paese. Tanti i sentieri da fare a piedi, in bici o a cavallo. Trenta immagini del borgo, le feste di ieri e di oggi
UN PAESE ALLA VOLTA / Cireglio, cerniera fra collina e montagna. Autonomo e vicino alla città
di Chiara Iozzelli
Località di villeggiatura per quasi tutto il '900, oggi è luogo di residenza, dotato di diversi servizi. Attraversato da una strada importante e trafficatissima, la statale 66, ma con tante altre vie tranquille e appartate. La sua storia legata alla chiesa, distrutta e ricostruita, e al campanile con la pianta d'ornello. Nel suo punto più alto, a oltre 800 metri, sorge il Sasso, con la croce costruita come segno di riconciliazione dopo il dramma della guerra. Nel bosco la sorgente e la piccola cappella di San Bernardino, conosciuta per una festa campestre nel periodo del solstizio d’estate
UN PAESE ALLA VOLTA / Il mondo a sé della Sambuca
di Maurizio Ferrari
L'antico borgo, oggi abitato solo in estate, si raggiunge a piedi: un dedalo di viuzze sotto l'antica Rocca del Castello. Una posizione strategica tanto che per tutto il Medioevo è stata contesa dai bolognesi e dai pistoiesi, tra scontri, ribellioni e tradimenti. E una lunga e importante storia alle spalle: quello del Comune di Sambuca, (1291), è il più antico esempio di Statuto rurale di tutto il contado pistoiese. Dopo lo spopolamento e la crisi, un futuro da reinventarsi