La fine del mondo: una paura antica e attuale

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Un sentimento legato alla letteratura apocalittica cristiana, proprio anche di altre culture. Ogni secolo ha avuto profeti, maghi, scienziati e religiosi che, puntualmente smentiti, hanno previsto la fine di tutto. E a nutrire questa angoscia oggi c'è anche il “Verbo” della Scienza, che diffonde teorie varie su un possibile collasso del pianeta. In realtà c'è un'unica certezza: ogni individuo ed ogni generazione sono molto più prossimi di quanto credano alla fine del mondo: il proprio mondo

Sembrava un cammino come tanti altri... ed è stata una splendida scoperta

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Il racconto di quattro amici di Verona lungo il Cammino di SAN BARTOLOMEO, da Fiumalbo fino a Pistoia. Alla scoperta di borghi, ponti, chiese e ovviamente il bosco. La gratitudine per l'accoglienza delle persone e l'aiuto delle "guide". "Puliscono i sentieri, rinnovano i segnavia, sempre pronti a consigliarti e ad aiutarti, offrono buon vino, ottimo caffè e dei sorrisi fantastici". Un consiglio a chi sceglierà questo percorso: "Non si fa di fretta. Sono sì importanti le gambe ma anche il cuore e la mente"


Alla larga da quei tipacci. La lunga storia dei pistoiesi "cattivi"

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VANNI DE' CANCELLIERI detto Focaccia nelle "Storie Pistoiesi" viene ricordato come nobile violento e fazioso. VANNI FUCCI, detto "Bestia", fu protagonista di futili atrocità e comportamenti scellerati. Deve la sua sua fama alla citazione di Dante Alighieri: è forse il personaggio più negativo di tutto l'Inferno dantesco. FILIPPO TEDICI vendette Pistoia ai lucchesi in cambio di denaro e del vicariato della città. Alcuni anni dopo fu esiliato, si rifugiò in montagna e venne ucciso nei pressi di Popiglio. Infine FRANCESCO ARCANGELI di Campiglio di Cireglio uccise in circostanze mai chiarite J. J. Winckelmann, famoso storico dell'arte e archeologo tedesco

Le Piastre, via all'allestimento del nuovo nido comunale

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'La città nel bosco' ospiterà bambini dai 12 ai 36 mesi ed è collocata all’interno della scuola dell’infanzia “La Margherita”. Previsti spazi condivisi per valorizzare le diverse proposte educative. Firmato un accordo fra i Comuni di Pistoia e San Marcello Piteglio per rispondere ai bisogni dei cittadini della montagna

Un museo d’arte contemporanea lungo sentieri storici e nuovi percorsi

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Il progetto Segnavie presentato Sabato 1° agosto a Piteglio, con escursione inaugurale aperta al pubblico. Un circuito di cammini e passeggiate in montagna, segnato da opere d'arte e lettere di grandi dimensioni, che coinvolgerà comunità locali e street artist di fama internazionale. La rete sentieristica si sviluppa per circa 35 km e collega la sentieristica CAI di alta montagna con quella della Svizzera pesciatina. Cinque le aree interessate: la Foresta del Teso, l’Alta valle del torrente Pescia, l'Oasi Dynamo Camp, la Macchia Antonini e l'area rurale Piteglio-Popiglio

UN PAESE ALLA VOLTA / Pavana e Guccini, un binomio inscindibile

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Legame fortissimo quello del cantautore con la sua terra d'origine alla quale ha dedicato tanti dei suoi scritti, dalle Cròniche epafàniche al Dizionario del dialetto. Il paese è situato sul versante sinistro della valle del Limentra occidentale, a 491 metri slm, attraversato dalla ‘Porrettana’, con tanti piccoli borghi vicini. Nel 1998 la nascita del Comitato per i Mille anni di Pavana, immortalati anche nell'affresco di Paolo Matani. Il particolare dialetto pavanese che rischia di diventare una lingua "morta"

Ecco Segnavie, tanti progetti insieme per sviluppare il turismo rurale sulla montagna

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La presentazione Sabato 1 Agosto alle 9.30, alla Vecchia Pieve della Santissima Annunziata di Piteglio. Obiettivo unire storia, cultura, arte e turismo. Il progetto interessa 5 aree con valenze di carattere storico-ambientale-culturale: Foresta del Teso, Alta valle del torrente Pescia, Oasi Dynamo Camp, Macchia Antonini e area rurale Piteglio – Popiglio. Nell’occasione sarà presentato il trentaseiesimo numero della rivista Naturart, che da dieci anni racconta Pistoia nel mondo

Negli anni '60, quando i bambini a merenda mangiavano... il vino

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Era uno degli ingredienti tipici degli spuntini pomeridiani dei più piccoli, insieme a pane e zucchero. Il pane era elemento centrale e imprescindibile: con solo burro e zucchero, ancora con burro e acciughe, bagnato con il succo di pomodoro fresco. E poi c'era l'uovo sbattuto, il gelato e le prime "importazioni" con la marmellata australiana "Letona". Fino alla nascita dei Buondì e il via libera a tutti le merendine industriali