Un Paese che ha offeso e umiliato la Scuola
di Maurizio Ferrari
La nostra è una società diventata sempre più arrogante e ignorante. Tutte le critiche scaricate sul sistema istruzione. I cattivi maestri al di fuori delle aule hanno messo in croce il sistema di insegnamento. Le regole della convivenza civile vanno insegnate, come anche il rispetto verso i docenti, la dura conquista quotidiana del sapere, l'umiltà nell'apprendere, la misura di sé e dei propri mezzi. Invece, come dice Crepet, i figli di oggi sono “dei piccoli Budda osannati, a cui i genitori non sanno dire mai di no”. E il prodotto è quello che abbiamo sotto gli occhi
La gente di montagna è insostituibile
di Maurizio Ferrari
La cultura “metropolitana” ha ignorato la specificità delle aree periferiche e di coloro che ci vivono. Le nuove abitudini difficilmente potranno sostituire il bagaglio di competenze e conoscenze maturate nel corso di un'esistenza. Ma i "custodi" di queste terre sono quasi sempre inascoltati
Il futuro della montagna? Buoni studi, nuove tecnologie e antichi saperi
di Sante Ballerini
Oggi le tecnologie avanzate sono alla portata di tutti. Le Istituzioni potrebbero essere d'aiuto facilitando le procedure burocratiche e l’accesso al credito. Fondamentale anche la presenza degli anziani accanto ai giovani: la montagna è un ambiente complicato e l’esperienza di chi sa fare un mestiere è insostituibile
La montagna nell'era della comunicazione globale
di Maurizio Ferrari
Quando le cose non vanno c'è sempre un'unica scusante: il difetto di comunicazione. Anche i territori montani non sfuggono alla regola. E nei palazzi del potere e nella coscienza metropolitana non esiste una percezione reale dei problemi. Che sono il dissesto idrogeologico, l'incuria, lo spopolamento, l'emorragia dei servizi, una viabilità inadatta
Il tempo dei predatori di funghi
di Maurizio Ferrari
Un'altra fungata e un'altra invasione dei nostri boschi: traffico impazzito all'alba, parcheggi selvaggi, gruppi frenetici in varie direzioni che fanno paglia delle foglie secche che calpestano. Il problema non sono solo i quintali di funghi raccolti ma la mancanza totale di rispetto per l'ambiente: un comportamento compulsivo che meriterebbe studi psichiatrici e sociologici. La Regione Toscana decida se la Montagna deve essere solo un luogo di divertimento per i cittadini oppure una terra con i giusti vantaggi per chi ha il coraggio di viverci e di lavorarci
Un buon 2019 dalla Voce della Montagna
di Maurizio Ferrari
Tempo di bilanci con uno sguardo al futuro. Confermata la nostra scelta di fondo: informare e indicare alcune possibili soluzioni, senza sterili polemiche. Per una strategia complessiva di crescita e rilancio della montagna
Ma la catena dei monti intorno alla piana Pistoia-Prato-Firenze diventerà un'inestricabile foresta amazzonica?
di Maurizio Ferrari
Da anni va in scena un festival delle chiacchiere e nessuno sa più osservare. E' un grave errore pensare che i boschi non debbano essere “coltivati”, che i letti dei corsi d'acqua non debbano essere ripuliti, che non si possano aprire nuove strade forestali. E non si può privilegiare la presenza degli animali selvatici, che stanno arrivando anche in città, a discapito del presidio umano del territorio. Servono scelte organiche a favore di una equilibrata coesistenza uomo – natura
Urgenza sicurezza su via Modenese. Servono interventi essenziali. Subito
di Paolo Vannini
Il grave incidente stradale di lunedì 16 ottobre a Cireglio ripropone il tema della sicurezza della strada regionale 66. Necessario un piano concreto: poche cose, da realizzare con pochi soldi, in tempi brevissimi. Le Pro loco agiscano insieme, presentando agli enti pubblici alcune proposte. Il Comune di Pistoia dia risposte immediate: questo è il primo banco di prova delle sue politiche sul territorio montano. E la Provincia? Non continui solo a ripetere che mancano le risorse
Il server è servito: problemi tecnici risolti (si spera) la Voce torna on line
di La Redazione
La Voce della montagna "scollegata" per una settimana. Problemi legati al server ci hanno costretti a diversi giorni di black out. Una "crisi di crescita" a causa dell'aumento delle visualizzazioni e del materiale archiviato (soprattutto foto e video). Più lunghi del previsto i tempi per superare l'impasse e tornare visibili. La speranza è che il nuovo server ci supporti senza ulteriori inghippi