"La fusione non vuol dire perdere i servizi ma migliorarli"

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Intervista al commissario prefettizio del nuovo Comune di San Marcello Piteglio, Giuseppina Cassone. "Il mio compito è traghettare il nuovo ente alle prossime elezioni". "Saranno adottati tutti gli atti necessari. Ma nella chiarezza dei ruoli: noi non siamo eletti". L'anagrafe a Piteglio? "Garantita in base alle indicazioni dei sindaci uscenti. Poi andrà verificata la reale esigenza del servizio". Il personale? "Procederò sulla linea della riorganizzazione già adottata, tenendo conto delle professionalità e, per quanto possibile, delle esigenze di tutti"

Poco tempo ma grandi poteri. "Il commissario prefettizio non è un semplice passacarte"

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Intervista al vice prefetto Vittorio De Cristofaro che condurrà i Comuni di Abetone e Cutigliano fino alle prossime elezioni. Le precedenti esperienze a Pescia, Ponte Buggianese e Uzzano e le differenze con l'incarico attuale. La novità della "fusione". La collaborazione dei sindaci uscenti. E ancora l'organizzazione di alcuni servizi, il personale, gli incontri con i cittadini. I criteri in base ai quali scegliere? "Legittimità e interesse collettivo". "Io non cerco il consenso, le mie decisioni non seguono i parametri della politica"


Fusioni, tutto pronto per il passaggio di consegne. I sindaci lasciano ai commissari

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Braccesi (Cutigliano) e Danti (Abetone) hanno già incontrato il commissario prefettizio Vittorio De Cristofaro. Nei prossimi giorni Cormio (San Marcello) e Marmo (Piteglio) vedranno Giuseppina Cassone. INTERVISTA a BRACCESI: "Oltre alle fusioni da ripensare i confini territoriali. Spesso non hanno molto senso, penso alla collocazione della Val di Forfora, di Orsigna o Pracchia". Le critiche di Bertinelli alla fusione (una "forzatura") e al concetto di Alta Montagna ("ridicolo")? "Ogni parere è legittimo. Magari basterebbe un minimo di cortesia istituzionale". Sull'ipotesi grande comune del vecchio territorio provinciale? "Prima penserei a stare dentro la città metropolitana"

SPECIALE TERREMOTO / "La Montagna pistoiese? Una zona a media sismicità. Ma la soglia di attenzione deve restare alta"

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Dopo i nuovi episodi di questi giorni riproponiamo l'intervista al geologo ANDREA FIASCHI, realizzata all'indomani del terremoto del 24 agosto 2016. Con uno sguardo rivolto soprattutto alla situazione locale. Ad Abetone due volte toccata magnitudo 5, nel 1904 e 1930, una volta 5,2, nel 1740 (il picco più alto). La faglia è "distensiva" e profonda 10-15 chilometri. L'Appennino dall'Umbria in giù molto più pericoloso. "Italia ha il più completo catalogo storico dei terremoti al mondo ma una memoria molto corta". I danni devastanti alle abitazioni colpite? "Colpa anche delle ricostruzioni fatte con materiali già danneggiati e delle speculazioni edilizie"

Il fotografo della Montagna Pistoiese con l'obiettivo sulle calamità naturali

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Andrea Nannini, marescano, racconta la sua lunga esperienza con il Nucleo di Documentazione della Croce Viola di Sesto Fiorentino. Un gruppo di fotografi, operatori e giornalisti attrezzato per intervenire nelle località colpite da terremoti e alluvioni. "Ma noi non cerchiamo la spettacolarizzazione, ci limitiamo a documentare". Le esperienze straordinarie di Lourdes e del campo profughi a Idomeni, al confine greco-macedone

"La strada sono i consorzi: solo unendo le forze la montagna sopravvive"

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Intervista al sindaco di ABETONE dopo il botta e risposta con Dynamo camp sull'ipotesi della grande "OASI". "Servono scelte che coinvolgano il territorio. Bisogna ottimizzare le nostre potenzialità: turismo, agroalimentare, artigianato, forestazione". E ancora: "Non si deve scegliere fra turismo bianco e verde. Servono entrambi". Per gli IMPIANTI di risalita confermato la strada dell'acquisizione pubblica. APRIRANNO ANCHE QUELLI CHIUSI LA SCORSA STAGIONE

Rischi idrogeologici: "Non servono interventi episodici ma un piano ordinario di monitoraggio"

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EMERGENZE AMBIENTALI: INTERVISTA AL GEOLOGO NICOLA CASAGLI, uno dei massimi esperti della materia. "L'Italia è un Paese a fortissimo rischio idrogeologico e con i migliori monitoraggi: il problema è che i dati non vengono aggiornati continuamente". La messa a punto del MIG, un algoritmo che fornisce previsioni sui movimenti della terra. "Ma prevedere le frane è molto difficile, se non impossibile, soprattutto in montagna su piccoli bacini"

"Nel 2020 una Turandot con un coro di 500 ragazzi della montagna"

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E' il sogno del maestro Angelo Gabrielli, che fissa l'appuntamento fra 4 anni nel palaghiaccio di Fanano. Il diretto artistico di "Appennino Incanto", di scena a Piteglio e dintorni, entusiasta del coinvolgimento di tutto il paese nella manifestazione. "Queste sono occasioni utili a rilanciare la nostra montagna. Anche la rinascita di cori e bande musicali potrebbe essere di grande aiuto"