Pistoia, Sport & tempo Libero  |  marzo 25, 2018

Capolavoro Pistoia Basket: Venezia colpita e affondata

La The Flexx domina e batte la capolista (93-83). Coach Esposito manda fuori giri la corazzata di De Raffaele. Strepitosa prestazione di Mc Gee, molto bene Ivanov e Moore. Prove convincenti di tutti gli italiani. Difesa eccellente, buone soluzioni in attacco, vinta nettamente la gara ai rimbalzi. Una vittoria del coraggio e della determinazione. La salvezza adesso è più vicina. Il "film" della partita nell'ampia FOTOGALLERY di Daniele Bettazzi

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PISTOIA – Sinceramente: chi avrebbe potuto pensare non solo di vincere contro Venezia (già di per sé un’impresa) bensì di stravincere. Cioé battere nettamente la capolista, tenuta a distanza per tutto il match di una decina di punti almeno (con un massimo vantaggio di + 19 e solo per un attimo arrivata nel finale a -5), vincendo sul piano del gioco, dell’intensità, dei numeri (il più clamoroso il dato dei rimbalzi 49 a 32. Tutte le statistiche sul sito della Legabasket a questo link). E’ successo, è successo davvero. Scomodate pure tutti i modi di dire che più vi aggradano, il sogno che si avvera, la “mission impossible” diventata possibile, il miracolo e via dicendo. In realtà è un’impresa sportiva.

Impresa sportiva

Gioco e determinazione. Testa e cuore. Calore e freddezza. Un mix che coach Vincenzo Esposito ha saputo amalgamare mandando fuori giri una corazzata come Venezia, campione d’Italia in carica e capolista (da ieri sera non più). Il punteggio finale di 93-83 fotografa bene l’andamento della gara. Dieci punti di differenza ci stanno tutti e anche il tentativo finale dei lagunari di provare a rientrare non ha seriamente rimesso in dubbio l’esito finale.

Capolavoro coach-squadra

Vincenzo Esposito ha vinto la partita delle panchine – e dall’altra parte non c’èra certo uno qualunque – e la squadra ha sfornato la migliore prestazione dell’anno. Una saracinesca in difesa con tante buone soluzioni in attacco. Ha vinto il collettivo di Pistoia, con un roster che sulla carta è qualitativamente un bel po’ al di sotto di quello veneziano, e hanno vinto i singoli. Su tutti la prova capolavoro di Tyrus Mc Gee, che evidentemente aveva qualche motivazione in più degli altri contro la sua ex squadra. Strepitoso nei numeri – 29 punti con 6/8 da 2 e 5/6 da tre, 6 rimbalzi, 3 assist e 30 di valutazione – clamoroso in alcune giocate come il volo a planare terminato con una schiacciata quasi innaturale. Resterà per molto tempo negli occhi di chi era al Palacarrara. E oltre a Mc Gee, come non sottolineare le prove degli altri giocatori guida, Moore (19 punti) e Ivanov (18 punti ma anche 9 rimbalzi, 12 falli subiti e 29 di valutazione), che insieme alla guardia Usa hanno letteralmente trascinato la squadra verso l’impresa.

Oltre al trio delle meraviglie c’è stata un’intera squadra all’altezza del compito. Un mattoncino alla causa lo hanno portato tutti gli italiani, Laquintana, Mian, Gaspardo, Magro e uno sfrontato Della Rosa che in un amen ha realizzato due triple (la seconda difficilissima) come se niente fosse: qualità e coraggio. Peccato solo per Bond, tenuto in campo nell’ultimo quarto, nonostante i 4 falli,  per catturare rimbalzi (7 complessivi alla fine) e dare fisicità alla quadra, purtroppo rovinoso in attacco e per questo beccato dal pubblico.

L’asticella alzata…

Per tornare un attimo a Mc Gee, la gara contro la Reyer ci ha fatto capire, come mai prima di oggi, cosa intendesse la società, ad inizio stagione, dicendo che era stata alzata l’asticella. Questo Mc Gee, infatti, non è uno di quei giocatori che Pistoia si è potuta permettere fino ad oggi, considerati i mezzi e le ambizioni. Per questo, solo averlo nel roster legittimava quelle parole. Poi, i suoi infortuni e alcune prove non del tutto all’altezza, sommate ad una miriadi di altri problemi che questa squadra si è trovata a dover affrontare, hanno complicato le cose. E così, proprio nell’annata nella quale tutti gli osservatori davano la The Flexx con qualche legittima ambizione in più degli anni precedenti, è arrivato, paradossalmente, il campionato più difficile, stentato e sofferto.

Si riparte per il rush finale

La vittoria con Venezia ha detto che questa squadra può ancora far bene nella parte restante del campionato. La salvezza a questo punto è molto più vicina, basta allungare una mano per afferrarla. Le avversarie dirette – Pesaro e Capo d’Orlando – sono distanti 6 punti, la stessa Brindisi è sotto di 2 e fra due turni è in programma la partita esterna con Pesaro. Ma non andiamo troppo oltre, anche per un po’ di legittima scaramanzia. Godiamoci intanto il capolavoro di Esposito e dei suoi. Chapeau.

I tabellini

The Flexx Pistoia -Umana Reyer Venezia 93-83 (27-13 / 45-33 / 70-57)

The Flexx Pistoia: Moore (17), Ivanov (18), Magro (7), Gaspardo (4), Mian (7), McGee (29), Bond (0), Laquintana (5), Onuoha ne, Del Chiaro ne, Della Rosa (6), Querci ne. All. Vincenzo Esposito

Umana Reyer Venezia: Haynes (7), Peric (11), Jenkins (14), Bramos (3), Tonut (13), De Nicolao (4), Sosa (0), Cerella ne, Biligha (4), Ress ne,Watt (9), Daye (18). All. Valter De Raffaele

 

IL “FILM” DELLA PARTITA di Daniele Bettazzi

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

Le luci per l’autismo

 

 

L’inno nazionale

 

La partita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le panchine

 

 

 

Il pubblico

 

 

 

 

 

 

La festa finale

 

 

 


Paolo Vannini

Laurea in scienze politiche, giornalista professionista dal 1998, ha lavorato nei quotidiani La Nazione e Il Giornale della Toscana (edizione toscana de Il Giornale), è stato responsabile dell'Ufficio comunicazione del Comune di Firenze, caporedattore dell'agenzia di stampa Toscana daily news, cofondatore e vice direttore del settimanale di informazione locale Metropoli. Ha lavorato presso l'Ufficio stampa di Confindustria Toscana, ha collaborato e collabora per diverse testate giornalistiche cartacee e on line - fra queste il Sole 24 ore centronord, Il Corriere Fiorentino (edizione toscana del Corriere della Sera), Radio Radicale - si occupa di uffici stampa e ghost writing.