Uno sguardo oltre  |  luglio 24, 2016

I cinquant’anni del teatro povero di Monticchiello

Da sabato 23 luglio al 14 agosto l'edizione 2016 dal titolo "Notte di attesa". Tema di quest'anno l'assedio. Come sempre gli spettacoli sono ideati e realizzati dagli abitanti di questo suggestivo paesino della Val d'Orcia. Per le strade una ricca esposizione di foto, manifesti e costumi storici ne ripercorre la storia. Il ministro Franceschini e tanti e altri nomi illustri nel comitato d'onore

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Un'immagine del borgo antico di Monticchiello

MONTICCHIELLO (PIENZA) – E’ iniziato sabato 23 luglio e si concluderà domenica 14 agosto 2016 (esclusi lunedì 25 luglio e 1 agosto), sulla Piazza della Commenda, il 50° autodramma del Teatro Povero di Monticchiello, “Notte di attesa”. Il Teatro Povero di Monticchiello è fra le più longeve esperienze italiane di teatro di ricerca, con una sua ormai affezionata “comunità” di pubblico, amici, studiosi di teatro, antropologia, sociologia, che ogni anno torna ​per partecipare a questo rito vitale, poetico e di ispirazione.

Un intero paese in rapporto con il teatro

Semplice e strabiliante è quello che accade dal 1967, in questo borgo medievale della Val d’Orcia (Patrimonio Unesco): un intero paese affronta la vita con il Teatro. Ogni estate va in scena uno spettacolo che è ideato e realizzato dai suoi abitanti, che, riflettendo su loro stessi, diventano specchio di quanto accade a tutti. Tutto iniziò “dal basso”, in un piccolo centro senza un teatro, senza alcun grande regista o esperto a guidare il progetto e accadde mentre nel resto del mondo fervevano esperienze teatrali che dell’abbattimento del confine tra palcoscenico e vita avevano fatto il centro dell’indagine.

​Quest’anno il tema dell’assedio

Il titolo di quest’anno racconta di una denuncia mai abbandonata, delle crescenti difficoltà per la sopravvivenza laddove il costante riferimento ai “numeri” ha segnato e segna un crescente abbandono del valore “umano” di chi vive realtà considerate insignificanti. Il filo conduttore dello spettacolo numero 50 si snoda e si sviluppa intorno al tema di un “assedio”. “Assedio” inteso solo apparentemente come assedio tradizionale, con un esercito fuori dalle mura e un popolo dentro le mura poiché il riferimento è alla complicata situazione che stiamo vivendo, all’impossibilità di vedere con chiarezza quello che accade fuori, a valutare gli accadimenti senza timore. Si può anche ritenere, poi, che non ci sia un nemico e quindi nessun assedio e allora la percezione di un pericolo imminente trasforma la narrazione in visione dove la paura diventa l’unica entità da combattere. Per scoprire che ieri come oggi l’unica vera forza è trovare il modo di unirsi, raccogliersi, scontrarsi magari ma uscendo dalla solitudine, col teatro, ad esempio.

Per l’anniversario un ricco comitato d’onore

Per lo speciale anniversario anche uno speciale Comitato d’Onore per i festeggiamenti: ne fanno parte oltre al Ministro Dario Franceschini dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dal Consigliere Regionale Simone Bezzini, dal Presidente della Provincia di Siena Fabrizio Nepi, dal Presidente dell’Unione dei Comuni Val di Chiana Francesco Landi, dal Prefetto di Siena Renato Saccone, dal Sindaco di Pienza Fabrizio Fè, dal Vescovo Diocesi di Montepulciano Stefano Manetti.

In mostra foto, manifesti e costumi

Durante tutto il periodo delle repliche​,​ è prevista per le vie, le piazze e gli spazi del Teatro Povero un’esposizione di foto, manifesti e costumi storici che ne ripercorre la storia. Dall’1 luglio al 31 agosto sarà inoltre visitabile nel borgo la mostra di sculture “Memorie”, a cura di Daniela Capaccioli, artista con cui il Teatro Povero condivide l’indagine sulla memoria, sul rapporto dialettico tra passato e presente.  Dal 7 al 9 ottobre 2016, inoltre (luogo e dettagli in via di definizione) è in programma un convegno ​che approfondirà la storia di questa straordinaria esperienza guardando anche al suo futuro. Fra le presenze già confermate Alberto Asor Rosa, intellettuale e studioso di letteratura; gli antropologi Pietro Clemente e Fabio Mugnaini; tra gli studiosi di teatro Marzia Pieri, Andrea Mancini, Gianpiero Giglioni.

Informazioni utili

Informazioni anche per pernottamenti alla foresteria del Teatro Povero:  tel. 0578 75 51 18. mail [email protected] sito www.teatropovero.it. Biglietti: intero: € 13.00, ridotto (per bambini fino a 12 anni): € 7.00. Prenotazioni telefoniche: 0578 75 51 18. Prenotazioni on line: http://teatropovero.it/prenotazione/
Il biglietto può essere ritirato solo il giorno dello spettacolo:  dalle 9 alle 19 presso la sede del Teatro Povero, Piazza Nuova 1; – dalle 19.30 fino alle 21 alla biglietteria (ingresso alla piazza). Si ricorda che dopo le 21 decade il diritto di prenotazione. Orario biglietteria: 19.30 – 21.30.

Maggiori dettagli sul teatro povero di Monticchiello: http://teatropovero.it/

Come arrivare a Monticchiello: Google Maps: https://www.google.com/maps/d/edit?mid=zRG2OWH3nRxc.kUHdr77CIawY&usp=sharing 
In auto, dall’autostrada A1:
– provenienza Firenze: uscita Valdichiana e poi direzione Montepulciano;
– provenienza Roma: uscita Chiusi-Chianciano Terme.
Il bivio per Monticchiello si trova tra Chianciano e Montepulciano.


La Redazione

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