

La cherofobia, ovvero la paura della felicità dei giovani d'oggi
di Maurizio Ferrari
Il tema rilanciato dalla canzone di Martina Attli ad X Factor. La derivazione del termine è greca, ovvero kaoros (momento favorevole) e phobos (timore). Da cosa deriva questo stato: il perenne infantilismo o il timore della sofferenza e quindi la scelta dell'assenza di emozioni? O forse solo la paura di diventare grandi

Il presepio, l'origine della parola, le prime realizzazioni
di Maurizio Ferrari
Di origine latina significa stalla e, in genere, recinto dove si tenevano gli animali. I primi affreschi di prepesi nel II secolo d.C., nella catacombe romane. Nel 1223 il primo "vivente" ad opera di San Francesco, alla fine del 1200 il primo presepio inanimato dello scultore Arnolfo di Cambio

"Verità vera”, un'espressione senza senso
di Maurizio Ferrari
Un curioso modo di dire, come se esistessero verità vere e verità false. La conferma che la lingua italiana di oggi sta perdendo la capacità di indicare e classificare oggetti, sentimenti, stati d'animo

Il romanesco ? Si parla anche dalle nostre parti
di Maurizio Ferrari
Tanti verbi e parole si sono diffusi grazie alla Tv e ai comici che usavano e usano abbondantemente il romanesco o il ciociaro. Gli esempi sono innumerevoli: fregnaccia, mignotta, abbiocco, pennichella, caciara, pomiciare, coatto, schiappa, sganassone, moccolo, becero, taroccare. E molti modi di dire come a' coso, mortacci tua, zitto e mosca fino al gergo giovanile con le espressioni fico (bello) scorfano e sfiga

Una selva di acronimi dove è facile perdersi. Non resta che riderci su
di Maurizio Ferrari
Sigle che dovrebbero semplificare la vita e spesso la complicano. Ve ne sono tantissime identiche ma con significati molto diversi. L'IMU, per esempio, è un'imposta ma anche un'unità di misura e un movimento islamico. La RAI è anche un registro aeronautico. E l'ANAS non si occupa solo di strada ma anche...di suini

Quando si raccontavano le “fole” intorno al foco
di Maurizio Ferrari
Fin dai tempi antichi i montanini poetavano in ottava rima in teatri naturali come aie e metati. La fantasia si stimolava particolarmente intorno ad un fuoco grazie a veri maestri dell'inverosimile. Ne sanno qualcosa a Le Piastre dove questa tradizione è sfociata nella nascita del Campionato della bugia

Manufatoli, guscioni, biasciotti.… E' di nuovo tempo di castagne
di Maurizio Ferrari
Tanti modi di dire legati a questi frutti che derivano da un'antica tradizione. Le varianti dei necci: ciechi, fritti o fatti a piccoli pezzi (nénne). Un piatto molto usato erano i ménni, creati aggiungendo latte freddo alla farinata calda di farina di castagne

E' davvero tutto un casino
di Maurizio Ferrari
Venivano chiamati casini gli svaghi rustici dei nobili, in genere di pesca o di caccia. Poi il termine identificò luoghi per attività ricreative aristocratiche con balli, canti, rinfreschi e giochi. Infine divenne sinonimo di “bordello” e “casa di tolleranza”. In genere oggi si usa in riferimento alla confusione, al disordine. Anche con le sue derivazioni verbali

Dagli animali tanti nostri modi di dire
di Maurizio Ferrari
Non si contano i proverbi, gli adagi, le metafore, le similitudini ispirati all'osservazione del comportamento animale. Ogni comunità di parlanti è stata influenzata dalla fauna propria del luogo. Una ricca serie di esempi ricavati dal Dizionario Universale della Lingua italiana di Policarpo Petrocchi