Le offese “ingenue” dei nostri nonni montanini
di Maurizio Ferrari
Ci si offendeva anche tanti anni fa ma in modo assai più blando degli epiteti usati oggi (e della violenza verbale che spesso li accompagna). Un uomo poteva essere definito bindolo, baggiano, chiorbone, balestrone, locco, belone. E per le donne si usavano espressioni come gavorchio, brendana, pignattona, catrame. I tanti modi di dire e i loro significati
In grande quantità: ovvere “a iosa” e “a bizzeffe”
di Maurizio Ferrari
Le origini di due modi di dire molto comuni anche in montagna. Per alcuni la prima sarebbe una semplificazione dialettale pistoiese del modo di dire “(D) io sa (quanto)", per altri una variazione di "chiosa" (piastrella di piombo). Tre le spiegazioni per la seconda: avrebbe origine nella Roma del XV secolo, deriverebbe da un'espressione araba o da una tipica toscana
Il porcino? Sì ma quale: tipi e nomi diversi del fungo più amato
di Maurizio Ferrari
Almeno quattro le tipologie esistenti. Il cosiddetto porcino rosso che prevalentemente abita le faggete, e quello bianco, più conosciuto come Estatino, che spesso si trova nei castagneti. E ancora il fungo nero, con un cappello bruno fulvo, e quello settembrino, tipico della stagione autunnale, detto anche moccicone
Gli strani nomignoli degli abiti di un tempo: ecco come vestivano i nostro nonni
di Maurizio Ferrari
Il loro abbigliamento era assai diverso da quello odierno: dai calzoni di fustagno agli scarponi, dalle camiciole alle mutande lunghe. Nei giorni di festa spazio a giubba, fusciacca, panciotto e tiraccole. I primi due nomi derivavano da parole di origine araba e persiana
Gli organi del corpo umano hanno nomi curiosi. Lo sapevate che..
di Maurizio Ferrari
Si scoprono motivazioni interessanti passandone in rassegna l'etimologia. E così si svelano i perché di tante definizioni, da muscolo a fegato, da saliva a stomaco, da spalla a vertebra
I nostri nonni inventavano e cambiavano le parole
di Maurizio Ferrari
Le aree più marginale da sempre modificano di più anche la lingua parlata. Le alterazioni sono di vario tipo. In alcuni casi appena percettibili, in altri di vera e propria deformazione e trasformazione dei termini. Un fenomeno che fa sorridere ma che è al centro di studi seri e approfonditi
Gli attrezzi dei nostri nonni boscaioli
di Maurizio Ferrari
Un tempo l'attrezzatura a disposizione era davvero scarsa. I principali strumenti di lavoro erano la sega e il segone, il marraccio o il pennato, l'accetta e il filo a sbalzo. Il loro utilizzo. L'origine di questi nomi
Maestro e ministro, come cambiano i tempi!
di Maurizio Ferrari
L'autorevolezza degli insegnanti di ieri, le difficoltà di oggi. L'origine del nome da magister, di persona che ricopriva ruoli importanti. Al contrario di ministro, un semplice servitore che mesceva vino o serviva qualche altra vivanda a tavola, da tempo ormai carica istituzionale prestigiosa
Madia e cassapanca amiche delle case di montagna
di Maurizio Ferrari
Non mancavano mai nel mobilio spartano di un tempo. La prima aveva la doppia funzione di piano di lavoro e conservazione degli alimenti, la seconda fungeva da contenitore e da seduta. Il nome madia deriva da magida, che significava “grande vassoio da cucina”, il secondo era la somma di due nomi, la cassa e la panca