Una Montagna di Parole, Ambiente  |  ottobre 17, 2019

Il porcino? Sì ma quale: tipi e nomi diversi del fungo più amato

Almeno quattro le tipologie esistenti. Il cosiddetto porcino rosso che prevalentemente abita le faggete, e quello bianco, più conosciuto come Estatino, che spesso si trova nei castagneti. E ancora il fungo nero, con un cappello bruno fulvo, e quello settembrino, tipico della stagione autunnale, detto anche moccicone

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Il fungo per antonomasia è sicuramente il porcino e la nostra montagna ne è ricca, a volte direi purtroppo, vista l’invasione di fungaioli di questi ultime settimane. In realtà, però, la definizione di “porcino” è assai vaga, perché di porcini ne esistono almeno quattro tipi, con quattro nomi diversi.

Porcino rosso e bianco

Il porcino rosso, che prevalentemente abita le faggete e che è riconoscibile dal cappello di color rosso cupo e dalla forma tozza e tondeggiante; il porcino bianco, che da noi è più conosciuto col nome di Estatino o Statino e che nasce spesso nei castagneti: è il più saporito perché è tipico della stagione estiva e conserva l’essenza e un gusto spiccato.

Il fungo nero

Poi c’è il fungo nero, scientificamente denominato Boletus aereus, perché del color del bronzo; è caratterizzato da un cappello bruno fulvo o anche nerastro e predilige i boschi di quercia e di castagno.

Il fungo settembrino

Infine c’è il fungo settembrino, il più tardo: è tipico della stagione autunnale e quassù è denominato anche moccicone, perché il suo cappello diventa untuoso e viscido con l’umidità o dopo una pioggia.

Rispettiamo questi piccoli soldatini

Allora c’è porcino e porcino, ognuno con la propria storia e le proprie abitudini, l’importante è rispettare questi piccoli soldatini dei nostri boschi, utilissimi all’ambiente e saporiti al gusto.

Cogliamoli, ma non prediamoli.


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)