Pistoia, Nuovi progetti  |  settembre 13, 2024

Vivere e lavorare in montagna: il sogno di Daniele si è avverato

Il 35enne Bargellini ha risistemato la casa dei nonni a Case Marconi, è tornato a viverci e ha realizzato un agriturismo, “Il giardino di Lino”. Quindi la nascita dell’impresa agricola. Con la quale coltiva granturco, produce fieno, zafferano, frutti di bosco, ortaggi in campo aperto, farina di castagne, si dedica all’apicoltura e alleva animali: capre, galline, quaglie, piccioni, maiali, vitelli e tra poco anche pecore. “Gli stranieri amano la nostra montagna. Da noi capitano prevalentemente tedeschi, francesi e olandesi, che apprezzano questi luoghi perché sanno di un tempo antico”

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Daniele e la moglie Alessandra

“Era il mio sogno fin da piccolo; avere una mia aziendina agricola e poter vivere con i guadagni ricavati dall’orto e dagli animali della fattoria”. Così ci dice Daniele Bargellini che, dopo esser vissuto per molti anni a Quarrata, nel 2008 ha iniziato a rimettere a posto la casa dei nonni a Casa Marconi, ci è poi venuto ad abitare e ha realizzato anche un piccolo agriturismo.

Indubbiamente ci vuol coraggio ad intraprendere una strada di questo genere, con tutte le difficoltà quotidiane, non escluse quelle burocratiche, che impediscono di lavorare serenamente e di valorizzare al massimo quelle che sono le grandi potenzialità della nostra Montagna.

Ma Daniele, un giovane poco più che trentacinquenne si sta impegnando al massimo per riuscirci.

 Daniele con la moglie Alessandra e il piccolo Brando

I nostri nonni lo avrebbero “definito un “nafantone”, perché non sta mai fermo ed è sempre interessato a cose nuove che diano un valore aggiunto alla propria attività principale; lui rappresenta quella che si può definire una sintesi tra antico e moderno, nel senso che è profondamente attaccato alla sua terra ed alle tradizioni montanine, ma è anche proiettato verso un futuro moderno, che interpreta le nostre terre alte come un’opportunità e non come una zavorra.

Il Giardino di Lino

Nel 2016 questo giovane dall’aspetto irriverente, ma dallo sguardo vispo e tenace, ha creato un piccolo centro di accoglienza, da lui chiamato Il Giardino di Lino, che nel 2020 si è trasformato in agriturismo.

Purtroppo con la lunga stagione del Covid si è visto annullare tutte le prenotazioni turistiche, ma Danielino ha deciso di reagire; è diventato imprenditore agricolo e si è dedicato all’agricoltura ad all’allevamento. Così è nata anche la sua azienda agricola, dal nome omonimo, che oggi completa l’agriturismo secondo gli schemi di una piccola economia circolare dove tutto è prodotto in loco e tutto si ricicla.

 

 

Coltiva granturco viola, multicolore, blu e nero, produce fieno, zafferano, frutti di bosco, ortaggi in campo aperto, farina di castagne e alleva vari tipi di animali, come capre, galline, quaglie, piccioni, maiali e poi vitelli e tra poco anche pecore. Inoltre si dedica anche al movimento terra con mezzi adeguati

Tutti i prodotti dell’azienda vengono impegnati nell’agriturismo, nel quale sono presenti un centro benessere, una piscina e da quest’anno anche un piccolo servizio di ristorante.

Gli stranieri amano la nostra montagna

Contrariamente a ciò che qualcuno pensa – dice Daniele – gli stranieri amano molto la nostra montagna, e non solo per il verde e la pace, ma anche per le tradizioni, soprattutto gastronomiche, e per i prodotti a chilometro 0. Infatti provano un grande piacere nell’andare nell’orto a cogliersi la verdura e farsela cucinare, oppure recarsi nel pollaio a prendere le uova freschissime e cuocerle senza metter tempo in mezzo. Questi piaceri antichi sono dimenticati nelle grandi città ma i turisti li apprezzano infinitamente. Il nostro agriturismo è frequentato prevalentemente da tedeschi, francesi e olandesi, che amano questi luoghi perché sanno di un tempo antico che tuttavia trovano molto affascinante”.

Insomma Daniele interpreta quell’economia di prossimità che si sta rivelando un piccolo volano micro e macreconomico perché permette di offrire servizi rimanendo legati a territori marginali.

Una passione per l’apicoltura

 

Oltre agli animali sopraddetti Daniele si sta dedicando con grande passione all’apicoltura perché è affascinato dal comportamento di questi insetti utilissimi. “Ogni giorno – continua il nostro imprenditore agricolo – mi sorprende la loro organizzazione sociale e lavorativa, la divisione dei compiti, l’amore per la loro casa comune. Il mondo delle api è un esempio di collaborazione reciproca che noi uomini dovremmo seguire alla lettera”

Inoltre alle arnie tradizionali ha aggiunto un’arnia trasparente di vetro perché è interessato anche all’aspetto didattico. “E’ importante – aggiunge – far capire ai bambini che vengono in visita alla mia azienda cos’è un alveare, come le api trasportano il polline, come si organizzano intorno alla regina e come producono il miele. L’arnia di vetro permette di vedere tutte queste operazioni in tempo reale. Tutto ciò è molto educativo e dovrebbe essere portato anche nelle scuole, in assoluta sicurezza”.

Le capre gelose

 

Anche la recentissima paternità non gli ha fatto passare la sua aria scanzonata e ironica perché in ogni cosa che fa trova la voglia di scherzare: “In questi ultimi tempi – conclude Danielino – mi sono accorto che le mie capre sono gelose di me, perché quando sentono da lontano che parlo con altre persone o con i miei ospiti, riconoscono la mia voce e  belano in continuazione finché non mi avvicino a far loro i complimenti”. Al di là   delle battute, è davvero da ammirare un giovane che come filosofia di vita si è dato questo motto: Fare per sé e per la terra dove viviamo.

Informazioni

Per info: Azienda agrituristica “Il giardino di lino”. Via Casone delle Piastre 12, Pistoia , Italy; cell 3497370728; mail: [email protected]; Istagram. il_giardino_di_lino_toscana.


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)