Non basta l’appeal del turismo. Per far rivivere i nostri paesi serve un disegno globale e moderno
di Susanna Battistini
La riflessione di Susanna Battistini, fra gli autori della parte scritta del libro fotografico di Angelo Celsi “Per antichi sentieri”: “La nostalgia non è una moneta spendibile. Ci vogliono idee, non sterili e sentimentali ritorni all’antico. Bisogna darsi un progetto a 360 gradi, che coinvolga il tessuto sociale e ambientale”
La tristezza del Natale a Campeda fatto di solo silenzio
di Sante Ballerini
Dopo quella di Federico Pagliai, nuova riflessione sull'atmosfera nel piccolo borgo nel giorno della natività: "Chi ha fatto in tempo a veder quei luoghi animati dalle voci e dai suoni della vita quotidiana, è intristito dall'assenza di rumori". Assenza dovuta allo spopolamento: "La gente è andata via non appena ha potuto trovare un’alternativa ad un’esistenza fatta di fatiche e precarietà". Il ricordo del falò della Vigilia e della dura raccolta di ginepri per alimentarlo
Il "buen retiro" del Natale 2020: Campeda e Pidercoli
di federico pagliai
Alla ricerca di luoghi speciali, nel silenzio e nella natura senza guinzaglio. E' laddove ti devi recare di proposito che raccogli il vero senso delle cose, la potenza delle radici, l’essenza ultima di certi valori. Pidercoli non ha luci, alberi addobbati, presepi, è un borgo abbandonato. E a Campeda una stella di Natale è l’unico segno di ricordanza umana verso quella festività
Festeggiamo un Natale lento e il valore del silenzio
di Mirto Campi
Il virus cambia lo scenario dell'inverno e delle festività natalizie. Senza sci (e senza turismo) si potrà passeggiare nel bosco, con o senza ciaspole, fare sci di fondo, semplicemente raggiungere una vetta e respirare, ammirare i panorami. L'insegnamento del Covid? Il ritorno alla lentezza, al rispetto di se stessi, a ritmi di vita consoni al genere umano. Così si può festeggiare un Natale con pochi intimi, con il proprio partner, con il fidato cane
Letterappenninica sceglie Simone Gai per il premio "Paolo Bellucci"
di La Redazione
Il riconoscimento per la conduzione di “Resistenti”, programma sulle cooperative di comunità. La cerimonia di consegna sarà effettuata nella Giornata internazionale della montagna a conclusione di un speciale su TVL. Appuntamento domani, venerdì 11, alle 18, nella diretta tv dedicata ai cambiamenti climatici, che potrà essere seguita anche online
Una mostra, un libro e una buona azione
di Andrea Piazza
Bilancio della mostra "Per antichi sentieri" di Angelo Celsi, che ha chiuso i battenti a Palazzo Achilli, a Gavinana, dopo aver fatto tappa in diverse località della montagna. Il bilancio del curatore Sante Ballerini. Che attendeva una maggiore risposte di pubblico, sicuramente frenato dalla pandemia. Il senso dell'iniziativa? "Non un viaggio sulle orme della nostalgia ma il ricordo di un passato pieno di saperi e dignità". Continua intanto la distribuzione del libro il cui ricavato andrà alla Croce Verde di Taviano
La sistematica incertezza, storie di quasi vent'anni di ventunesimo secolo
di Maurizio Pini
Giulia Venturi, 27 anni, cresciuta ad Orsigna, è da sempre appassionata di arte e letteratura e ha coltivato negli anni una grande passione per la poesia contemporanea. Appena pubblicata la sua prima opera dove affronta tematiche diverse: dal disastro ambientale alla perdita degli affetti, dalle relazioni infelici alla condizione difficile della donna nella società contemporanea. Soltanto l’ultima sezione apre uno squarcio di speranza
La nostra montagna nel 2050: la mia visione distopica ma non troppo
di Domenico Arcangeli
Il futuro delle terre alte? Ci sarà sviluppo solo coniugando risorse naturali, paesaggistiche e storiche con il massimo dell'efficienza tecnologica. E' possibile prefigurare una economia sempre più sostenibile, con valorizzazione del proprio territorio insieme a una forte capacità di smart working. Anche la cultura dovrà essere virtuale e rendere possibili visite a musei, luoghi d'arte, mostre anche da lontano
La raccolta delle castagne vista dagli occhi di un bambino
di Franco Matteoni
Il racconto di una giornata di duro lavoro di tanti anni fa. L'inizio da una rosta con tante castagne, i cardi che cadono e rimbalzano a terra. le dita arrossate per le "punture". Quindi il rientro con le balle piene trasportate dai muli, lo scarico dei sacchi per riempire il seccatoio. Quindi l'arrivo a casa e il riposo intorno al fuoco mentre le donne chiacchierano e sferruzzano