Pistoia, Cultura & Spettacoli  |  agosto 13, 2023

Sei mani su un pianoforte: concerto-evento a “Pracchia in musica”

Appuntamento domenica 13, alle 17.30, nella chiesa di San Lorenzo. Protagonista il Trio pianistico di Bologna, capace di passare dalla scrittura contrappuntistica di Bach alle atmosfere romantiche di Rachmaninov fino allo swing di Bacharach. E’ il secondo concerto dopo quello inaugurale di venerdì 11. Ancora due le esibizioni nella stessa chiesa, mercoledì 16 e venerdì 18, poi il festival si sposta a Bardalone, quindi a Frassignoni con musica e trekking. Nelle due date finali cinema e videoproiezioni. Il programma completo della manifestazione

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Il Trio pianistico di Bologna

PRACCHIA (PISTOIA) – Un grande omaggio all’Appennino pistoiese, un tributo alla sua natura, ai suoi luoghi, questo sarà la decima edizione di Pracchia in musica festival che è in pieno svolgimento a Pracchia, Frassignoni e Bardalone, da venerdì 11 a martedì 29 agosto. Promosso dall’Associazione Filarmonica Alto Pistoiese (AFAP), con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e di Pescia e di un riuscito crowdfunding, il Festival festeggia quest’anno il traguardo del decimo compleanno. “Sarà un’edizione speciale – spiega Alberto Spinelli, direttore artistico – per numero e qualità degli eventi e anche perché sostenuta da 57 persone che hanno risposto al nostro appello sulla piattaforma di crowdfunding www.ideaginger.it. Siamo così un festival fatto insieme a una comunità, radicato e diffuso sul territorio”.
I primi quattro appuntamenti sono in programma nella chiesa di San Lorenzo a Pracchia, che ha visto nascere il Festival, inizio sempre alle ore 17,30. Il primo si è tenuto venerdì 11 agosto con un titolo curioso “Note e trote” protagonista l’Akedon Quintet, con quattro archi (violino, viola e contrabbasso) e il pianoforte per interpretare il meraviglioso Quintetto per pianoforte in la maggiore “Die Forelle – La trota” op. 114, D. 667 di Franz Schubert.

IL CONCERTO DI DOMENICA 13 AGOSTO
Questo pomeriggio di domenica 13 agosto, a dieci anni dal suo debutto a Pracchia, il Trio pianistico di Bologna, composto da Alberto Spinelli, Silvia Orlandi e Antonella Vegetti, proporrà un programma per pianoforte a sei mani intitolato “Da Bach a Bacharach passando per Offenbach”. Un modo festoso di immaginare la musica, un grande excursus stilistico e temporale che dimostrerà la versatilità dell’ensemble capace di passare dalla scrittura contrappuntistica di Bach alle atmosfere romantiche di Rachmaninov fino allo swing di Bacharach. Un esercizio al quale ci ha abituati il grande Stefano Bollani, ma che ancora raramente si trova nelle stagioni concertistiche.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Mercoledì 16 agosto il Trio Namasté, Guido Arbonelli, clarinetto, Natalia Benedetti, clarinetto basso, e Diletta Bellucci, pianoforte, eseguirà musiche dal Romanticismo al Novecento unendo la dolcezza dei fiati alla personalità della tastiera pianistica.
Venerdì 18 il flautista Giovanni Mareggini, Davide Burani e José Antonio Domené, arpe presentano un affascinante programma di musiche da Boccherini a Piazzolla passando per De Falla, Beethoven, Tchaikovskij.
Il 19 agosto il festival si sposta a Bardalone, in Piazza Gramsci, alle 21, si esibirà il gruppo vocale a cappella Blue Penguin. Nati nel 1998 dall’incontro di cantanti e musicisti provenienti da diverse esperienze nell’ambito corale e nel musical, sono nove voci, quattro maschili e cinque femminili. Cantano a cappella, senza strumenti musicali. talvolta riprodotti da loro con le voci. I Blue Penguin s’ispirano ai Swingle Singer e ai Manhattan Transfer. Il repertorio va dal jazz al pop-rock moderno, alla dance degli anni ’70-‘80, ai ritmi sudamericani e all’hip-hop, passando per una rivisitazione in chiave umoristica degli anni ’30 italiani.

 I Blue Penguin
Giovedì 24  per la prima volta nel Pracchia in musica festival il trekking incontra la musica. Da Pracchia partiranno due gruppi con una guida GAE. Il primo farà un percorso più lungo, il secondo proporrà una passeggiata aperta a tutti. La meta è la Croce dei prati, sopra Frassignoni. Qui, ore 17,30, sarà possibile fermarsi ad ascoltare il concerto dei Cantaluna. Marco Fabbri, fisarmonica, Laura Francaviglia, chitarra e percussioni, Fabio Galliani, ocarine e figulino, Barbara Giorgi, voce, nello splendido scenario naturale, con vista sul Corno alle Scale, eseguiranno canti irlandesi, della tradizione popolare italiana, danze dell’Europa dell’Est in un coinvolgente programma che attraversa il mondo.

Sabato 26 agosto, ore 21, nella sala dell’Unione, via Matteotti 1041, Bardalone, per il ciclo “Quando il cinema incontra la musica” sarà proiettato il film “Shine”, con Geoffrey Rusch, regia di Scott Hicks, vincitore di un premio Oscar. È la storia di un pianista che trova nella musica la sua salvezza. Leitmotiv del film è il difficilissimo Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninoff. Un omaggio doveroso al geniale compositore di cui quest’anno ricorre il 150° della nascita. Sarà un’occasione per riflettere sul senso del fare musica, sulle difficoltà che incontra chi intraprende lo studio di uno strumento.
Martedì 29, stessa sede e orario, per il ciclo “Visioni d’autore: fotografi e videomaker del territorio” incontro e videoproiezioni con Carlo Degl’Innocenti di San Marcello Pistoiese, che ha lavorato con Rai , Sky, Mediaset, e Blooemberg TV.
Completano il Festival le proiezioni serali sulla parete della chiesa di San Lorenzo a Pracchia intitolate “Pracchia: la nostra videomemoria” con nuove immagini e la videomostra “Buon compleanno Pracchia in musica: dieci anni del Festival in foto”. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero, è necessario prenotare solo per i trekking (tel. 3475329001).

È possibile seguire il programma del Festival sul sito www.pracchiainmusica.it e sui social. Per informazioni [email protected], tel. 3282644533.

 La locandina con il programma

 

PER SAPERNE DI PIU’ SUL CONCERTO DI DOMENICA 13 AGOSTO

Tre pianisti su una tastiera sono una rarità, l’effetto è orchestrale, con sonorità inedite per uno strumento di solito suonato da un solo musicista. Il programma è un grande excursus stilistico e temporale che dimostra la versatilità dell’ensemble capace di passare dalla scrittura contrappuntistica di Bach alle atmosfere romantiche di Rachmaninov fino allo swing di Bacharach. “Il nostro approccio alla musica è di grande curiosità e senza pregiudizi” dice Alberto Spinelli, direttore artistico di Pracchia in musica festival. “I nostri studi sono classici e anche i nostri percorsi musicali. Antonella Vegetti è diplomata anche in clavicembalo, io suono musica da camera, Silvia Orlandi suona in diversi ensemble e ha una lunga esperienza nell’accompagnare cantanti lirici. Quando abbiamo iniziato ad esplorare le possibilità del sei mani ci siamo accorti che non limitarci al repertorio classico poteva essere stimolante e abbiamo trovato opere di compositori contemporanei o le abbiamo commissionate. Poi sono arrivati anche brani scritti e dedicati al Trio pianistico di Bologna, una grande soddisfazione”.

Vedere sei mani muoversi vorticosamente su una tastiera è anche un’esperienza visiva molto particolare: i musicisti devono prestare la massima attenzione perché hanno uno spazio molto limitato, le mani si alzano, si intrecciano, si sfiorano. Un esercizio che richiede un lungo lavoro di studio e di prove. In dieci anni il Trio pianistico di Bologna ha messo insieme un ricco repertorio, vanta una prestigiosa attività concertistica in Italia e all’estero, ha inciso un disco e ha ancora tanti progetti. Prosegue Alberto Spinelli: “Il pubblico ai nostri concerti rimane sbalordito da quello che facciamo, il nostro repertorio così vario lo emoziona e lo diverte. All’inizio qualcuno è perplesso dagli stili tanto diversi proposti. Poi capisce che la musica è bella sempre, se è scritta da grandi autori, e presto i dubbi si dissolvono di fronte al susseguirsi di pagine di grande suggestione. Abbiamo un sogno nel cassetto: che soprattutto chi studia pianoforte capisca com’è bello suonare insieme ad altri pianisti. Le potenzialità del sei mani sono tante ed è una grande scuola.

Prima e dopo il concerto sarà possibile vedere la mostra fotografica virtuale “Dieci di anni Pracchia in musica festival: strumenti e suoni nell’Appennino”.

Chi e’ il trio pianistico di Bologna

Il Trio Pianistico di Bologna è nato dieci anni fa ed è composto da pianisti che hanno studiato al Conservatorio G. B. Martini del capoluogo emiliano con una diversa formazione: Alberto Spinelli suona musica da camera, Antonella Vegetti è anche una clavicembalista, Silvia Orlandi è specializzata nell’accompagnare cantanti lirici. Eppure, forse proprio per il fatto di dover mettere insieme sensibilità differenti, hanno saputo creare uno stile unico in cui riescono ad affrontare Bach, per poi passare al vorticoso ritmo di Offenbach, con puntate nel mondo del melodramma, finendo con autori contemporanei come Piazzolla e Bacharach. Grazie a questa capacità di affrontare stili diversi sono molto apprezzati. Hanno suonato in Italia, Castello Sforzesco di Milano per l’Expo del 2015, San Giacomo Festival  e stagione del Circolo della Musica a Bologna, Circolo di Lettura e Conversazione di Parma, Villa Dolfi Ratta a San Lazzaro (Bologna), Casa della Musica di Piteglio  e Pracchia in Musica Festival (Pistoia), per il Festival Verdi Off a Parma, in un concerto all’aperto nel famoso Viale Ceccarini a Riccione (Rimini), nel Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, a Villa Premoli per il festival Cavaso Classica (Treviso), all’Archiginnasio di Bologna per la rassegna “Pianofortissimo”), a Villa Mirabello Musei Civici Varese e all’estero (Castello di Wolfsburg in Germania). Hanno inciso per la Da Vinci classics il cd “Thirty fingers for eighty-eight keys”. Diversi compositori hanno dedicato al Trio pianistico di Bologna composizioni originali che il Trio ha suonato in prima esecuzione assoluta.


La Redazione

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