In grande quantità: ovvere “a iosa” e “a bizzeffe”

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Le origini di due modi di dire molto comuni anche in montagna. Per alcuni la prima sarebbe una semplificazione dialettale pistoiese del modo di dire “(D) io sa (quanto)", per altri una variazione di "chiosa" (piastrella di piombo). Tre le spiegazioni per la seconda: avrebbe origine nella Roma del XV secolo, deriverebbe da un'espressione araba o da una tipica toscana


“Giornate FAI d'autunno”, oltre cento persone in visita alla Sambuca

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Domenica 13 ottobre i volontari del Fondo Ambiante Italiano hanno aperto del porte dell'Oratorio di Santa Maria del Giglio, della Chiesa di San Jacopo e della Rocca. I visitatori accompagnati da una guida attraverso gli stretti selciati medievali. Al termine ritrovo nel locale del bivacco, con vivande calde e necci, distribuiti dai volontari della Proloco di Taviano

“Gente di Leonardo”, alla ricerca del piccolo mondo di Vinci e del Montalbano

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Ricostruiti, con dovizia di particolari, i luoghi che dettero i natali al grande genio toscano. Nel testo dello studioso pistoiese Mario Bruschi aspetti inediti della vita e delle opere. L'incontro con preti, beni della chiesa, luoghi “vinciani”, famiglie, alberi genealogici leonardeschi, illustri personaggi storici e semplici popolani. Il tutto arricchito da un ricco corredo di illustrazioni a colori

Il tempo dei predatori di funghi

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Un'altra fungata e un'altra invasione dei nostri boschi: traffico impazzito all'alba, parcheggi selvaggi, gruppi frenetici in varie direzioni che fanno paglia delle foglie secche che calpestano. Il problema non sono solo i quintali di funghi raccolti ma la mancanza totale di rispetto per l'ambiente: un comportamento compulsivo che meriterebbe studi psichiatrici e sociologici. La Regione Toscana decida se la Montagna deve essere solo un luogo di divertimento per i cittadini oppure una terra con i giusti vantaggi per chi ha il coraggio di viverci e di lavorarci

Ombrone, buone le condizioni in città. Pessima la rete degli affluenti montani

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Oltre Piteccio la situazione è critica: la vegetazione invade il torrente e il reticolo di fossi che lo alimenta. I problemi nascono dalla mancata manutenzione di fossi e sorgenti della montagna. L'effetto “diga” particolarmente accentuato risalendo il corso del Vincio di Brandeglio e del Vincio delle Piagge. Quest'ultimo nel 2010 è stato oggetto di un progetto di messa in sicurezza. Ma le sue condizioni sono di nuovo problematiche: gli interventi legati alle emergenze hanno vita breve, serve una reale prevenzione

Lorenzo e Rachele, il coraggio di investire in montagna

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Le storie esemplari di due giovani che vivono in Montagna. Lui a Bionzana, dove ha anche il suo lavoro, fra attività boschive, semine, sfalcio dell'erba, oltre ad aiutare il padre nell'azienda meccanica. Lei si dedica al gregge di pecore massesi nell'alta Valle del Limestre, produce formaggio, grano e farro. La loro vita nel tempo libero. I progetti per il futuro

Quando nelle “selvi” si lavorava e si cantava

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La cura dei boschi era estrema. In estate si facevano i lavori preparatori per la raccolta delle castagne di ottobre e novembre. Erano occasioni per stare insieme. Nascevano amori, si intonavano canzoni popolari di antica tradizione, poesie in ottava rima, melodie ballabili

Il ritorno alle origini del campione francese di rugby

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A colloquio con Vincent Lagasse, nato 38 anni fa nel Sud della Francia, alla scoperta di Castel di Cireglio, dove viveva da piccola la nonna materna. A 5 anni l'incontro con il pallone ovale, poi una lunga carriera ai massimi livelli. I racconti ascoltati da bambino sul paesino vicino a Pistoia. La recente morte della madre e la voglia di ricercare quei luoghi. La visita al paese di Petrocchi: “Vorrei acquistare una casa qui dove ho ritrovato me stesso”. L'incontro con la società pistoiese di rugby “Gli Orsi”