Economia  |  agosto 8, 2016

Risorse per la Montagna e i piccoli comuni, pronto il testo di legge. A settembre l’esame in Parlamento

La proposta è stata approvata dalle Commissioni Ambiente e Bilancio della Camera e riguarda i municipi sotto i 5000 abitanti e, in generale, i territori montani. Fra le misure previste diffusione della "banda larga", promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta, semplificazione per il recupero dei centri storici in stato di abbandono o spopolamento, messa in sicurezza di strade e scuole, interventi in favore della attività produttive

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Il ponte di Castruccio a Popiglio

 

ROMA – Un momento tanto atteso che potrebbe segnare una svolta sia per i piccoli comuni (sotto i 5000 abitanti) sia per i territori montani. Le Commissioni riunite Ambiente e Bilancio della Camera, infatti, hanno approvato definitivamente il testo unificato della proposta di legge “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici”. A breve, nel mese di settembre, è prevista la discussione in Parlamento.

Cosa prevede il testo

Il testo propone misure per favorire la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta. Previsti anche semplificazioni per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi, opere di  manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei  piccoli comuni. Per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà è previsto uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023.

Il commento del primo firmatario Realacci

Primo firmatario della proposta di legge è Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera. “Nato a partire da una mia proposta di legge – aggiunge Realacci – e da quella analoga della collega Terzoni, questo testo, di cui sono  relatori i colleghi Borghi, Iannuzzi e Misiani, è un’opportunità per tutto il Paese per un’idea di sviluppo che punta sui territori e coniuga la cultura e i saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove  tecnologie e la green economy” “Dopo tre anni di lavoro in sede di commissione dove si sono affrontati una serie di nodi politici, istituzionali e finanziari non indifferenti  – commenta il deputato Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem – finalmente riusciamo a dare una risposta a parti importanti del nostro territorio alle comunità che vivono nei territori dei piccoli comuni e montani”.


La Redazione

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