Cultura & Spettacoli  |  febbraio 27, 2019

Al Mascagni di Popiglio la storia di due coraggiose pioniere

Sono Santa Caterina da Siena e Beatrice di Pian degli Ontani, analfabete ma grandi comunicatrici. Protagonista dello spettacolo “Piantate in terra come un faggio o una croce” Elisabetta Salvatori, accompagnata dal violino di Matteo Ceramelli. Lo show di sabato sera abbraccia Medioevo e Risorgimento, seguendo i fili che Caterina e Beatrice hanno in comune. In programma anche un incontro pomeridiano al Centro studi dedicato alla poetessa pastora

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Elisabetta Salvatori

POPIGLIO (SAN MARCELLO PITEGLIO) – Torna al Mascagni di Popiglio di un’affabulatrice di eccezione come Elisabetta Salvatori, accompagnata, al violino, da Matteo Ceramelli. Con “Piantate in terra come un faggio o una croce” va in scena, sabato 2 marzo (ore 21), una storia intensa, tra poesia e musica, che racconta la vita di due coraggiose pioniere, analfabete ma straordinarie comunicatrici: Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa e Beatrice di Pian degli Ontani, la poetessa pastora, venerata come la ‘dea’ dell’ottava rima.

Il filo che lega Caterina e Beatrice

Il teatro e la passione di Elisabetta Salvatori per le grandi figure le hanno messe accanto e lo spettacolo, prodotto da Final Crew on stage in collaborazione con il Funaro Centro Culturale, abbraccia Medioevo e Risorgimento, seguendo i fili che Caterina e Beatrice hanno in comune, a cominciare da una data, il 25 marzo, giorno in cui nel 1347 nasceva Caterina e nel 1885 moriva Beatrice.

Analfabete e grandi comunicatrici

“Erano analfabete – spiega l’attrice – ma grandi comunicatrici e quando la gente, incredula, chiedeva loro dove avessero imparato quella sapienza, tutte e due rispondevano: ‘dal Libro Aperto’, che per Beatrice, significava aver imparato dalla natura, dato che questo era il nome della montagna sopra casa sua, mentre per Caterina voleva dire aver appreso dalle braccia aperte del crocifisso. Tuttavia, le coincidenze non finiscono qui, ma proseguono nei sassi. Oggi, a Siena, l’unica cosa che rimane nella cella di Caterina è il sasso dove posava la testa per dormire, mentre a Pian degli Ontani, c’è una grande pietra chiamata ‘Il sasso di Beatrice’ in ricordo del luogo dov’era la sua casa”.

L’incontro che precede lo spettacolo

Per approfondire la figura della poetessa pastora, in previsione dello spettacolo, sabato 2 marzo (ore 16), è in programma anche un incontro organizzato dal Centro Studi Beatrice di Pian Degli Ontani a Cutigliano (che da anni si occupa di promuovere la conoscenza della sua opera) dal titolo “La Poetessa pastora in scena. Beatrice dalla cultura popolare alla cultura di massa”, a cui interverranno anche Elisabetta Salvatori e rappresentanti dei Comuni di Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio. L’iniziativa sarà accompagnata dai canti della “Poetessa Pastora”, eseguiti da Lorenzo Cipriani, musicista e storico dell’arte pistoiese.

La prevendita

La prevendita dello spettacolo è in corso alla Biblioteca Comunale Bellucci di San Marcello Pistoiese 0573 621289 – 3347796389; venerdì 1 marzo si potranno acquistare i biglietti anche presso la sede Unicoop Montagna Pistoiese di San Marcello.

La stagione di prosa del Teatro Mascagni di Popiglio è promossa e realizzata dall’Associazione Teatrale Pistoiese con i Comuni di Abetone Cutigliano, San Marcello Piteglio con il sostegno di Regione Toscana e Unicoop Montagna Pistoiese.

Il programma

TEATRO DELLA MONTAGNA – TEATRO MASCAGNI POPIGLIO

Stagione teatrale 2019

Sabato 2 Marzo 2019, ore 21
Final Crew on Stage
In collaborazione con il Funaro Centro Culturale

PIANTATE IN TERRA COME UN FAGGIO O UNA CROCE.
LA VITA DI CATERINA DA SIENA E BEATRICE DI PIAN DEGLI ONTANI
spettacolo di poesia e musica
di e con Elisabetta Salvatori

Matteo Ceramelli, violino

Sabato 2 marzo, ore 16

Centro Studi Beatrice di Pian Degli Ontani

Piazza Acerone, 15 – Cutigliano (PT)

incontro “La Poetessa pastora in scena. Beatrice dalla cultura popolare alla cultura di massa”e


La Redazione

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