San Marcello, Nuovi progetti  |  ottobre 8, 2018

Pronto il “cippatino” della montagna toscana: ecco l’alternativa al pellet

Alimenterà il primo impianto industriale entro la fine di ottobre. Presentato nella sede di Mo.To.Re., a Campo Tizzoro, il progetto che si basa sul combustibile realizzato con le risorse locali del bosco. L'iniziativa rientra nei Progetti Integrati di Filiera (PIF) della Regione Toscana e punta sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui. Il ruolo che potrà svolgere la “Comunità del bosco”, che si occupa di terreni boschivi non più curati o abbandonati

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Serbatoio di accumulo

CAMPO TIZZORO (SAN MARCELLO PITEGLIO) – “Dalla foresta una montagna di energia” è l’idea, il concetto che sta alla base del progetto “Cippato & cip pattino: l’innovazione al servizio dello sviluppo” che è stato presentato, nei giorni scorsi, nella sede del “Consorzio Motore” a Campo Tizzoro, nell’area ex Se.Di. Il progetto, che è realizzato col piano PIF – i Progetti Integrati di Filiera della Regione Toscana che puntano ad aggregare gli attori di una filiera agroalimentare o forestale – è giunto alla fase conclusiva.

Cos’è il “cippatino”

Che cosa è il “cippato” ormai è noto perché sono anni che viene felicemente impiegato in impianti di riscaldamento o condizionamento o in quelli per produrre energia elettrica, ma il “cippatino” è una novità tecnologica di combustibile derivante dal “cippato” che a sua volta è ricavato dal legno. Il “cippatino” sta ora affacciandosi sul mercato e per le caratteristiche che possiede potrebbe diventare un temibile concorrente di altri prodotti attualmente in commercio. La filosofia che sta alla base di questo innovativo prodotto è quella della filiera corta, ovvero riuscire a sfruttare adeguatamente le risorse del bosco: “Questa è una nuova sfida che mira a sostituire il pellet perché produrre qui in montagna il ‘cippatino’ significa avere a cuore i nostri boschi, dare loro valore e creare occupazione in loco. Oggi facciamo vedere ciò che abbiamo realizzato e possiamo anche ragionare su ciò che potremo realizzare in futuro. Il percorso è iniziato e la strada è intrapresa”, sostiene Antonio Orlandini, boscaiolo e capofila del progetto “Cippato & Cippatino”, che è inserito nell’ambito del PIF “Dall’Appennino al mare: energia toscana al 100%”.

In cosa consiste il progetto

In sostanza si tratta di un progetto molto ambizioso che si propone di sviluppare azioni innovative per favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari, nell’area centro – nord della Toscana. Al termine dell’incontro che portava il significativo titolo “Dalla foresta una montagna di energia”, è stato messo in funzione dinanzi ad un folto pubblico di esperti e non l’imponente impianto per la produzione del “cippato” e del “cippatino”.

Presto il via al primo impianto

“Entro la fine di questo mese – fa sapere Luca Tanganelli, presidente del Consorzio ‘Motore’ – sarà inaugurato ufficialmente il 1° impianto di tipo industriale per la produzione del “cippatino”. Sarà un momento importante che corona il lavoro portato avanti in questi anni da Consorzio, che ha utilizzato a questo fine un finanziamento regionale. Pensiamo che il ‘cippatino’ incontrerà il favore del mercato. A differenza del pellet che è importato quasi al 90%, questo è un prodotto a km zero”.

La “Comunità del bosco”

Valerio Sichi ha illustrato gli scopi della cooperativa “Comunità del bosco della Montagna Pistoiese” che vuol rimettere in gioco i terreni boscati non curati o addirittura abbandonati o che i singoli proprietari non sono più in grado di seguire. Attualmente alla “Comunità del bosco” aderiscono, o hanno dato una manifestazione di interesse, una cinquantina di proprietari, per un totale di 200 ettari di superficie. Sichi pensa che la “Comunità del bosco” potrà avere un ruolo importante in queste innovazioni che stanno venendo avanti.

Gli interventi

All’incontro, molto partecipato, diversi e qualificati sono stati gli interventi. Oltre al saluto di Luca Marmo, sindaco di San Marcello Piteglio, e di Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro, per le comunicazioni tecnico scientifiche sono intervenuti: Gianfranco Nocentini, funzionario della Regione Toscana “Il ruolo della sottomisura 16.2 per lo sviluppo dell’innovazione nell’agricoltura Toscana”; Antonio Orlandini, capofila del progetto “Il PIF Dall’Appennino al mare: energia toscana al 100% ed il progetto Cippato e Cippatino”; Raffaele Spinelli e Carolina Lombardini, CNR IVALSA “Tecnologia avanzata a costi contenuti per la piccola e media impresa”; Giovanni A. Ciniero, Consorzio per la gestione delle risore agroforestali di Villa Basilica “Innovazione e prototipi nel settore forestale: l’esperienza di Luca Olivieri”; Claudio Fagarazzi, UNIFI – GESAAF/IBIONET “Standard commerciali e marketing management del micro-cippato:risultati operativi del progetto Cippato & Cippatino”. Le conclusioni di Gennaro Giliberti, dirigente della Regione Toscana.

 

 


La Redazione

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