Sambuca, Personaggi e Interpreti  |  settembre 14, 2018

Omaggio a Dede’, il pittore francese della Sambuca

E' l'appellativo con il quale è conosciuto André Tepus, da 70 anni “villeggiante” di Taviano. Un artista apprezzato con una lunga serie di mostre in Francia e Italia. Che spiega: “Fra questi monti trovo tranquillità e forza”. La grande emozione fin dal primo impatto con Sambuca Castello al quale ha dedicato una serie di quadri. Raccolti in una mostra organizzata dalla Pro loco alla biblioteca comunale

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Il pittore Dede'

TAVIANO (SAMBUCA) – Se nella valle della Limentra di Sambuca qualcuno chiedesse alla gente chi sia André Tepus, non riceverebbe risposta, ma come Dedé lo conoscono tutti. Oltre ad essere uno dei più affezionati “villeggianti” di Taviano (sono ormai 70 anni che frequenta questa valle), Dedé è un artista ed in particolare un pittore apprezzato, che ha affinato le sue naturali doti tecniche fin da giovane, alle Scuole d’Arte di Metz e di Nancy, in Francia.

Tante mostre fra Francia e Italia

Questa passione lo ha accompagnato tutta la vita e l’ha coltivata, prima come animatore in serate dedicate al disegno ed alla pittura in diverse città francesi, poi come espositore più volte a Parigi (la prima mostra risale al 1963) e , in seguito, a Metz, Nancy, Montecarlo, Epinal,Thionville. In Italia ha esposto tre volte a Viareggio e, più recentemente, a Sambuca Castello e, l’11 e lo scorso 12 Agosto, a Taviano, la sua terra di adozione.

“Qui trovo forza e tranquillità”

“Fra questi monti trovo tranquillità e forza – dice Dedé -. Mi ricordo di tutti i cari amici di un tempo, molti dei quali non ci sono più, amo il verde che è ovunque e mi piacciono la dimensione quotidiana e paesana, gli odori del sottobosco, le castagne, i necci e… i panini con la mortadella; mi sembra che abbiano lo stesso gusto di quelli che ogni sabato mia nonna Stella mi portava da Porretta. Tutto questo cerco di trasferirlo nelle mie opere”.

Rapito dal fascino di Sambuca Castello

Quando gli chiedo come sia capitato a Taviano, mi risponde che veniva con le sorelle a trovare la nonna materna, originaria di quassù e che fin dalla prima volta è rimasto colpito da questi monti, dal torrente, dalla gente e dalla vita che si conduce. “Ma ancor più particolare è stata l’impressione che ho ricavato da Sambuca Castello, un luogo veramente fascinoso. Ed è per questo che gli ho voluto dedicare una serie di quadri che ho realizzato dal vivo, in una solitudine incantevole che un’artista sogna sempre di trovare”.

A Taviano una mostra con i colori dell’anima

E’ nata così la mostra dell’Agosto scorso, che si è svolta nei locali della Biblioteca comunale e che è stata supportata dalla proloco di Taviano. Molti sono stati i visitatori, la maggior parte dei quali è stata colpita dai colori che Dedé ha usato: colori particolarissimi e del tutto personali. Colori dell’anima, dunque, che rendono ancor più magiche le atmosfere e gli scorci, con le viuzze che si perdono in una nidiata di case, accatastate una sull’altra, con la chiesa che svetta e, sopra ancora, con il piccolo cimitero, che ispira pace e riflessione.

La grande passione per l’arte

“Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno permesso di realizzare questa piccola mostra – continua Dedé – soprattutto perché mi hanno dato la possibilità di esprimere attraverso i miei quadri una parte di me e della mia storia personale e di poterla condividere con la gente di quassù, nei confronti della quale provo grande affetto e riconoscenza”.

Quando gli chiedo dei riconoscimenti e dei premi che ha ricevuto nella sua carriera di pittore, Dedé preferisce glissare, ma si affretta a precisare un’ultima cosa: “Nell’attesa di ritornare a primavera alla Sambuca, dedicherò i mesi invernali ad organizzare in Francia incontri di pittura ad olio, ad acquerello, su vetro e mostre di scultura. Insomma mi dedicherò a tutto ciò che riguarda la mia passione per l’arte”.

Alcuni quadri di Dede’

   


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)