San Marcello, Non solo libri  |  agosto 31, 2018

Esperimento riuscito, un successo la prima edizione di “In-canti sotto la luna”

Tanto pubblico per le quattro serate della rassegna teatrale organizzata nel centro Turati di Gavinana. La direttrice artistica della rassegna Monica Menchi: “Lavoriamo già all'edizione del 2019”. Il presidente della Fondazione Cariglia. “Un modo per dare agli ospiti tutte le opportunità. In futuro cercheremo di ideare spettacoli nei nostri centri insieme ad associazioni e privati”

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GAVINANA (SAN MARCELLO PITEGLIO) – Ottima la partecipazione del pubblico alla rassegna teatrale “In-canti sotto la luna”, con la quale il Centro socio-sanitario della Fondazione Filippo Turati di Gavinana ha aperto le porte alla cittadinanza, in concomitanza con i quattro spettacoli serali in cartellone. Dato il successo di questa prima edizione, realizzata dalla Fondazione Turati con il patrocinio del Comune di San Marcello Piteglio e la direzione artistica di Monica Menchi, si pensa già al prossimo anno. “L’andamento di questa esperienza fa ben sperare, abbiamo piantato un primo seme – racconta Menchi – e sto già prendendo alcuni contatti per l’edizione 2019”.

Esperimento pilota

Ideata anche per offrire un contributo all’attrattività turistica della Montagna pistoiese, “In-canti sotto la luna” ha rappresentato uno degli eventi principali della zona per il periodo estivo, offrendo al contempo agli ospiti della struttura e alla popolazione residente la possibilità di condividere preziosi momenti di svago e intrattenimento culturale in aggiunta a quelli, anch’essi aperti al pubblico esterno, che lo staff della Turati organizza regolarmente. La manifestazione ha infatti costituito un esperimento pilota, del tutto gratuito, voluto dalla Fondazione per far partecipare gli ospiti delle strutture alla vita, anche culturale, del comprensorio.

Gli obiettivi futuri della Fondazione

Ci sembra giusto offrire qualcosa alle popolazioni dei territori in cui operiamo e a cui, dunque, ci leghiamo – spiega il presidente della Fondazione, Nicola Cariglia – ma tra le motivazioni che ci hanno spinto a realizzare una rassegna in notturna c’è anche la volontà di dare ai nostri ospiti tutte le opportunità, specie quelle culturali, per consentire loro di continuare a fare la vita che facevano a casa. Ora la nostra massima aspirazione è ideare spettacoli e iniziative nei nostri centri di Gavinana, Vieste e Zagarolo insieme alle associazioni, ai privati e a tutti coloro che sono interessati, perché ciò sancirebbe la nostra perfetta integrazione con il territorio”.

Spettacoli fra prosa, poesia e musica

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Legati ai temi del territorio, e caratterizzati dalla commistione tra prosa, poesia e musica, i quattro titoli in cartellone. La rassegna è stata inaugurata a giugno da Stefano De Sando e il suo “Poesia in forma di musica”, per proseguire a luglio con “Ascoltate… quante storie. Il canto popolare toscano dall’ottocento a Beatrice di Pian degli Ontani” con Lisetta Luchini, dedicato alla figura della “poetessa pastora” di Cutigliano. Una platea affollatissima ha accolto Paolo Hendel, che i primi di agosto ha portato in scena “Recital”, mentre per il gran finale è salita sul palco Monica Menchi con “Edith Piaf: tra storia e mito”: lo spettacolo, un monologo intenso che ripercorre la vita e le canzoni della tormentata autrice de “La Vie en rose”, è stato recentemente applauditissimo al festival La Versiliana. La regia è curata da Menchi, che di Piaf è anche interprete e cantante, affiancata dalla voce di Antonella Grumelli, dalla fisarmonica di Iuri Ricci e, al pianoforte, da Daniele Biagini, che firma anche l’adattamento e gli arrangiamenti originali.


La Redazione

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