Pistoia, Nuovi progetti  |  dicembre 15, 2017

Nasce l’amministratore sociale: nuove forme di aiuto per cittadini fragili

Il progetto del Comune di Pistoia è uno tra i primi in Italia. Obiettivo principale creare una rete sociale di inclusione per le fasce più emarginate socialmente ed economicamente. Partirà in via sperimentale nelle zone collinari e montane. L'assessore e vicesindaco Celesti: “Vorremmo che nessuno sul nostro territorio si sentisse abbandonato ed escluso”. Coinvolta una rete di soggetti sostenitori: circoli, parrocchie, ordini professionali, farmacie, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e altri ancora

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Il sindaco e il vicesindaco di Pistoia insieme ai rappresentanti di organizzazioni sindacali, associazioni di volontariato, associazioni di categoria, Farcom e Caritas

 

PISTOIA – Aiutare anziani e persone fragili nelle piccole e grandi necessità quotidiane, creare una rete di ascolto, attenzione e risposta ai bisogni per chi è ai margini e vive nelle frazioni più periferiche del territorio pistoiese. Sono questi alcuni degli obiettivi del progetto sperimentale dell’”Amministratore sociale”, ideato e promosso dal Comune di Pistoia, uno tra i primi nel panorama non solo regionale ma anche nazionale.

Tutte le frazioni coinvolte

Il progetto partirà, in via sperimentale, nei primi mesi del 2018. Per poterlo realizzare il Comune individuerà, attraverso un avviso pubblico, l’albo degli amministratori sociali e contemporaneamente un elenco dei sostenitori del progetto. Prima di poter svolgere il suo compito, l’ “amministratore sociale” avrà una specifica formazione in modo da acquisire tutti gli strumenti per svolgere questa attività. Per sperimentare il nuovo progetto, l’Amministrazione ha deciso di partire dalle zone periferiche collinari e montane, più lontane dai servizi. Si tratta di Orsigna, Pracchia, Pontepetri, Sammommé, Spedaletto-Collina, Piteccio-Castagno-Fabbiana, Signorino-Villaggio del Signorino, Corbezzi-La Cugna, Le Grazie – Saturnana, Le Piastre – Cassarese, Cireglio-Case Marconi, Campiglio-Pupigliana, Sarripoli, Piazza, Arcigliano-Torbecchia, Villa di Baggio-Baggio-Mengarone-Iano, Lupicciano-Bussotto-Cignano, Santomoro-Le Pozze-Ponzano. Per queste aree, con un bacino di quasi 10mila abitanti, sono stati previsti almeno 22 amministratori sociali. Per sostenere il progetto il Comune ha stanziato 30.000 euro.

Il commento di Celesti

Il vicesindaco Anna Maria Celesti nel corso della conferenza stampa

“L’obiettivo è creare una rete di inclusione sociale che vada a intercettare il bisogno troppo spesso non espresso – spiega il vicesindaco e assessore alle politiche sociali del Comune di Pistoia Anna Maria Celesti – non solo per dare ascolto, ma anche risposte certe ai vari problemi che possono presentarsi. Si tratta di un progetto sperimentale che vuole mettere a sistema una rete sociale molto ricca e attiva già presente da tempo sul territorio, che finalmente può trarre forza da un coordinamento formale. Vorremmo che nessuno, sul territorio comunale, si sentisse solo, escluso o abbandonato e proprio per questo motivo abbiamo deciso di dare il via a questo nuovo progetto che prevede innanzitutto di individuare le figure di amministratore sociale e soggetto sostenitore che insieme dovranno attivarsi sul territorio. L’”amministratore sociale” dovrà assicurare presenza e relazioni continuative sul territorio assegnato per la durata del mandato. I volontari individuati dall’organizzazione, per ricoprire il ruolo di amministratore, dovranno frequentare un corso di formazione organizzato dal Comune di Pistoia”.

La rete di sostenitori

Per raggiungere l’obiettivo di inclusione sociale, l’”amministratore” dovrà contare sulla rete che verrà formata da soggetti sostenitori – circoli, parrocchie, ordini professionali, farmacie, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, solo per fare alcuni esempi – per contribuire a dare non solo un’azione di supporto ma anche di risposta ai bisogni in un’ottica di coesione sociale.


La Redazione

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