La ricerca, Una Montagna di Parole  |  giugno 17, 2017

Il Sindaco, un “patrocinatore” dei diritti di tutti

L'origine latina della parola è primus inter pares , cioè il primo fra gli uguali. La derivazione greca di syndicus, rappresentante e difensore della comunità, e syndikos, sorta di pubblico ufficiale incaricato di rivedere i conti, di giudicare i beni confiscati ai cittadini e di perorare o affossare leggi, nella logica dell'interesse collettivo

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E’ d’attualità la parola “Sindaco”, perché qui da noi sono stati eletti da poco i nuovi sindaci, o sono sul punto di essere eletti. Il sindaco, per tutti, è il “primo cittadino” o meglio, secondo una formula latina, il primus inter pares , cioè il primo fra gli uguali. E’ veramente bella e profonda questa definizione, perché coniuga responsabilità e democrazia. Ma nelle pieghe dell’etimologia di questa parola c’è qualcos’altro di più importante ancora.

La parola “sindaco” deriva direttamente dalla forma tardo latina syndicus, col significato sia di rappresentante che di difensore di una comunità, e indirettamente da syndikos,che in greco significava “patrocinatore”. Dunque sindaco era colui che aveva a che fare con la giustizia (dichē significa proprio “giustizia”) e in particolare nella storia greca i sindaci erano dei pubblici ufficiali incaricati, dopo la cacciata dei Trenta Tiranni, di rivedere i conti, di giudicare sopra i beni confiscati ai cittadini e di perorare o affossare leggi, tutto nella logica dell’interesse collettivo.

Alla luce di questo brevissimo escursus storico, chiunque oggi concorra o venga eletto a questa carica pubblica, dovrebbe sentirsi tremare “le vene e i polsi”, per il cumulo di responsabilità che lo aspettano e per il ruolo che si accinge a rivestire e forse, invece di celebrar vittoria talvolta smodatamente, dovrebbe mostrarsi un po’ più pensoso e austero “patrocinatore” dei diritti di tutti, specialmente di chi non può permettersi avvocati difensori.


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)