Editoriale, La Politica  |  marzo 2, 2017

Centrodestra, 5 stelle, liste civiche: c’è vita (politica) su questi pianeti?

Le elezioni amministrative si avvicinano: si vota, fra gli altri, nei Comuni di Pistoia, San Marcello, Piteglio, Marliana, Cutigliano e Abetone. Il centrosinistra ha già pronti candidati sindaco e alleanze quasi ovunque, dagli altri partiti e movimenti un silenzio assordante. Ma il gioco democratico vuole più protagonisti veri. E partite giocate fino in fondo

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Ancora pochi giorni e sapremo (domenica sera) chi fra Silvia Cormio e Luca Marmo sarà il candidato sindaco del Pd e del centrosinistra nel nuovo Comune di San Marcello Piteglio. Già sappiamo che Tommaso Braccesi, in “ticket” (come usa dire oggi) con Giampiero Danti, sarà il candidato alla stessa carica per il Comune di Abetone Cutigliano. A Pistoia, da tempo, il sindaco uscente Samuele Bertinelli è ufficialmente ricandidato per la coalizione di centrosinistra. Dei sei comuni – intanto diventati quattro – nei quali si voterà la prossima primavera, relativamente al territorio del quale principalmente ci occupiamo, manca all’appello solo Marliana (visto che a Sambuca, non si vota). Chi manca all’appello, invece, e in modo preoccupante, sono le forze che dovranno, o almeno dovrebbero, contendere il successo elettorale al centrosinistra.

Non tutto è scontato

Non sarebbe male sapere da chi ha un ruolo politico e/o istituzionale, o quel ruolo vuole crearselo, se esistono altre forme di vita (politica) su questo pianeta. E’ comprensibile che competere con il Pd e la sinistra in generale in terre nelle quali ha storicamente vinto e governato per decenni (non ad Abetone e Cutigliano e non sempre a Marliana e Piteglio, peraltro), sia impresa improba e poco affascinante. Ma certo è curioso che si dica tutto il male possibile di chi guida la baracca e poi neppure si cerchi di sostituirlo e provare a far meglio. Oltretutto, il Pd non è certo nel periodo di massimo fulgore e alcune vicende locali potrebbero rendere la partita meno scontata di quanto non appaia. Le primarie fra due sindaci uscenti a San Marcello Piteglio potrebbero lasciare qualche ferito sul campo. L’unione fra due sindaci uscenti ad Abetone e Cutigliano sembra destinata a condurre la coppia Braccesi-Danti verso un successo scontato ma potrebbe anche tradursi, al contrario, in un corsa non priva di ostacoli: il pesante “no” di Abetone al referendum sulla fusione è già un ricordo del passato? Quanto a Pistoia, infine, beh quella è un’altra partita, assai più complessa per numeri e dinamiche, non ultimo l’eventuale doppio turno di ballottaggio.

Centrodestra e 5 stelle battano un colpo

Insomma, il centrodestra c’è o ci fa? Se c’è che batta un colpo, avanzi idee, candidature credibili e competa. Il Movimento cinque stelle vuol solo usare lo scontento e l’indignazione permanente o cercherà di far valere le proprie ragioni anche in realtà numericamente piccole, nelle forme che crederà opportune? Ed è proprio impossibile che movimenti civici, guidati da personalità di un certo spessore, nascano in questi contesti, andando oltre o coalizzando più partiti? Si vota con un unico turno (a parte Pistoia) e chi conquista anche un solo voto in più vince l’intera posta: sindaco e maggioranza di due terzi in consiglio comunale. Senza repliche.

Mancano alcuni attori

Noi non facciamo il tifo per nessuno se non per la buona amministrazione, in Montagna come ovunque. Non ci auguriamo un esito o un altro, un’alleanza o un altra, un sindaco o un altro. Francamente, però, vedere uno schieramento che, di fatto, fa già campagna elettorale, mette in campo candidati e programmi, organizza dibattiti e confronti mentre gli altri stanno silenziosamente ad osservare, non ci pare un bello spettacolo: un attore recita, gli altri sono nei camerini.

La Democrazia è faticosa

Ma non sono queste le regole del gioco: servono più protagonisti, non uno solo. Il sistema democratico, cari signori, funziona se si lubrificano continuamente i suoi meccanismi, lenti e spesso farraginosi. E’ la Democrazia bellezza, una roba complicata e faticosa. Ma poi, non così male. Del resto, di meglio non abbiamo ancora inventato.


Paolo Vannini

Laurea in scienze politiche, giornalista professionista dal 1998, ha lavorato nei quotidiani La Nazione e Il Giornale della Toscana (edizione toscana de Il Giornale), è stato responsabile dell'Ufficio comunicazione del Comune di Firenze, caporedattore dell'agenzia di stampa Toscana daily news, cofondatore e vice direttore del settimanale di informazione locale Metropoli. Ha lavorato presso l'Ufficio stampa di Confindustria Toscana, ha collaborato e collabora per diverse testate giornalistiche cartacee e on line - fra queste il Sole 24 ore centronord, Il Corriere Fiorentino (edizione toscana del Corriere della Sera), Radio Radicale - si occupa di uffici stampa e ghost writing.