Ambiente, Pistoia  |  gennaio 4, 2017

L’assalto dei cinghiali anche in zone “non vocate”

L'allarme di Coldiretti Pistoia: situazione fuori controllo, dagli incidenti in autostrada a causa della loro presenza, all'abbandono di coltivazioni ed allevamenti in collina, montagna e pianura. Cresce sempre più il numero di ungulati e animali selvatici. Intanto fino al 20 gennaio gli allevatori che nel 2016 hanno subito danni causati da lupi (o altri predatori) possono presentare la domanda di risarcimento. "Ma gli indennizzi sono una goccia nel mare"

di

Tempo di lettura: circa 1 minuti

PISTOIA – C’è tempo ancora fino al 20 gennaio per gli allevatori che hanno subito danni causati da lupi (o altri predatori) nel periodo 1 gennaio – 30 novembre 2016 per presentare la domanda di risarcimento. Ne dà notizia Coldiretti Pistoia ricordando che è possibile rivolgersi agli uffici dell’associazione. Indennizzi che sono “una goccia nel mare dei guasti che sta causando l’eccesso del numero di animali selvatici – spiega Michela Nieri, presidente di Coldiretti Pistoia -. Guasti che vanno dagli incidenti in autostrada causati da cinghiali, all’abbandono di coltivazioni ed allevamenti in collina, montagna e pianura”.

Cinghiali in zone “non vocate”

Un incidente causato da selvatici due notti fa nell’Alta Toscana, ribadisce l’allarme. Nessuna conseguenza per la giovane autista, ma auto semidistrutta dall’impatto con un cinghiale. È accaduto sull’autostrada Firenze-Mare (A11), nel tratto tra Prato e Pistoia, una zona fortemente antropizzata, e con insediamenti artigianali, commerciali e vivai ornamentali. “È l’ulteriore conferma che i cinghiali sono diventati stanziali in zone del territorio assolutamente ‘non vocate'”, commenta Nieri.

L’aumento costante di ungulati

50cinghiale01 (1)

È inevitabile che ciò accada, il numero di ungulati e altri selvatici è così alto in Toscana: stime prudenziali parlano ormai di oltre 230 mila cinghiali, 200 mila caprioli, 12 mila daini, 4 mila cervi, 3 mila mufloni. Anche se tutti i danni diretti causati da lupi, cinghiali, cervi ed altri selvatici fossero coperti da indennizzi pubblici, “nulla compenserebbe l’abbandono dei terreni da parte dei coltivatori agricoli – spiega Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia -, che da anni sono frustrati dal vedere sistematicamente le produzioni rese invendibili dall’invasione dei campi da parte dei cinghiali, la rottura dei muretti a secco e il danneggiamento di piante da parte di cervi, o l’uccisione di pecore da parte di lupi”.

Servono numeri compatibili

“Chi ha a cuore l’ambiente nella sua complessità, sa bene che avere branchi di lupi o di cinghiali scorrazzare su strade o nei campi coltivati non porta nulla di buono. Occorre, è quel che diciamo da tempo, una politica che riporti a numeri compatibili i selvatici – conclude Coldiretti -. L’alternativa è avere abbandono di produzioni e calo di ricchezza, non sviluppo di collina e montagna”.


La Redazione

Con il termine La Redazione si intende il lavoro più propriamente "tecnico" svolto per la revisione dei testi, la titolazione, la collocazione negli spazi definiti e con il rilievo dovuto, l'inserimento di immagini e video. I servizi pubblicati con questa dizione possono essere firmati da uno o più autori oppure non recare alcuna firma. In tutti i casi la loro pubblicazione avverrà dopo un attento lavoro redazionale.