Nuovi progetti, Pistoia  |  dicembre 27, 2016

Profughi volontari in biblioteca. A Pistoia il primo esempio in Italia

Il servizio inizierà a metà gennaio. Già svolto un corso di formazione da parte degli operatori delle Cooperative sulle regole da rispettare e su come farle rispettare. Il servizio, in coppie di due persone per due ore la settimana, sarà affiancato dal personale del Comune e da volontari dell’associazione Amici della San Giorgio

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PISTOIA – Presentato questa mattina, martedì 27 dicembre, dal sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli il progetto di volontariato che vedrà coinvolti i profughi e richiedenti asilo accolti in città, in attività di supporto agli utenti della biblioteca San Giorgio. L’esperimento, il primo Italia di questo genere, inizierà dalla metà di gennaio 2017. Alla conferenza stampa di illustrazione del progetto, che si è svolta nella Sala del Gonfalone del Palazzo Comunale, erano presenti, oltre al sindaco, il personale della biblioteca comunale San Giorgio, i rappresentanti delle tre realtà coinvolte, che si occupano dell’accoglienza dei profughi e richiedenti asilo sul territorio (cooperativa Arkè, cooperativa Gruppo Incontro e Associazione Arci Madiba) e alcuni di coloro che presteranno servizio volontario nella struttura.

 

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Il primo del genere in Italia

E’ la prima volta che in una biblioteca pubblica in Italia un gruppo di migranti viene organizzato per un servizio volontario di questo genere; non è un caso che questo primato sia esercitato proprio da Pistoia in un anno particolare, quello nel quale sarà Capitale Italiana della Cultura, “che la città ha fin da subito interpretato come occasione per promuovere anche i valori dei diritti, della convivenza, dell’accoglienza e dell’inclusione”. Il progetto è possibile grazie alla collaborazione con le tre cooperative, le quali si occuperanno di organizzare i volontari e la loro turnazione.

Come funzionerà il servizio

Il servizio coprirà tutti i turni di apertura al pubblico della biblioteca, dal lunedì pomeriggio fino al sabato pomeriggio, e vedrà impegnata ogni coppia di volontari per due ore alla settimana. I volontari, insieme agli operatori delle cooperative, hanno già svolto una attività di formazione sulle regole da rispettare (e su come farle rispettare ) all’interno della biblioteca e inizieranno il loro servizio volontario affiancati non solo dal personale del Comune, ma anche dai volontari dell’associazione Amici della San Giorgio, che faranno da facilitatori nel percorso di relazione con i frequentatori della biblioteca. Con le tre cooperative sarà sottoscritta nei prossimi giorni una apposita convenzione non onerosa che permetterà di regolarne i rapporti con il Comune.

Com’è nata l’idea

Il progetto è nato a seguito di alcune visite da parte di un gruppo di profughi e richiedenti asilo alla Biblioteca San Giorgio, che, nel tempo, si sono poi trasformate in una frequentazione abituale. Da qui è sorta l’idea di rendere sistematico questo rapporto, con il duplice scopo di favorire da un lato, l’integrazione ed un positivo dialogo tra i richiedenti asilo e la comunità cittadina, e dall’altro, di offrire un servizio in più agli utenti della biblioteca. I volontari, infatti, svolgeranno un ruolo di supporto ai frequentatori della San Giorgio e di controllo di un corretto utilizzo della struttura e del rispetto delle regole di civile convivenza.

Gli altri impegni dei profughi a Pistoia

Questa esperienza costituisce una fase avanzata del lavoro avviato già da tempo da parte del Comune, in collaborazione con le cooperative che si occupano dell’accoglienza. Diversi altri, infatti, sono i progetti di volontariato già sperimentati con successo in città: dalla collaborazione, sempre volontaria, per i lavoretti di sistemazione e qualificazione dei sentieri e dei borghi montani, a quella per la pulizia della città dopo la tempesta di vento del 5 marzo 2015, dal lavoro di cura dei giardini comunali, alla ripulitura, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica, degli argini della Brana e dell’Ombrone.


La Redazione

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