Economia, Lettere al Direttore  |  dicembre 11, 2016

Non si ferma il declino della Montagna. Progettiamo tutti insieme il nostro futuro

L'albergatore GIULIANO TONARELLI lancia un grido d'allarme: chiudono le attività commerciali, non si parla delle fusioni dei nuovi comuni, di chi si candiderà a guidarli. "Da 20 anni si ripetono le stesse cose". Quindi la proposta: un "tavolo di lavoro" fra istituzioni, associazioni, operatori commerciali e turistici per rilanciare la Montagna

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Nuovo intervento di un lettore, l’albergatore di Cutigliano Giuliano Tonarelli, sulla crisi della Montagna, sulle prossime scadenze e sulla necessità di fare fronte comune per progettare il futuro e rilanciare il territorio.

 

CUTIGLIANO – “Non si ferma l’inarrestabile chiusura delle attività commerciali sulla nostra Montagna. A Cutigliano, negli ultimi tre anni sono, chiuse ben 5 attività; la notizia “meglio stare chiusi per non rimettere”, è sconfortante, ancor di più dopo la chiusura definitiva di un albergo a Gavinana. Continuando così ci chiediamo: quando sarà il nostro turno? Questo ponte dell’Immacolata a Cutigliano e Abetone sembrava un ponte di un normalissimo grigio autunno, nonostante splendesse un meraviglioso sole. Dei soldi che dovrebbero arrivare per rilanciare la Montagna non si parla più, tantomeno di questo grande evento “la fusione dei comuni di Abetone-Cutigliano e San Marcello-Piteglio“. Eppure mancano solo 20 giorni al primo di Gennaio 2017, giorno in cui tutte e 4 le Amministrazioni decadono e arriva il Commissario prefettizio. In aprile o maggio ci saranno le elezioni amministrative che porteranno all’elezionei di due nuovi sindaci, giunte e consigli comunali. A oggi, però, tutto tace. Nessuno ancora si espone, nessuno ha fatto il rimo passo, non si ha nessuna notizia di candidati e liste.

Da 20 anni tutto immutato

Nonostante tutte queste belle notizie la Montagna non progredisce, anzi va indietro, NON TIRA PIU’. Vi sollecito la lettura di due vecchi articoli – che qui allego – uno relativo a un evento eccezionale del 18 Luglio 1961, l’altro del 30 Aprile 2000, “TURISMO. la ricetta degli operatori”, è vecchio di 16 anni, ma sembra scritto oggi, oltre a un’intervista che Silvio Lenzini mi ha fatto nell’estate 2009: “Questa Amara Estate 2009”. Come si può vedere in questi ultimi 20 anni non è cambiato e successo nulla; da 20 anni si continua a ripetere la stessa cosa, potrei allegare decine e decine di articoli che si susseguono nel ripetere, come fotocopia, la stessa cosa. Solo una cosa è cambiata, ogni anno la situazione è peggiorata. Vorrei far notare, infine, che NON è pensabile che le problematiche di ogni paese vengano risolte dal Volontariato, le Pro loco o i Comitati dei Centri Commerciali.

Un progetto comune di rilancio

Con questa lettera voglio sollecitare un incontro, un tavolo di lavoro, fra le Istituzioni, le Associazioni di Categoria, i rappresentanti degli Operatori Commerciali, Turistici e di ogni categoria che opera e vive su questa Montagna per progettare e rilanciare il Futuro. I soldi ci sono questa volta vanno spesi bene, gestiti da tutti e non solo dai soliti pochi. L’inverno ormai passerà così, ma non è pensabile di affrontare la Primavera o meglio l’Estate 2017 e il prossimo Inverno 2017-2018. In queste condizioni vuol dire CHIUDERE.

Cordiali saluti
Giuliano Tonarelli”

GLI ARTICOLI CITATI DA TONARELLI

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