Nuovi progetti, Pistoia  |  settembre 3, 2016

“In nome della legge vi dichiaro uniti civilmente”

Celebrata a Pistoia la prima unione civile fra due persone dello stesso sesso. A sancirla il sindaco, in qualità di pubblico ufficiale. La cerimonia a Villa Scornio. Bertinelli: "Il nostro Paese attendeva una normativa chiara che sancisse il riconoscimento pubblico, anche sul piano giuridico, di diritti e doveri di ogni coppia". Letti i commi della legge 76/2016 che regolano il nuovo stato

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Un'immagine della cerimonia a Villa Scornio

PISTOIA -“In nome della legge vi dichiaro uniti civilmente”. E’ con queste parole che è stata celebrata stamani, sabato 3 settembre, a Pistoia, la prima unione civile fra due persone dello stesso sesso. A pronunciare questa frase, in qualità di pubblico ufficiale, il sindaco Samuele Bertinelli. La cerimonia si è tenuta nella cornice di Villa di Scornio. Nel maggio di questo anno, a seguito dell’approvazione della legge 76/2016 – sostenuta con convinzione dallo stesso sindaco Samuele Bertinelli – il Comune di Pistoia si è infatti adeguato alle nuove disposizioni ed è stato in grado di corrispondere, nei tempi previsti, alle richieste di unione civile pervenute. Dopo quella odierna sono già in programma altre due unioni nel mese di ottobre.

Il commento del sindaco

“Da tempo – afferma il sindaco Samuele Bertinelli – il nostro Paese attendeva una normativa chiara che sancisse il riconoscimento pubblico, anche sul piano giuridico, di diritti e doveri di ogni coppia che, nell’amore, nel rispetto e nel reciproco sostegno, decida di condividere la vita. La legge approvata lo scorso maggio rappresenta dunque un primo passo, ancora timido dal mio punto di vista, verso il pieno riconoscimento della molteplicità di famiglie, che di fatto sono già presenti nella nostra società. Per me è stato davvero – e senza alcuna retorica – un grande piacere ed un vero onore costituire la prima unione civile del nostro Comune”.

La lettura della legge 76/2016

La cerimonia di costituzione dell’unione civile si è aperta con la lettura del comma 11 della legge 76/2016: “Con la costituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni”. È stata poi data lettura del comma 12: “Le parti concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle parti spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato”.


La Redazione

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