Malattie trasmesse dalle zanzare: un pericolo per i nostri cani

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I rischi maggiori sono quelli di contrarre la filariosi e la leishmaniosi. Nel primo caso con difficoltà respiratorie sotto sforzo, facile affaticamento e tosse. La seconda è molto complessa e può interessare diversi distretti dell'organismo: tanti i segni clinici, dal dimagramento all'aumento della sete e della urinazione, alla perdita di sangue dal naso. In entrambi è possibile una rapida diagnosi. Come prevenirle

Luca Buonaguidi: "Poeta a volte, agitatore sempre. Mi piace ciò che brucia o ispira quiete"

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Intervista allo scrittore, viaggiatore, musicista, poeta e molto altro ancora. Si definisce una "persona in ascolto, un agitatore non necessariamente culturale". La straordinaria importanza dei suoni: "Tutti i miei maestri sono musicisti o li ho incontrati attraverso la musica". La scrittura? "E' una conseguenza". La "scoperta" di Spedaletto? "Un po’ per caso un po’ d’istinto". La passione per l''Appennino "muto ma generoso"


Rinnovo il mio appello: passiamo dal dire al fare

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Sante Ballerini scrive ancora alla Voce della Montagna. L'analisi della fine di un'epoca: i risultati di sessant'anni di abbandono dei monti e la necessità di ripartire: "Scopriamo tutte le sinergie possibili. La montagna ha ancora molto da offrire: cominciamo a conoscerci e a contarci, mettendo insieme tutti quelli hanno voglia di fare"

Mal di schiena, una patologia diffusa a macchia d'olio

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Nella stragrande maggioranza dei casi è dovuto a tensione o contrattura muscolare, una percentuale significativa anche a causa di degenerazione e ernia discale. Cosa causa il dolore. I tempi di guarigione. Quando ricorrere ai farmaci, quando utilizzare altre cure. Le possibilità di intervento con la microchirurgia

L'origine dei “cenci”, dolci fatti con gli scarti di pasta

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Diverse le interpretazioni sul nome di questo prodotto tipico del periodo di Carnevale. Dal latino “cincius” ma anche il senso antico di cencio come “uomo dappoco”, quindi cosa vile. Nei territori a influenza bolognese si usano i termini “frappe”, “sfrappe” o “sfrappole” e l'origine è quella francese di “frape”, ovvero frangia