PISTOIA – La presentazione del volume miscellaneo “Italia dimenticata. Dal declino al risveglio delle terre alte e remote”, curato da Marco Breschi, Maurizio Ferrari e Gabriele Ruiu, edizioni Forum, svoltasi nei giorni scorsi nella splendida chiesa pistoiese di San Giovanni Fuorcivitas e organizzata dall’Associazione “Amici della politica”, è stata un’occasione importante per ribadire gli ormai cronici problemi della montagna e le difficoltà incontrate quotidianamente da chi ci vive.
I temi al centro del dibattito
Gli autori del libro e il moderatore
Lo spopolamento, l’incuria, l’emorragia dei servizi e gli investimenti di risorse spesso senza ricadute positive, nonché l’intricata mole di normative “metropolitane” che ne limitano lo sviluppo e che scoraggiano l’imprenditorialità privata sono solo alcuni temi trattati dai curatori del volume, i quali, contemporaneamente, hanno indicato alcuni percorsi virtuosi per cercare di tamponare questo trend negativo.
Innanzitutto una forte fiscalità di vantaggio e non solo per le aziende che operano nelle terre alte, ma anche per privati cittadini, sul modello del Trentino Alto Adige, l’unica regione italiana, come ha sottolineato Marco Breschi, che nei prossimi 50 anni supererà indenne la desertificazione demografica dei nostri comuni montani; poi la valorizzazione della prossimità a fini socio-culturali, imprenditoriali ed economico-ambientali e infine un nuovo patto tra città e montagna, perché una ha bisogno dell’altra e non si può tollerare oltre che la montagna sia considerata, come avviene oggi, solo un parco divertimenti per i cittadini.
L’esigenza di questo nuovo patto è stata ribadita dagli “Amici della politica” attraverso la voce del presidente dell’associazione, Luca Bernardi, che ha sottolineato come non è un caso che il primo evento pubblico ospitato a San Giovanni sia stato dedicato alla montagna.
L’intervento del presidente di UNCEM
Il presidente di UNCEM Marco Bussone
Ma il fulcro della giornata è stato l’intervento di Marco Bussone, il presidente nazionale di UNCEM. Un intervento deciso e approfondito in cui è stato rilevato il credito che le terre alte e remote vantano nei confronti delle metropoli, in termini di risorse culturali, ambientali e vitali, come l’acqua, l’aria pulita e per le quali niente viene riconosciuto e risarcito a chi vi abita o vi intraprende.
Questa svolta culturale è, secondo Bussone, una esigenza primaria che una nuova e impellente legislazione sulla montagna dovrebbe accogliere e riconoscere, perché “se Pistoia è un fiore, i suoi petali devono essere le montagne adiacenti, per formare un unico bouquet”, come ha detto con una bella metafora lo stesso presidente dell’UNCEM che è stata particolarmente apprezzata dal sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, presente all’evento fin dall’inizio. Infine Bussone ritiene assolutamente indispensabile per il futuro che i comuni di un territorio facciano una stretta rete tra loro per poter portare agli organi istituzionali superiori idee e progetti condivisi e forti.
Sopra a sinistra il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi e il consigliere comunale Giampaolo Pagliai. Sotto il sindaco di Marliana, Federico Bruschi
Tante associazioni presenti
Gli esponenti delle associazioni intervenuti nel dibattito
La giornata si è conclusa con gli interventi dei rappresentanti di alcune Associazioni (Associazione Ecomuseo dellaMontagna pistoiese, Lettera appenninica, Gruppo studi Alta Val di Lima, Centro studi Beatrice di Pian degli Ontani, Associazione Vallelune, Il Cammino di San Bartolomeo), sapientemente moderati dal giornalista Mauro Banchini.
Chi fosse interessato al volume può contattare Tommaso Capecchi per cellulare e whatsapp al numero 3421912191.
Le foto del pubblico
