Abetone, Cutigliano, Ambiente, Economia  |  luglio 31, 2021

Un marchio d’area per i Castanicoltori della Montagna Pistoiese

La presentazione nel corso della festa "La Dolce Farina di Castagne", nel Castagneto di Frascineta. Il risultato primo step per l’ottenimento della denominazione DOP. Marmo: servono adeguamenti normativi per la tutela del paesaggio e uno sviluppo sostenibile. Lattanzi: questa farina è priva di tracce di mercurio. I castanicoltori: la Montagna e i suoi boschi hanno bisogno di persone che la abitano e la curano

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FRASCINETA (ABETONE CUTIGLIANO) – Il Marchio d’Area (o Collettivo) raggiunto dall’Associazione Castanicoltori Montagna Pistoiese è stato ufficialmente presentato nel corso della manifestazione La Dolce Farina di Castagne, domenica 25 luglio, nel Castagneto di Frascineta (Abetone Cutigliano).

Dopo una lunga pausa dovuta al COVID-19, i Castanicoltori e molti simpatizzanti, appassionati dei prodotti della castagna, si sono ritrovati, finalmente in presenza, per celebrare il raggiungimento di questo primo step. Il risultato è parte di un percorso triennale che – grazie al cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, dell’Unione dei Comuni e dell’Università di Firenze – prevede l’ottenimento della denominazione DOP per la farina di castagne della Montagna Pistoiese, a riconoscimento della grande qualità che la contraddistingue.

Il programma della giornata

La giornata si è aperta con l’assemblea dei soci, è proseguita col pranzo di prodotti tipici preparato dalla Condotta Slow Food della Montagna Pistoiese, ed ha poi dato ampio spazio ad un tavolo di approfondimento con gli interlocutori che, a vario titolo, hanno contribuito al Marchio La Dolce Farina di Castagne.

Il dibattito

Cristiana Petrucci per la Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia, ente co-finanziatore, ha sottolineato l’importanza di sostenere un’iniziativa come quella dei Castanicoltori che va ad incentivare le attività produttive sull’intero territorio montano; Luca Marmo, Sindaco del Comune di San Marcello Piteglio e presidente dell’Unione dei Comuni montani Montagna Pistoiese e della Provincia di Pistoia, ha messo in evidenza come sia fondamentale presidiare il territorio e valutarlo come opportunità di sviluppo e ricchezza per gli abitanti. Le le istituzioni – ha detto marmo – devono sollecitare i necessari adeguamenti normativi affinché tutela del paesaggio e sviluppo sostenibile siano entrambi obiettivo condiviso delle politiche agricole, turistiche e produttive. La professoressa Elisabetta Meacci, responsabile scientifico dell’attività di ricerca per il progetto Marchio d’Area e DOP, dell’Università degli Studi di Firenze, ha esposto le principali fasi di rilevazione scientifica e alcune caratteristiche nutraceutiche individuate nelle farine della Montagna Pistoiese sinora analizzate, mentre il professor Lattanzi, Dipartimentoo di Scienze della Terra di Firenze, ha esposto come, da recenti ricerche di un gruppo di lavoro, la farina di castagne della Montagna Pistoiese sia totalmente priva di tracce di mercurio che invece sono state rilevate in farine di castagne di altre zone.

Alessio Signorini, presidente dell’Associazione Castanicoltori, Stefano Fazzi, vice presidente dell’Associazione Castanicoltori della Lucchesia, e Ugo Bugelli, castanicoltore della Montagna e esperto del settore, hanno ulteriormente rafforzato con i loro contributi quanto emerso negli interventi precedenti: la Montagna e i suoi boschi hanno bisogno di persone che la abitano e la curano, tanti castagneti sono stati abbandonati nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale poiché la produzione di legna o castanicola non forniva un sufficiente sostentamento.

Adesso, anche grazie ad iniziative di maggiore attenzione al territorio e alle sue attività produttive, e il finanziamento del Progetto Marchio d’Area e DOP de La Dolce Farina di Castagne portato avanti dall’Associazione Castanicoltori Montagna Pistoiese, l’auspicio di tutti è che si apra, davvero, una fase di politiche nuove, attente sia a tutelare il territorio che sinergicamente, a sviluppare l’attività umana ad esso collegata.


La Redazione

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