Personaggi e Interpreti, Pistoia  |  aprile 22, 2020

Il racconto poetico di Mariano da Piazza: ecco il “Virusse” in ottava rima

Il Covid 19 nelle undici ottave di Mariano Dolfi con le illustrazioni di Francesca Risaliti. Un "viaggio" nella pandemia che ha sconvolto il mondo. "Seguiamo le regole coglieremo i frutti - anche se la battaglia sarà lunga e dura - di sicuro ne usciremo un po' distrutti - lasciandoci dietro la triste clausura - ma non dimentichiamo i molti lutti - le famiglie che han subito la sciagura - si è visto bare su camion incolonnati - senza sapere dove li hanno portati"

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“Il Virusse” – Illustrazione © Francesca Risaliti

 

Il “ Virusse”

Qualcuno nel passato ci ammoniva
prevedeva questa grande epidemia
dicendo che sarà molto aggressiva
e oltre la morte porterà alla follia
ormai è accesa la miccia esplosiva
che porta a tanti una brutta agonia
il pensiero ormai in testa martella
pensiero che ti avvolge le budella

In tanti si era preso in coglionella
qualcun diceva è una baggianata
peggio della Sars e della Salmonella
tutta la gente in casa è rimpiattata
non si sa a quale Cristo ci si appella
per pregare che presto sia passata
anch’io ho fifa e non ve lo nascondo
ha messo le radici in tutto il Mondo.

Gira dappertutto come un vagabondo
non conosce ostacoli passa le frontiere
infettando ogni paese a tutto tondo
passando sopra a tutte le barriere
ma tutti dicono domani sarà fecondo
se ognuno oggi fa bene il suo dovere
se ognuno oggi muoverà il suo remo
vedrete che alla fine lo sconfiggeremo.

Se stiamo in casa non ci ammaleremo
Ci costerà di far grandissimi sacrifici
che ci ridurranno anche allo stremo
stare isolati dai parenti e dagli amici
un bel giorno assieme brinderemo
lasciandoci alle spalle queste cicatrici
si sacrificò il mi nonno non fu cosa gradita
partì per la guerra e ci lasciò la vita.

Questa è una lotta da tutti autogestita
ormai l’Italia è dappertutto invasa
in tanti lottano col bao parassita
sperando infine nel colpo di cimasa
speriam di vincere la triste partita
con il pensiero per chi non ha casa
cosi vorrei che questi poveri barboni
avessero una casa e non solo cartoni.

Questa è una lotta senza condizioni
la gente comincia ad aver tanta paura
chi prega chi suona chi fa benedizioni
dalla montagna e giù fino in pianura
c’è chi canta affacciandosi ai balconi
come se fosse per il virusse la cura
qualcuno penserà a un videogioco
che smetta quanto prima o duri poco.

Animali in città - Illustrazione copyright Francesca Risaliti

Animali in città – Illustrazione © Francesca Risaliti

Ma dappertutto lo vedo il coprifuoco
strade deserte niente circolazione
e già in troppi hanno fatto trasloco
cosi aumentano i casi di depressione
non so se la rivincita io me la rigioco
che non son per niente bacchettone
è peggio dell’invasion della locusta
la cura di stare in casa è quella giusta.

Qualcun dirà la cura è bella robusta
pian piano torneranno tempi migliori
col tempo vedrete che tutto si aggiusta
diamo retta a chi Governa e ai dottori
anche se a qualcuno ci vorrà la frusta
per insegnarli che questi son valori
per colpa di ha gli occhi coi presciutti
la quarantena si allungherà per tutti.

Seguiamo le regole coglieremo i frutti
anche se la battaglia sarà lunga e dura
di sicuro ne usciremo un po’ distrutti
lasciandoci dietro la triste clausura
ma non dimentichiamo i molti lutti
le famiglie che han subito la sciagura
si è visto bare su camion incolonnati
senza sapere dove li hanno portati.

Penso a quei famigliari disperati
certe visioni non possono accettare
senza sapere dove son dirottati
il sangue si son sentiti raggelare
scene viste in guerra coi deportati
certi filmati si dovevano evitare
meschina l’hanno fatta la figura
far veder certe scene sulla sciagura.

Un Grazie a Voi Sanitari che con bravura
dentro a camici mascherine e guanti
che del tempo avete perso la misura
vi sacrificate che la cura vada avanti
l’augurio è che vinciate questa congiura
anche se spesso siete avviliti e affranti
per questo virus che per tutti è uno strazio
mi fò portavoce del Paese e vi ringrazio.

Mariano, dal piccolo (ma grande) paese di Piazza


Maurizio Pini

Maurizio Pini nasce a Pistoia nel 1979. Negli anni 90 la passione della fotografia e della grafica si espande anche nel campo lavorativo. Fra reportage per eventi locali e nazionali, servizi fotografici di gioielleria e di opere d’arte, realizzazioni di grafica stampata/digitale/web, la sua carriera si accresce di sempre nuove esperienze da cui trarre nuovi insegnamenti e crescita personale. Nel suo lavoro la ricerca, lo studio e la pianificazione ricoprono una grande importanza ed il connubio con originalità e creatività sono la parte portante del suo operato. Gli ultimi lavori fotografici si stanno incentrando sul dialogo con la Natura e sono su www.mauriziopini.com e la Pagina Facebook  @mixinartofficial Maurizio Pini – MIXINART