Pistoia, Personaggi e Interpreti  |  febbraio 2, 2020

In tanti per ricordare Kobe Bryant nel suo campetto di Cireglio

Un minuto di silenzio e un lungo applauso hanno aperto la manifestazione #OneLastShot, lanciata su facebook e dedicata al grande giocatore di basket scomparso sette giorni fa. Poi bambini e ragazzi si sono divertiti con la palla a spicchi sotto i due canestri del piccolo impianto sportivo. Foto e filmati di questo e di tanti altri ritrovi spontanei faranno parte di un video omaggio al fuoriclasse vissuto diversi anni nel nostro Paese

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CIREGLIO (PISTOIA) – Un minuto di silenzio, un lungo applauso e il suo nome scandito all’unisono “Kobe, Kobe”. E’ iniziata così la piccola cerimonia in ricordo di Kobe Bryant nel campetto di basket di Cireglio, il paese sulla bassa montagna pistoiese dove visse dal 1987 al 1989 con la famiglia, al seguito del padre Joe, cestista dell’allora Maltinti Pistoia. Per ricordare il campione di basket e stella Nba deceduto una settimana fa a Los Angeles, a seguito di un incidente in elicottero, erano davvero tante le persone radunate grazie ad un evento social, #OneLastShot lanciato su facebook a livello nazionale in tanti campetti di pallacanestro sparsi per il nostro Paese. C’erano appassionati di pallacanestro di ieri e di oggi, giovani e meno giovani tifosi del Pistoia Basket, persone che lo avevano anche personalmente conosciuto ai tempi del’infanzia o che semplicemente conoscevano il suo straordinario talento grazie alle immagini del basket a stelle e strisce, del quale è stato per anni assoluto protagonista. C’erano anche tre esponenti della giunta comunale di Pistoia – gli assessori Alessandro Capecchi (urbanistica), Gabriele Magni (sport) e Alessio Bartolonei (lavori pubblici) -, il che apre qualche spiraglio di speranza per un rilancio di un’area sportiva dalle grandi potenzialità (di questo abbiamo parlato nell’articolo di due giorni fa a questo link).

Nessuna parola di troppo solo una foto di gruppo e poi bambini e ragazzi sotto canestro a divertirsi, emulando quel campione al quale si saranno ispirati chissà quante volte. Per trovare momenti più solenni dedicati a Bryant ci saranno sicuramente occasioni ufficiali – questa ha avuto sin dall’inizio le caratteristiche di un ritrovo appassionato e spontaneo – e, soprattutto, ci sarà tempo – ci si augura – per trovare il modo di utilizzare al meglio quest’area. E allora lasciamo parlare le immagini del servizio di Daniele Bettazzi.

Le prime immagini dell’evento di Daniele Bettazzi

  

 

  

 

     

  

 

Il cartello diventato famoso…

 

Il cartello ormai diventato famoso per la foto del luglio 2013 a Kobe Bryant (sopra a destra) , con alcune scritte recenti: “Ciao Kobe, ci manchi”, “Insegna agli angeli a segnare in fadeaway”, “Mamba 4ever”

 

La frase scritta sull’altro lato del cartello: “Per me resterai sempre lì… in post basso… con il braccio alzato… a ricevere palla… girarti … tirare… segnare. Ciao Black Mamba”

 

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Paolo Vannini

Laurea in scienze politiche, giornalista professionista dal 1998, ha lavorato nei quotidiani La Nazione e Il Giornale della Toscana (edizione toscana de Il Giornale), è stato responsabile dell'Ufficio comunicazione del Comune di Firenze, caporedattore dell'agenzia di stampa Toscana daily news, cofondatore e vice direttore del settimanale di informazione locale Metropoli. Ha lavorato presso l'Ufficio stampa di Confindustria Toscana, ha collaborato e collabora per diverse testate giornalistiche cartacee e on line - fra queste il Sole 24 ore centronord, Il Corriere Fiorentino (edizione toscana del Corriere della Sera), Radio Radicale - si occupa di uffici stampa e ghost writing.