La ricerca  |  dicembre 11, 2019

L’antica pace fra Pistoia e Bologna: un auspicio per la collaborazione fra terre di confine

Il 6 dicembre a Moscacchia l'affissione di una targa in ricordo di un accordo siglato nel lontano 1219 e ricordato in luglio, a Badi, con due giorni di eventi. L'intesa confermava il possesso di Sambuca e Pávana al Vescovo di Pistoia e il dominio del Comune di Pistoia su Fossato, Treppio, Torri e Monticelli. Al Comune di Bologna gli altri castelli e villaggi ricadenti nella Diocesi bolognese, in particolare Badi, Granaglione e Stagno

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Il dibattito a Badi nel luglio sxcorso

BADI (CASTEL DI CASIO – BOLOGNA) – La manifestazione che si è tenuta a Badi nel mese di Luglio scorso, il 19 e il 20, ha rammentato un fatto storico importante per la nostra Montagna, cioè la pace tra Pistoia e Bologna, firmata nei pressi di Moscacchia il 6 Dicembre 1219. La Proloco di Badi e altre Associazioni del territorio (Rete proloco della Media Valle del Reno, Proloco di Pavana, Treppio, Torri, Taviano, San Pellegrino e l’Associazione culturale “Amo la Montagna”) hanno organizzato un grande evento in costume ed un incontro pubblico tra Amministrazioni regionali e comunali della Toscana e dell’Emilia Romagna, proponendosi inoltre di affiggere una targa commemorativa di quell’importante fatto storico proprio nello stesso giorno di Dicembre in cui è stato firmata la pace.

La commemorazione del 6 dicembre

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 L’affissione della targa: nella foto a sinistra l’assessore Elisa Berti del Comune di Castel di Casio e Valerio Righetti consigliere del Comune di Sambuca Pistoiese

Ed il 6 Dicembre 2019 alle ore 10,30 nel paese di Moscacchia, è stata affissa la targa, il cui testo è stato pensato e redatto dal recentemente scomparso professor Giancarlo Savino (forse la sua ultima fatica). Tuttavia lo spirito che sta alla base dell’iniziativa non è tanto la semplice commemorazione di un fatto storico pur importante, quanto l’auspicio di un rinnovato impegno di collaborazione tra Regioni e Comuni per rilanciare la nostra Montagna.

La pace del 1219

Otto secoli fa Bologna e Pistoia misero fine alle loro discordie per il controllo della montagna accettando le clausole del trattato di Pace che il legato pontificio Ugo, vescovo di Ostia e Velletri, aveva promulgato il 16 ottobre 1219 nella Chiesa di San Lorenzo a Viterbo.

In esso si confermava il possesso di Sambuca e Pávana al Vescovo di Pistoia, il dominio del Comune di Pistoia su Fossato, Treppio, Torri e Monticelli e quello del Comune di Bologna sugli altri castelli e villaggi ricadenti nella Diocesi bolognese, in particolare Badi, Granaglione e Stagno. I bolognesi ed i pistoiesi si impegnavano a osservare e rispettare “una vera e perpetua pace” ed a garantire “una vera sicurezza alle persone e alle cose” dei rispettivi popoli in città e nel contado, anche inserendo queste disposizioni nei loro statuti.

L’incontro decisivo per firmare la Pace avvenne il 6 dicembre 1219 nei pressi di Moscacchia, piccolo villaggio del territorio di Badi, in prossimità del confine – rimasto immutato fino ai nostri giorni – fra i distretti delle due Città.

Badi, la fotogallery dell’evento di Maurizio Pini

(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

  

  

  

La firma

  

  

 

Il dibattito

 

  

  

 

I relatori

 

 

  

Il servizio fotografico a cura di Maurizio Pini


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