After all is basketball  |  ottobre 23, 2018

Pistoia Basket, è l’ora di vincere. Alla faccia di chi ci considera già spacciati

Bisogna far sapere ai profeti dell’esonero di Ramagli e della certa retrocessione della OriOra che non è tutto così scontato. Nessun dubbio sui limiti strutturali della società e sulle modeste ambizioni di una squadra di provincia. Ma il nostro campionato inizia adesso, dopo la sconfitta sul filo con Pesaro, la figuraccia con Venezia e la prova più che onorevole con Milano. Domenica prossima tutti al palazzo per mandare un messaggio chiaro al campionato: non c'è nessuna vittima designata

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PISTOIA – Fino allo scorso anno mi sono pregiato di scrivere, come corrispondente da Pistoia, sulla la testata on line All-around.net, sito di pallacanestro di respiro nazionale. Oggi che il mio posto è stato occupato dalla penna di Barbara Palmieri non ho smesso di seguire e leggere quel sito, sia perché è molto ben fatto, sia perché mi incuriosisce il punto di vista esterno su Pistoia di una serie di persone che, nei tre anni di collaborazione, hanno guadagnato tutta la mia stima.

Le “profezie” su Pistoia

Da inizio settembre, sono sincero, sono già un paio di volte che mi si sono rizzati i capelli in testa leggendo alcuni dei loro pezzi, non perché vi fossero scritti concetti astrusi, ovviamente, ma per il semplice motivo che mi sono reso conto di quale sia l’esatta percezione – fuori dalle mura del PalaCarrara – delle potenzialità della nostra squadra.

Il primo pezzo è volutamente provocatorio ma forse nemmeno troppo (lo trovate a questo link ). Al punto 7 delle “profezie” si ipotizza come altamente probabile l’esonero di Ramagli e la retrocessione di Pistoia.

Leggiamo anche come il corrispondente da Milano etichetta la nostra squadra nel resoconto della sfida contro Armani (il pezzo è invece a questo link). Passino pure che fossero i due punti più scontati della stagione, anche perchè la storia insegna che nelle sfide tra Milano e Pesaro non bisogna mai dire mai, però dispiace leggere che, secondo qualcuno, se si facesse un sondaggio tra gli addetti ai lavori interrogando su quale squadra sia la principale indiziata a retrocedere, Pistoia vincerebbe addirittura a mani basse.

Nessun dubbio sui nostri limiti

Dunque, con ordine. Non vi è alcun dubbio, ne siamo tutti consapevoli, che la nostra squadra riflette la nostra società. Siamo una piccola realtà in mezzo a tanti avversari più strutturati, più ricchi, con più storia alle spalle. Non vi è alcun dubbio che, negli anni, abbiamo sopperito al gap tecnico ed economico con il cuore, la grinta e l’ambiente. Non vi è alcun dubbio che contro Pesaro abbiamo perso un’occasione d’oro, che contro Venezia abbiamo fatto una pessima figura e che contro Milano si sono visti notevoli passi avanti. Non vi è alcun dubbio che, sotto certi aspetti, giocare contro Milano è stato semplice perché nessuno si aspettava nulla di particolare, mentre sfidare Brindisi con l’obbligo di vincere sarà dannatamente complicato. E’ facile immaginare che domenica prossima, dalle tribune, potremo avere l’impressione che la palla pesi il doppio, che possa cominciare a scottare nelle mani di qualcuno, più in generale che si giochi con pressione e che il nervosismo in campo si possa tagliare a fette. Non vi è alcun dubbio che, sotto certi aspetti, il nostro campionato comincia domenica prossima, perché era facile immaginare che saremmo arrivati alla quarta di campionato ancora a quota zero. Non vi è alcun dubbio che è arrivata l’ora del capitano, fin qui oltremodo deludente ma chiamato a riscattare il peso del proprio nome e delle aspettative che tutti rimettiamo nel suo ruolo in campo. Non vi è alcun dubbio che non sarà semplice e che se, Dio non voglia, dovessimo perdere, ci sarebbe aria di crisi e ci potrebbe essere qualche fischio di troppo all’uscita dei ragazzi. Tutto molto vero, o quantomeno verosimile.

Domenica prossima la vittoria è d’obbligo

Però ecco, io spero che quei due pezzi di all-around.net giungano stampati negli spogliatoi, per caricare un po’ l’amor proprio e la molla a tutti. Perché, ecco, io domenica voglio vincere. Punto.

Io voglio entrare nella chat WhatsApp di all-around e scrivere che per il nostro funerale è troppo presto e che venderemo carissima la pelle. Io voglio mandare un messaggio chiarissimo al campionato. Io voglio che, lontano da Pistoia, si smetta immediatamente anche solo di immaginare l’ipotesi di un Ramagli esonerato, non solo perché il coach è dannatamente bravo, ma anche perché avrà stravinto la partita. Avrà ottenuto il primo dei dieci scalpi che ci saranno necessari per salvarsi. Io voglio vincere e far sapere a Milano che bisognerà continui a spendere per Pesaro, perché Pistoia non è la vittima designata.

Vogliamo festeggiare sotto la curva

Io voglio vincere ed essere fiero dei ragazzi, sono sicuro che usciranno morti dal campo dopo aver fatto festa sotto la curva. Non mi interessa quanti saremo sugli spalti, voglio esser fiero per un palazzo infuocato che spinge la squadra.

Io voglio vincere, tutti a palazzo che dobbiamo prenderci la prima.


La Redazione

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