Ambiente, Economia  |  febbraio 26, 2018

A.L.T.A. Montagna Pistoiese, approvato il Piano su agricoltura e tutela ambientale

Via libera dalla Regione al Piano integrato territoriale (PIT) che coinvolge 40 soggetti fra imprese, enti ed associazioni. In attesa di approvazione altri tre progetti che riguardano vivaismo ornamentale, olivicoltura, produzione di castagne e piccoli frutti in montagna. In totale oltre 9 milioni di investimenti richiesti. Promotore dell'iniziativa Coldiretti Pistoia: "Progetti che puntano a governare la filiera"

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PISTOIA – Uno approvato e tre in attesa di responso dalla Regione. Coldiretti Pistoia ha costruito negli ultimi mesi una rete di oltre 200 soggetti, tra aziende agricole, enti locali, università ed enti di ricerca, coinvolgendoli in 4 progetti che prevedono totalmente 9 milioni 370 mila euro di investimenti. E’ il Piano integrato territoriale Alta montagna pistoiese (Pit) già approvato da Regione Toscana, e di 3 Piani integrati di filiera (Pif), che riguardano il settore del vivaismo ornamentale, l’olivicoltura, le produzioni di castagne e piccoli frutti in montagna. I tre Pif sono al vaglio della Regione.

“È il nostro ruolo – commenta Coldiretti Pistoia – stimolare e coordinare le filiere produttive, facendo collaborare il mondo agricolo con enti locali, università ed enti di ricerca. Abbiamo messo in campo progetti che puntano a governare la filiera, affinché la qualità delle produzioni agricole ed il modo di produrle sia funzionale alle esigenze del mondo agricolo, dei consumatori e dell’ambiente. È questo quello che abbiamo fatto stimolando la collaborazione tra soggetti diversi, e aprendo ad attori a monte e a valle della produzione agricola in senso stretto.

I PIF in attesa di approvazione

I Pif in attesa di approvazione sono EVO 2.0 DAL VIVAIO ALLA TAVOLA, un progetto sulla valorizzazione della produzione olearia tramite interventi di nuovi impianti/ristrutturazione degli oliveti con varietà autoctone certificate e innovazioni che interessano il ciclo produttivo, nonché la trasformazione e la commercializzazione dell’olio: 30 partecipanti diretti, 36 indiretti e investimenti per 2.342.365 euro.

Altro Pif riguarda la filiera del florovivaismo: GREEN NEWS. L’idea progettuale è incentrata sul reperimento e sperimentazione di nuove varietà/specie di piante idonee a rispondere alle crescenti esigenze espresse dal mercato in termini di resistenza alle malattie, risparmio idrico, facile gestione, ecc.. 46 partecipanti diretti, 70 indiretti e investimenti per 4.889.049 di euro.

Il terzo Pif, LA MONTAGNA PISTOIESE: CASTAGNA E PICCOLI FRUTTI è incentrato sul miglioramento delle tecniche di coltivazione del castagneto, considerandolo come un vero e proprio frutteto, sul recupero dei castagneti abbandonati, nonché sulla valorizzazione dell’attività di trasformazione e commercializzazione delle castagne. In modo analogo viene affrontata anche la coltivazione/trasformazione/commercializzazione dei piccoli frutti. 23 partecipanti diretti, 16 indiretti e investimenti per 1.056.842 euro.

Già approvato il Pit della Montagna

Se questi tre progetti sono in attesa di approvazione, il Pit A.L.T.A. MONTAGNA PISTOIESEAgricoltura Locale (per la) Tutela Ambientale – è già stato approvato e stanno per partire le varie attività nei Comuni di Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio. L’obiettivo principale del progetto è quello di promuovere la cooperazione fra le imprese agricole e forestali, gli enti pubblici, le associazioni e le cooperative di interesse locale, i gestori delle Aree della Rete Natura 2000 e le strutture scientifiche. Cooperazione che dovrà servire a delineare un quadro esaustivo delle problematiche ambientali presenti nell’area di interesse del Pit dell’Appennino Pistoiese, oltre ad individuare e divulgare le linee guida e le azioni coordinate idonee per la loro soluzione. In particvolare relativamente al dissesto idrogeologico, al mantenimento ed implementazione del paesaggio tipico, alla salvaguardia degli habitat delle specie vegetali e animali, alla conservazione della biodiversità e alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, privilegiando gli impianti a fonti energetiche rinnovabili (FER).

I soggetti coinvolti

Coinvolti circa 40 soggetti, di cui più della metà aziende agricole. Oltre a Coldiretti che è capofila con Impresa Verde Pistoia, Le Roncacce di Corsini Giuseppe, Oasy Dinamo, Unione di Comuni Appennino Pistoiese, Università di Firenze Dipartimento GESAAF, Università di Firenze Dipartimento DISPAA, Coop. Il Melograno. Insieme a queste tante altre aziende agricole e associazioni locali come Valle Lune, Amo La Montagna, Ecomuseo della Montagna Pistoiese, Proloco di Piteglio, di Cutigliano, di Pian degli Ontani, Ads Centro Ippico. Una rete che nei prossimi mesi svilupperà un totale di oltre un milione di euro di investimenti.

Se andasse in porto anche il Pif LA MONTAGNA PISTOIESE: CASTAGNA E PICCOLI FRUTTI farebbe ricadere sull’Appennino Pistoiese un ulteriore milione di euro. “Costruire filiere, per favorire investimenti che rendono competitivi i territori meno ‘facili’, ma che hanno importanza vitale per l’assetto idrogeologico e socio-economico del nostro Paese. È questo che serve e che ci impegniamo a fare – conclude Coldiretti Pistoia -, per il bene delle aziende agricole e di tutta la comunità”.


La Redazione

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