Piteglio, San Marcello, Nuovi progetti  |  gennaio 18, 2018

Chiesa di Campo Tizzoro: la proprietà passerà alla Parrocchia

Assemblea molto affollata sulla cessione da parte di Kme, attuale proprietaria. Il vescovo Fausto Tardelli ha chiarito che la Parrocchia dovrà prendere in carico l'edificio e provvedere a curarlo. Una parte potrebbe anche essere utilizzata per iniziative non di culto: “Ovviamente la Diocesi sarà sempre al suo fianco per aiutare nella gestione”. Tanti interventi del pubblico. Il sindaco Luca Marmo: “Indirizzeremo le risorse possibili in base alle indicazioni dei cittadini”. La firma del contratto al termine dei lavori di messa in sicurezza dell'edificio.

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CAMPO TIZZORO (SAN MARCELLO PITEGLIO) – Era prevedibile e un po’ di trambusto c’è stato per la visita del Vescovo Monsignor Fausto Tardelli a Campo Tizzoro, dovuto non all’oggetto dell’incontro, ma allo spostamento della sede dove l’incontro si sarebbe dovuto svolgere. Era troppo piccolo lo spazio presso la chiesa dove era programmata la riunione. Uno spazio capace di contenere una trentina di persone. Di parrocchiani ne sono arrivati più di 80, che si sono assiepati nel corridoi. Si è offerta la Pubblica Assistenza di Campo Tizzoro-Bardalone-Pontepetri di mettere a disposizione i propri locali, non distanti dalla chiesa. Immediato trasloco ed inizio dell’incontro che aveva come tema centrale il destinatario della proprietà della chiesa di Santa Barbara di Campo Tizzoro che l’attuale proprietario, Kme, intende assolutamente cedere.

La spiegazione del vescovo

È un segno dei tempi. Prima la vendita delle abitazione, di proprietà SMI, ad operai e impiegati, seguita dalla dismissione dello stabilimento e dall’abbandono della produzione. Ora la proprietà, vuole cedere anche la chiesa che è stata un segno d’orgoglio dagli anni quaranta ad oggi. Il Vescovo ha chiarito con molta serenità di non aver invitato la proprietà, perché l’incontro era dedicato solo ai fedeli che dovevano essere liberi di esprimersi. Quindi non un incontro con eventuale contraddittorio, ma di valutazione sul dal farsi e sulle difficili e inconsuete decisioni da prendere. Tardelli ha esposto con grande chiarezza la situazione dicendo in sostanza che la Parrocchia, che è un ente giuridico e quindi in grado di sottoscrivere atti, dovrà prendere in carico la chiesa e provvedere a curarla. Ha ipotizzato che una parte di chiesa potrebbe anche essere utilizzata in modo diverso dal solo culto: «Certo la parrocchia – ha aggiunto – non sarà in tutto questo lasciata sola dalla Diocesi, che oltre la competenza della vigilanza, assistenza sui vari problemi che si presentano, ha anche quella di provvedere ad erogare finanziamenti che comunque sono sempre limitati e non potranno mai essere totali delle spese sostenute dalle Parrocchie». Ha poi chiarito che in provincia ci sono 161 Parrocchie e 280 chiese cui provvedere. Ha dato quindi la parola ai presenti.

Gli interventi del pubblico

Ornella Cattani ha avanzata la proposta di creare chiese di versante, cioè una chiesa per tutti i fedeli di qua dal Monte Oppio e una per quelli di là. Roberto Prioreschi ha chiesto se Social Valley potrebbe essere interessata al problema, mentre Manuela Vogesi ha fatto un intervento articolato. Ha chiarito che il bilancio delle entrate e delle uscite non consente molto; che la Parrocchia una volta entrata in possesso del bene dovrà subito iniziare a pagare. Si è poi richiamata alla memoria storica e di identità della popolazione residente per concludere chiedendo perché Kme non continua a tenerla.

Il Vescovo ha replicato che la volontà dell’azienda è assoluta nel voler lasciare. Il sindaco Luca Marmo si è detto favorevole ad indirizzare le risorse di cui dispone il Comune dove i cittadini vorranno ma ha aggiunto che l’elenco di interventi che deve sostenere l’ente pubblico è molto lungo. Claudia Baccianella, in rappresentanza del vecchio Consiglio pastorale, ha fatto presente che nel corso dell’anno attraverso le varie iniziative, pesca di beneficenza e pellegrinaggi, si riesce ad ottenere qualche entrata che certamente non è sufficiente ai bisogni generali della chiesa.

La conclusione del vescovo

La conclusione del vescovo Tardelli, in sintesi – vista anche la mancanza di obiezioni sostanziali all’ipotesi messa in campo – è che la bozza di contratto col quale la Kme cederà la chiesa è pronta: il contratto potrà essere firmato dal parroco Mattia Climek, in rappresentanza della Parrocchia, in qualunque momento. Questo potrà avvenire alla conclusione dei lavori di manutenzione che Kme si è impegnata a fare.

Alcune immagini della serata

(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

 

  

In alto il vescovo Tardelli. Qui sopra, a sinistra Ornella Cattani, a destra Manuela Vogesi

 

 


La Redazione

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