SAN MARCELLO – “Sul dibattito che si è aperto riguardo al ‘collegamento’ Toscana-Emilia è opportuno evidenziare alcuni aspetti e concentrarsi su alcune proposte. Questo dibattito si è aperto perché sta prendendo corpo l’attuazione del ‘protocollo Lotti-Rossi‘ firmato a novembre 2016 che stanzia circa 27 milioni di Euro per la montagna pistoiese, per il ‘collegamento’ e per altri investimenti sul territorio”.
Inizia così una nota congiunta degli assessori del Comune di San Marcello Piteglio, Alice Sobrero (turismo) e Gianni Buonomini (sviluppo economico), sul possibile utilizzo di queste ingenti risorse. Ecco richieste e “paletti” che i due assessori pongono fin da subito, in vista anche di un importante incontro fissato per il 20 novembre prossimo, proprio a San Marcello, organizzato da Confesercenti. Di seguito il testo integrale, da noi raggruppato per capitoletti. “Ci preme anzitutto elencare gli elementi chiave che si pongono e da cui è opportuno non prescindere”, premettono i due amministratori. Vediamo come.
Comune San Marcello Piteglio non semplice “passacarte”
“Primo: le risorse che potranno essere destinate dal protocollo Governo – Regione sono finalmente destinate all’intera Montagna Pistoiese. Infatti il tracciato del collegamento si collocherebbe pressoché interamente sul crinale situato nel territorio di San Marcello Piteglio e l’Amministrazione del Comune non ha intenzione di avere il ruolo di passacarte.
Turismo 12 mesi l’anno
Secondo: è noto che il turismo invernale di montagna sia in fase di crisi mentre ci sono ampie possibilità per ampliare l’offerta turistica su un arco di 12 mesi l’anno e ciò si farà integrando neve, verde, ambiente, frutti del territorio e quant’altro ci caratterizzi come ambiente d’eccellenza, anche in virtù delle potenzialità di rivolgersi a nuovi target turistici. Saper cogliere questi elementi sarà determinante per rilanciare la Montagna nella sua interezza.
Integrazione pubblico-privato
Terzo: lo sviluppo di un territorio montano si fonda sulla capacità di integrazione tra risorse pubbliche e iniziativa privata.
Di questo si è iniziato a discutere con il Consiglio Comunale aperto sull’economia del 30 settembre a San Marcello, e su questi punti c’è una convergenza unanime da parte degli operatori economici.
Un nuova visione del territorio
L’ipotesi del “collegamento” Toscana-Emilia, come delle altre contenute nell’Accordo di Programma potranno essere attuate creando un beneficio per la Montagna Pistoiese e per i suoi abitanti se tutti gli attori saranno in grado di accordarsi su una nuova visione del territorio, con nuove ambizioni. Il punto chiave è saper fare leva sulle opportunità diffuse tipiche del turismo moderno di montagna (sentieristica, strutture a basso impatto e integrate nell’ambiente e nel paesaggio), con i necessari investimenti in infrastrutture adeguate per la viabilità e nei centri, che costituiscano il contesto nel quale collocare servizi all’altezza delle ambizioni.
No allo sperpero di risorse pubbliche
Non possiamo permetterci di rischiare lo sperpero di risorse pubbliche e la migliore garanzia contro questo pericolo è il coinvolgimento dei soggetti privati che devono poter godere dei vantaggi degli investimenti, facendosi carico dell’onere di animare l’intera area in modo integrato e di un adeguato ruolo di regia e del Comune quale soggetto di coordinamento e di guida.
L’incontro del 10 novembre a San Marcello
Per questo abbiamo accolto con piacere la richiesta di Confesercenti e ospiteremo a San Marcello il 10 novembre il convegno “Sostenere gli investimenti per unire i territori e accelerare lo sviluppo”con la presenza di Flavio Roda (Presidente nazionale FISI), Stefano Ciuoffo (Assessore Regione Toscana), Andrea Corsini (Assessore Regione Emilia Romagna), i rappresentanti di Confesercenti di Toscana ed Emilia con il progettista che ha curato una proposta. Parteciperanno all’incontro i Sindaci di San Marcello Piteglio Luca Marmo, di Abetone Cutigliano Diego Petrucci e di Lizzano in Belvedere Elena Torri.
Fusione occasione unica
Tutto questo nella convinzione che la fase che stiamo attraversando, piena di opportunità, grazie alla fusione dei Comuni e all’interesse del Governo e della Regione non è un passaggio ordinario ma è l’occasione, forse ultima, in cui ci sono strumenti per ridisegnare il futuro della Montagna Pistoiese. Sta a tutti noi coglierla, necessariamente insieme, promuovendo investimenti che rendano produttive le risorse pubbliche, rifuggendo dall’idea di intenderle ancora una volta come la possibilità di ottenere “rimborsi a piè di lista”.