Turismo  |  settembre 19, 2017

A piedi e in mountain bike, dall’Emilia alla scoperta della Montagna Pistoiese

L'incontro casuale di due gruppi di Modena, sui monti di Orsigna e nella Foresta del Teso, entusiasti di questi luoghi. I panorami, il cibo, l'accoglienza, la visita alla casa di Terzani. Due modi diversi di muoversi, trekking e bicicletta, che fanno meditare sulle potenzialità del territorio. Mai valorizzate a sufficienza: cercasi urgentemente una politica del turismo della montagna

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ORSIGNA – È domenica 17 settembre, tempo incerto, spere di sole e pioggia. Si direbbe un tempo propizio alla nascita dei funghi, siamo infatti sui monti di Orsigna dove abbondano le automobili parcheggiate dai cercatori di funghi con risultati risibili: pochi funghi, uno o due a persona, e di minima misura. È forse questo il risultato di nessuna protezione nella raccolta e nella mania che è scoppiata da anni. Ora poi la Regione Toscana ha abolito anche quei giorni in cui c’era una limitazione nella raccolta dei funghi. Un bene, un male? Si vedrà, ma possiamo stare sicuri che le polemiche non mancheranno.

L’incontro con gli amanti del trekking

Ma girando per i boschi per vedere come sta procedendo la raccolta dei funghi, e cosa i cercatori lasciano dietro di sé, capita di vedere molto altro, forse addirittura più interessante della nascita dei funghi stessi. “Veniamo da Modena, siamo partiti da Monteacuto delle Alpi. Siamo dell’Associazione Alpinistica ‘La Montagna’ di Vignola in provincia di Modena – dice Luigi, il coordinatore del gruppo composto da oltre 20 persone – . Andiamo a Porta Franca e poi di nuovo a Monteacuto”. Questo l’inizio di una piccola conversazione lungo il sentiero 53 del Rombiciaio, prima di scattare al gruppo alcune fotografie di ricordo. Questo gruppo è venuto a Orsigna il sabato 16 settembre, ha trascorso la serata all’Albergo Ristorante “La Selva”, che da poco ha compiuto i 40 anni di attività, dove ha pernottato. Chiedo un parere su questa esperienza: “Ottima: bello il percorso e il panorama e dobbiamo anche dire ottima l’accoglienza all’albergo e ottimi i tortelli che abbiamo mangiato. Siamo soddisfatti”. “Siamo venuti anche per vedere la casa di Terzani, interessante”, aggiunge un altro componente del gruppo.

L’incontro con i ciclisti in  mountain bike

Scendendo dal bosco e lungo la strada di Orsigna incontro, a distanza di pochi minuti, un gruppo di ciclisti in mountain bike, che arranca lungo la ripida salita. Tento un approccio cercando di fermarli, e data l’andatura non è difficile. Vorrei fare una fotografia tutti insieme ma riuscirò a fotografare solo una parte del gruppo, forse di una quindicina di persone. “Siamo del Cai di Castelfranco Emilia e siamo del Fiab di Modena – spiegano -. Abbiamo lasciato le automobili a Pracchia e poi su verso la Foresta del Teso che sappiamo essere magnifica. Facciamo un giro ad anello. Questi luoghi sono meravigliosi”.

Riflessione finale sulle nostre potenzialità

Una domenica qualunque di settembre incontrare due gruppi con due “passioni” diverse, mountain bike e trekking, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro fa riflettere sulle potenzialità turistiche del territorio montano. La domanda, visti gli innumerevoli dibattiti che sull’argomento turismo queste potenzialità sono ben sfruttate? Esiste una politica che le accompagni e se del caso le potenzi? Sarebbe interessante ricevere risposte o commenti.


La Redazione

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