Pistoia, Sport & tempo Libero  |  agosto 19, 2017

The Flexx, si riparte. La Pistoia del basket ha qualche ambizione in più

Dopo settimane di voci ed attesa, alla fine gli ingredienti in mano allo chef Esposito sono di ottima qualità. Le prime impressioni dopo l'uscita pubblica al Palacarrara dei biancorossit, con il mercato ormai quasi definito. Un migliaio di persone a salutare la nuova squadra e il solito grande entusiasmo

di

Tempo di lettura: circa 5 minuti
In questa e nell'altra foto le immagini della prima uscita al Palacarrara del Pistoia Basket

Con questo articolo inizia la collaborazione di Luca Cipriani con la nostra testata giornalistica. Luca, che è un profondo conoscitore del Pistoia basket oltre che esserne perdutamente innamorato, curerà una rubrica fissa, un appuntamento settimanale nel quale scriverà, a ruota libera, del pianeta basket pistoiese (ed eventuali satelliti). Non il racconto della partita, ovviamente. Ci sarà commento, analisi, ironia, qualche provocazione. Il tutto da un punto di vista personale, che i suoi lettori hanno già conosciuto e apprezzato altrove (e noi con loro).

A parte questo esordio, legato in parte al raduno della squadra e alla prima presentazione al pubblico, lo scorso mercoledì 16 agosto, la rubrica di Cipriani sarà on line ogni mercoledì. Buona lettura.

P.V.

PISTOIA. Quanto può essere malata di basket una piazza come la nostra? Ormai credo sia difficile spiegarlo a parole. Dico la verità, non speravo in un raduno così bello. Tanta, tantissima gente, centinaia di amici e sciarpe al collo, tanta voglia di cantare e ripartire.

Prima della serata del 9 agosto agosto, diciamolo chiaramente, è stata un’estate strana. Vero, non poteva essere ignorato il fatto che le conferme di Vincenzino, Ronnie e Danielone non fossero banali e che probabilmente già queste erano indicative di un certo aumento di budget – facile immaginare dei piccoli ritocchi al rialzo dell’ingaggio – e che, accanto a queste, il reparto italiani fosse già salito di livello tra Gaspardo, Mian e Laquintana. Vero anche che il ritorno di Olek non poteva che essere salutato con favore, pur con qualche incognita sul pieno recupero del lungo dopo l’operazione. Vero pure, in ultimo, che l’addio al capitano è stato doloroso ma comprensibile, dopo la brutta gestione del caso Thorton era ovvio che la dirigenza ci pensasse mille volte prima di prolungare con un giocatore con un fastidio importante – e difficilmente trattabile – alla spalla.

Le voci “drogate” di Radio mercato

D’altro canto, però, in alcuni momenti le voci di radio mercato hanno forse rischiato di drogare la percezione della realtà. C’è stato il lungo ragionamento con Gentile, che però si basava su fattori che prescindono da logiche tecniche o economiche. Alessandro è stato effettivamente ad un passo dal PalaCarrara, ma è di tutta evidenza che l’azzurro sul piano dell’ingaggio e delle capacità è un ragazzo che non può essere seriamente accostato alla nostra realtà. Stesso ragionamento per Daye, voci incontrollate sono state molto insistenti su uno Usa che, fino a prova contraria, lo scorso anno percepiva mezzo milione di dollaroni di ingaggio e non era chiaro come potesse finire per accasarsi a Pistoia.

I “colpi” delle altre società

Insomma, fino alla serata del nove agosto la sensazione è stata che per un attimo – parlo della piazza, non della dirigenza – si fosse un po’ perso il senso della realtà, mentre altre società piazzavano colpi su colpi, su tutte la neo promossa Bologna, che con il suo mercato a dir poco faraonico si è prepotentemente candidata al ruolo di protagonista della prossima stagione.

La nostra guardia, invece, non arrivava. Hai voglia a dire la verità, ovvero che il semisconociuto ingaggiato sotto canestro – al secolo Markus Kennedy, quello assente al raduno perché presentatosi all’aeroporto col passaporto bucato, pensa te che premio Nobel deve essere – era costato poco e che quindi c’era più margine per gli ultimi due esterni, il nome che circolava era quello di quel matto scatenato di Preston Knowles, buono per una bella operazione nostalgia ma un po’ meno per garantire puntoni pesanti sul campo con continuità per tutta la stagione.

Le previsioni semiserie dell’Alibabar

Ricordo un gioco con gli amici dell’Alibabar, fatto ai primi di agosto, in attesa degli ultimi due Usa quanti punti avevamo in mano con il roster incompleto? I più ottimisti, con il loro conteggio, superavano di poco 50 punti, questo significava la necessità di due Usa che garantissero almeno un trentello.

Ora, ovviamente il gioco era una sciocchezza per appassionati da bar, diciamo però che l’ipotesi Knowles scaldava il cuore solo per una questione di affetto, meno per tutto il resto.

La svolta di nome Tyrus

Poi è arrivata l’ufficialità di Tyrus, una delle notizie più sorprendenti che potessero arrivare. Fine cena, giuro che quando l’ho letta sul cellulare mi sono rovesciato mezzo limoncello sulla maglia. Che spettacolo di giocatore! Questo la butta dentro, signori!

Sì, era nell’aria, però capite bene che, dopo aver letto di Gentile, Daye e tutto il resto della compagnia un certo scetticismo era lecito. Invece, cari amici, Tyrus è al PalaCarrara e si allena con i guanti da muratore per aumentare la sensibilità del polpastrello. Signori, anche coi guanti questo la butta dentro! Che spettacolo!

Una riflessione in anticipo sui tempi

Ecco dunque che, in chiusura, voglio permettermi una riflessione, che forse oggi potrà sembrare un po’ buttata lì ma la cui logica sarà più chiara nelle prossime settimane, quando sarà ufficializzata una piccola ulteriore novità.

La riflessione è questa. Pistoia è senza dubbio una città di appassionati, tanto innamorati della palla a spicchi quanto esigenti con giocatori, staff e dirigenza. Pistoia è anche la città della polemica, il sottoscritto non si è mai tirato indietro quando ha ritenuto opportuno scrivere quello che pensava. Tante volte, inoltre, ho sentito dire a molti amici che sì, il ragionamento sui conti in ordine non faceva una piega, però se fosse una buona volta arrivato quel giocatore capace di far divertire un pizzico in più sarebbe stato dannatamente più bello. Almeno una volta, quel mezzo sforzo la dirigenza e gli sponsor lo avrebbero comunque dovuto fare.

Ecco, oggi ci siamo. La dirigenza ha oggettivamente messo in mano allo chef Esposito degli ingredienti migliori rispetto alle scorse stagioni. Cosa sia lecito aspettarsi sul campo non so dirlo e comunque dipende da mille variabili, ma lo sforzo è stato fatto davvero e va riconosciuto.

Insomma, l’asticella è stata davvero un pizzico alzata. Adesso, quindi, tocca a noi appassionati mostrare che abbiamo capito ed apprezzato. Con la campagna abbonamenti, certamente, per chi ancora non avesse rinnovato, ma non solo. Maggiori dettagli nelle prossime settimane.


La Redazione

Con il termine La Redazione si intende il lavoro più propriamente "tecnico" svolto per la revisione dei testi, la titolazione, la collocazione negli spazi definiti e con il rilievo dovuto, l'inserimento di immagini e video. I servizi pubblicati con questa dizione possono essere firmati da uno o più autori oppure non recare alcuna firma. In tutti i casi la loro pubblicazione avverrà dopo un attento lavoro redazionale.