L'arte artigiana, Pistoia  |  luglio 29, 2017

Pronto a Le Piastre il Museo della bugia. Ed è la pura verità

Anteprima per i giornalisti in attesa dell'inaugurazione vera e propria, sabato 5 agosto. Nove sale, 61 pannelli illustrati con scritte, foto e vignette, otto sezioni tematiche: tutto in oltre duecento metri quadrati di superficie espositiva nell'ex albergo Margherita. Tanto lavoro volontaristico alle spalle e alcuni importanti contributi. Per il momento sarà aperto solo la domenica, gli altri giorni a richiesta. Le visite saranno sempre guidate

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LE PIASTRE (PISTOIA) – “Chi ha visto questi locali solo due mesi fa più che di bugiardi ci ha dato di pazzi”. E’ quasi una premessa dovuta quella che il “Magnifico Rettore” dell‘Accademia della Bugia de Le Piastre ha fatto stamani, sabato 29 luglio, nel corso dell’anteprima alla stampa del “primo museo al mondo dedicato alla bugia”; l’apertura vera e propria avrà luogo infatti sabato 5 agosto, primo giorno della quarantunesima edizione del Campionato italiano della Bugia. Emanuele Begliomini ha ricordato quanto lavoro è stato necessario a lui e a tutti quelli che hanno lavorato a questo risultato: “Una sessantina di persone hanno dato una mano, almeno una volta. E’ stato un lavoro lunghissimo che alimenteremo via via e cercheremo di far vivere nel tempo. Siamo al 90% dell’opera, sabato prossimo per l’inaugurazione vera e propria vedrete ancora qualche cambiamento”.

L’impegno finanziario

Per poter mettere in piedi quest’impresa – vedere per credere – c’è voluto ingegno e fatica e pure un po’ di risorse: 30mila euro complessivi di spese, ha spiegato Begliomini. I locali dov’è stato allestito sono nell’ex albergo Margherita, concesso dall’attuale proprietario Giacomo Reggiannini in comodato gratuito, per tutto il resto sono stati assai utili il finanziamento di 10mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e di circa 5000 del Comune di Pistoia insieme a un po’ di risorse recuperate fra manifestazioni, donazioni e piccoli contributi.

Il ricordo commosso di Giancarlo Corsini

A ricordare il grande traguardo con non poca commozione è stato la memoria storica della manifestazione, il piastrese Giancarlo Corsini che ha ricordato come nacque il concorso, ovvero dalle bugie che si divertiva a raccontare ai villeggianti più di mezzo secolo fa Benvenuto Corsini, detto Monti. “Si mossero i primi passi quasi per gioco con Mauro Corsini – ha sottolineato Giancarlo – poi cominciò l’attenzione dei giornali. Pian piano è cresciuto fino ad arrivare ad oggi. Certo non avrei mai pensato che avrebbe avuto questo successo. E che proprio qui, nella casa dove nacque Mauro, sarebbe stato allestito addirittura un museo dedicato alla bugia”.

La voce della Pro loco

Luciana Ferrari, storica esponente della pro loco ha ricordato come i soli 80 abitanti di questo piccolo paese abbiano sempre avuto una grande creatività: “Le Piastre dimostrano che la montagna può avere le energie e le capacità per riscattarsi. Spero che sia un buon esempio per tante altre realtà”. “La bugia non è un fatto fine a se stesso ma un esempio di come cultura e tradizione possano camminare a fianco – ha aggiunto la presidente della Pro loco Cinzia Sebastiano -. Mi auguro che il museo possa interessare molte persone e che cresca con il tempo”.

L’autore di testi e allestimento

La conclusione è toccata a Tiziano Carradori, responsabile dell’allestimento e curatore dei testi: “Il museo ha recuperato un luogo storico di questo paese, di fatto inutilizzato da tanto tempo, destinandolo ad una funzione nobile. Penso che quello delle Piastre sia una sorta di record mondiale nel rapporto fra numero di abitanti e presenza di musei. Come nei migliori Musei del mondo l’ingresso è assolutamente gratuito. Intendiamo questo spazio come un corpo vivo, destinato a crescere nel tempo. Presto lo renderemo accessibile anche ai turisti, grazie alle audio guide in lingua e stiamo studiando un’inedita forma di gestione”.

I contenuti del museo

Nel Museo sono nove le sale a disposizione dei visitatori, 61 i pannelli illustrati con scritte, foto e vignette, oltre duecento i metri quadrati di superficie espositiva e otto le sezioni tematiche. Si parte con la Bugia nella storia del mondo per tornare bambini, passando attraverso la tradizione piastrese dei raccontatori fantastici. Ci si può sedere davanti al fuoco ad ascoltare le loro storie, leggere quelle degli scrittori che hanno vinto il titolo assegnato da Sandro Veronesi, vedere i video delle apparizioni della Bugia piastrese nelle trasmissioni televisive nazionali ed internazionali. E nel Museo c’è una sala dedicata alle storie che sembrano vere, quelle dei più piccoli, alle prese con le loro tenere bugie, da quella della trota affogata, al falco miope, alle cicogne portate dai bambini, alle nuvole pecorelle che mangiano i raggi del sole. E c’è pure, come ogni museo che si rispetti, un “bookshop”, con libri, maglie, borse e gadget vari.

Le curiosità

Il Museo rivela che padrino del primo Campionato è stato niente meno che Dustin Hoffman (la somiglianza con un giovane Giancarlo Corsini è impressionante), e che quattro secoli prima una profezia di Nostradamus ne aveva predetto l’avvio. Spazio anche ai famosi pesci piastresi, alla trota impellicciata per sopravviviere al gelo, alle uova a piramide della gallina faraona e a tanti altri oggetti.
Nella sezione dedicata alla fisica bugiarda si dimostra che non è la torre, ma Pisa a pendere, si immortalano l’incendio di un igloo e altre amenità. In quella dedicata agli animali si spazia dal gatto che fa bau, ai leoni vegetariani, alle lumache multate per eccesso di velocità. Tra gli oggetti in mostra non mancano la Gioconda, il dado che trasse Cesare prima di varcare il Rubicone, l’unico esemplare conosciuto del famosissimo piede di marmo che Modigliani gettò via prima di dedicarsi alle teste, e tanto altro.
“Il Museo della Bugia de Le Piastre espone una ricca miscellanea di proposte e usa molta fantasia, nell’intento di dimostrare che la Bugia è sì piastrese, ma anche universale e che ha percorso l’intera storia dell’umanità”, concludono i suoi organizzatori. Proprio così. E allora “Lasciate ogni verità, voi ch’entrate”, come sta scritto sulla porta di ingresso del primo ed unico Museo al mondo dedicato alla Bugia.

Informazioni utili

Il museo resterà aperto solo la domenica e poi in base alle richieste di gruppi di persone, in particolare gruppi di studenti, turisti e così via. Per adesso saranno sempre visite guidate in attesa di un’audio guida che spigherà ai visitatori tutti i contenuti.

Le immagini

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

La conferenza stampa

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L’ingresso al museo

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La visita in anteprima dei giornalisti

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Le varie sezioni

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IMG_3153 la pianta

 


Paolo Vannini

Laurea in scienze politiche, giornalista professionista dal 1998, ha lavorato nei quotidiani La Nazione e Il Giornale della Toscana (edizione toscana de Il Giornale), è stato responsabile dell'Ufficio comunicazione del Comune di Firenze, caporedattore dell'agenzia di stampa Toscana daily news, cofondatore e vice direttore del settimanale di informazione locale Metropoli. Ha lavorato presso l'Ufficio stampa di Confindustria Toscana, ha collaborato e collabora per diverse testate giornalistiche cartacee e on line - fra queste il Sole 24 ore centronord, Il Corriere Fiorentino (edizione toscana del Corriere della Sera), Radio Radicale - si occupa di uffici stampa e ghost writing.