L'arte artigiana, Pistoia  |  aprile 25, 2017

Così si cucinava la polenda. E per un giorno Le Piastre torna il paese di un secolo fa

Con la Festa della polenda dolce si è ricordata la tradizione montanina dei “ghiaccioli”. In piazza rivissuta la realizzazione di un piatto povero, che ha sfamato intere generazioni. Poi la premiazione a Manuela Geri e Federico Pagliai per essersi distinti nel promuovere la cultura e l'immagine della montagna. Infine gli aneddoti raccontati da Giancarlo Corsini

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LE PIASTRE (PISTOIA) – Una scenografia d’altri tempi ha fatto da contorno alla Festa della Polenda dolce, che si è tenuta domenica scorsa (23 aprile) a Le Piastre. In costumi della tradizione montanina dei “ghiacciaioli”, i volontari della Proloco hanno fatto rivivere in piazza della Chiesa le varie fasi della realizzazione di questo piatto povero, che ha sfamato generazioni e generazioni: un fuoco acceso, un paiolo di rame, un mestone di legno e tanto olio di gomiti per girare e rigirare la polenta perché non si attacchi.

I premi a Geri e Pagliai

In questo contesto si è svolta la premiazione di Manuela Geri, presidente dell‘Ecomuseo della Montagna Pistoiese e dello scrittore Federico Pagliai, vincitori rispettivamente del “Rampino” e del “Ghiacciolo”, edizione 2017, due premi che una giuria interamente piastrese riserva ogni anno a coloro che si sono distinti nel promuovere la cultura e l’immagine della nostra montagna. I premiati hanno ribadito l’impegno per il rilancio dei nostri territori , che non può non passare attraverso un solido riferimento alla memoria ed alle radici, ma che deve anche essere sospinto da una rinnovata fiducia dettata dalle grandi potenzialità dei luoghi in cui viviamo.

La tecnica per realizzare i premi

Lorenzo Corsini ha poi spiegato la tecnica da lui usata per la realizzazione materiale dei premi, due piccole lastre traslucide che simulano il ghiaccio, all’interno delle quali sono inserite le immagini di un rampino, lo strumento indispensabile dei ghiacciaioli, e della Ghiacciaia della Madonnina, uno dei luoghi in cui si conservava il ghiaccio.

Gli aneddoti di Giancarlo Corsini

Infine un contributo alla memoria lo ha dato Giancarlo Corsini che ha raccontato aneddoti di sessant’anni fa, quando i bambini aiutavano i genitori in questo duro lavoro per cui il paese de Le Piastre era famoso in tutta la Toscana. Fra costumi, racconti e profumo di polenda sembrava di essere in una festa paesana dell’inizio del secolo scorso.

Le foto della manifestazione

(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

 

 sagra polenda 

 

 

sagra le piastre

 


La Redazione

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