Economia, San Marcello  |  novembre 14, 2016

Progetto Mo.To.Re., finalmente la svolta? Il Comune: “Il via a marzo 2017”

Dopo ritardi e impedimenti burocratici si intravede l'obiettivo per l'area ex Sedi di Campo Tizzoro. Ad oggi spesi 360mila euro per il primo stralcio, i restanti 440mila per la ristrutturazione del capannone, l’acquisto e la messa a punto del cogeneratore che sarà alimentato a cippato. L'immobile disporrà di una sala riunioni e 3 laboratori di sperimentazione. Resta il nodo dei fondi per finanziare la ricerca

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CAMPO TIZZORO (SAN MARCELLO) – Il Progetto Mo.To.R.E. (Montagna Toscana Ricerca Energie), acronimo che evoca il mito futurista di movimento e velocità, sembrava impantanato fra ritardi, pastoie burocratiche, errori di valutazione. Adesso, dopo un lungo periodo di silenzio, pare giunto il momento della svolta. Del progetto pensato nel 2011, il Comune di San Marcello ha a suo tempo comunicato l’inizio dei lavori del primo stralcio, relativi alla ristrutturazione del capannone G1, “oggetto d’acquisto da parte dell’Amministrazione comunale, per un importo complessivo di € 376.827,68”. I lavori, scrive il Comune, “procedono con regolarità e si possono vedere già parzialmente realizzate le soluzioni progettuali”.

Cosa prevede il secondo stralcio

Allora, è vera svolta, tutto procede regolarmente? Lo abbiamo chiesto a Cecilia Tamburini, responsabile del progetto per il Comune: “L’importo dei lavori è 800 mila euro, dei quali sono stati spesi 360 mila euro, circa, per il primo stralcio. I rimanenti 440 mila euro sono a disposizione del secondo stralcio che comprende la ristrutturazione edilizia del capannone, la messa in opera degli impianti di acqua luce e servizi, l’acquisto e la messa a punto del cogeneratore, in modo da consegnare l’immobile e il cogeneratore, in grado di funzionare, alla società Mo.To.R.E. entro il marzo del 2017, salvo eventuali proroghe”.
Anche il sindaco di San Marcello, Silvia Cormio, conferma che da parte del Comune tutto è stato fatto nei tempi previsti dalle procedure ed ha auspicato che entro marzo prossimo tutti i lavori siano conclusi e la struttura consegnata alla società Mo.To.Re. Perché, ha detto il sindaco, “questo progetto è importante per il rilancio dell’economia della Montagna”. La conferma che tutto procede, anche se con qualche ritardo, ci è stata data anche da un autorevole componente della società Mo.To.R.E.: a novembre finirà il primo stralcio dei lavori ed immediatamente dopo inizierà il secondo, la cui progettazione è in fase avanzata.

RESTA IL NODO DEI FINANZIAMENTI PER LA RICERCA

Dunque a marzo nel capannone “G”, nell’area ex Se.Di. di Campo Tizzoro, dovrebbe essere funzionante una nuova attività condotta dalla Società Mo.To.R.E, che disporrà di una sala riunioni con 80 posti; 3 laboratori di sperimentazione e ricerca, per la quale è prevista una collaborazione con l’Università; un cogeneratore, alimentato a cippato, che svolgerà tre funzioni principali: una di produzione di energia elettrica da vendersi all’Enel, una seconda come strumento di studio, una terza che prevede la possibilità di fornire energia termica agli edifici limitrofi.
La domanda da farsi adesso è: a marzo, “salvo eventuali proroghe”, dopo la consegna da parte del Comune, con quali fondi sarà finanziata la ricerca vera e propria, che sappiamo essere molto costosa? Probabilmente, oltre che con quelli della società Mo.To.R.E., con la partecipazione a bandi europei, nazionali, regionali o altri, se ce ne saranno.

 


La Redazione

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