Pistoia, Sport & tempo Libero  |  settembre 1, 2016

Il Pistoia Basket dopo l’anno dei record. Esposito: “Sulla carta tante squadre più forti. Ma si gioca sul parquet, non sulla carta”

"Media day" nella sede del nuovo sponsor The Flexx. Presenti il coach con il suo vice e tutto il roster al completo. Le prime sensazioni dei nuovi americani e quelle della vecchia guardia. L'obiettivo della società è lo stesso, restare in serie A. "Scordiamoci il passato e guardiamo avanti. Si riparte da zero. Con ritmi più alti e una difesa più aggressiva"

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Il Pistoia Basket 2016-2017 nella sede del nuovo main sponsor The Flexx

PISTOIA – Scordiamoci il passato, o detto alla sua maniera, “scurdammoce ‘o passato”. L’anno dei record è alle spalle, è stato bellissimo ma adesso si riparte da zero. O quasi. E’ questo il messaggio che ha lanciato coach Vincenzo Esposito stamani, giovedì 1 settembre, nel corso della giornata che il Pistoia Basket ha dedicato ai mezzi di informazione, il cosiddetto “Media day”. Non più, come dodici mesi fa, nalla sede della Giorgio Tesi Group ma in quella del nuovo main sponsor The Flexx.

Il verbo di coach Esposito

Nuovo contesto, tanti nuovi giocatori ma stessa filosofia di fondo. Fare il massimo con i mezzi a disposizione. Spiega coach Esposito. “Che ci siano aspettative dopo lo scorso anno è normale, che si facciamo paragoni anche. Ma la squadra è diversa, non c’è niente di scontato, né sul piano del gioco né su quello dei risultati. Cercheremo di fare la miglior pallacanestro possibile e più punti possibili. Se poi le due cose vengoni insieme meglio”. Il vice Fabio Bongi chiosa: “Per una società come la nostra conta molto riuscire a creare la giusta chimica di squadra. Il nostro obiettivo deve restare il mantenimento di questo grande palcoscenico che è la serie A”. Sì perché l’annata si presenta più dura di quella precedente, considerato quanto si sono rafforzate le altre squadre, molte con ben altri mezzi rispetto a Pistoia. “Ci sono 7-8 formazioni che, sulla carta, hanno una o due marce in più – conferma Esposito – . Sono arrivati molti giocatori stranieri che noi abbiamo solo sognato e gli altri hanno acquistato. Poi, come dire, i contratti non corrono e saltano e fanno punti e nella pallacanestro si gioca cinque contro cinque”. Insomma The Flexx Pistoia cercherà di rimescolare le carte e ribaltare i pronostici che si fanno oggi, appunto, sulla carta. Come? “Cercheremo di tenere ritmi più alti e difendere in modo più aggressivo, con una difesa più alta. Sarà compito mio e di tutto lo staff riuscire a far adattare i giocatori”, spiega il coach. Le cui prime impressioni sono buone: “I giudizi tecnici dopo appena pochi giorni non si possono dare, anche se questi giocatori li ho scelti io quindi… Bisognerà attendere test più importanti. E’ una squadra giovane, dovremo spiegare, insistere, provare e riprovare. C’è da lavorare molto ma credo che i ragazzi abbiano capito quali sono le nostre idee”.

Le parole dei “veterani”

I giocatori, appunto. L'”anziano” del gruppo, Michele Antonutti, 30 anni, ormai alla tredicesima stagione in serie A, la seconda a Pistoia e la terza con coach Esposito, sa che ci si aspetta molto dalla sua esperienza per la crescita di un gruppo giovane, con tre americani (o 4 se si considera Thorton) nuovi su cinque: “Mi sento questa responsabilità a prescindere dal fatto se sarò o meno il capitano. Sono abituato ad aiutare i compagni di squadra più giovani ma non solo nei 40 minuti di gioco bensì dietro le quinte”. Antonutti tocca le corde giuste dell’entusiasmo dei tifosi ma, allo stesso tempo, vuol frenare gli eccessi di aspettative. “Ammetto che l’entusiasmo che abbiamo intorno e che abbiamo visto anche nel primo allenamento al Palacarrara è bellissimo, emozionante. Però dico che bisogna avere pazienza, che c’è da lavorare e trovare i giusti equilibri”. A questi penserà l’allenatore che però sull’ala friulana conta molto. Così come sul play Ronald Moore, 28 anni, anche lui alla terza stagione con il coach casertano. “Non mi pesa fare da guida ai più giovani. Dobbiamo essere uniti, giocare di squadra”, spiega il regista di Pistoia. E poi c’è un ritorno, quello di Daniele Magro, da Milano e da campione d’Italia. “Penso che certe cose si possono avere solo in una squadra come l’Olimpia – conferma il lungo 29enne -. A Milano si migliora anche senza volere, spero di portare con me questa crescita. Certo un ambiente come questo non lo si trova con facilità e io mi trovo più a mio agio. Ha ragione il presidente Roberto Maltinti, questa è come una famiglia”.

Le voci dei più giovani

Del roster dell’annno scorso oltre a Moore ed Antonotti c’è anche l’ala 23ernne Eric Lombardi, già calato nella parte – “stiamo correndo tanto e facendo un gioco che mi piace” – e lo stesso Marcus Thorton, l’ala americana di 24 anni, bloccato a inizio stagione da un grave infortunio nel 2015, che avrà finalmente la sua chance: “Lo scorso anno sono rimasto tanto ai bordi del campo. Sono entusiasta di poter vivere questa stagione da protagonista”. Una novità nel ruolo di play-guardia al posto di Ariel Filloy è David Reginald Cournooh, 26 anni, veronese a dispetto del nome, già euforico: “Siamo una squadra giovane ma che potrà stupire, ne sono certo”.
Il resto sono sensazioni, quelle dei giovanissimi che dovranno conquistarsi il decimo posto nel roster, il 18enne Marco Di Pizzo, Brandon Solazzi (19 anni, nella scorsa stagione a Pesaro) e Federico Onuoha (22 anni, da Prato), e le prime impressioni di un gruppo di americani piuttosto giovane che sta imparando a conoscere la città, il Paese, il gioco italiano  (e il metro di giudizio degli arbitri, molto diverso dagli Usa, hanno sottolineato un po’ tutti). Quindi al resto della compagnia – Corey Hawkins guardia 25 anni, Terran Pettaway, ala 24 anni, Nathan Boothe, centro 22 anni – non rimane che chiedere di parlare sul parquet. Adesso un mese di allenamenti e amichevoli. Poi a ottobre si comincia a fare sul serio.


Paolo Vannini

Laurea in scienze politiche, giornalista professionista dal 1998, ha lavorato nei quotidiani La Nazione e Il Giornale della Toscana (edizione toscana de Il Giornale), è stato responsabile dell'Ufficio comunicazione del Comune di Firenze, caporedattore dell'agenzia di stampa Toscana daily news, cofondatore e vice direttore del settimanale di informazione locale Metropoli. Ha lavorato presso l'Ufficio stampa di Confindustria Toscana, ha collaborato e collabora per diverse testate giornalistiche cartacee e on line - fra queste il Sole 24 ore centronord, Il Corriere Fiorentino (edizione toscana del Corriere della Sera), Radio Radicale - si occupa di uffici stampa e ghost writing.