San Marcello, Turismo  |  settembre 24, 2016

La Rotonda piace ed evoca ricordi del passato

Il modello di un vagone del treno Fap, situato all'ingresso di MARESCA, raccoglie pareri molto positivi. Alcuni ambulanti presenti al mercato settimanale del mercoledì si aspettavano qualcosa di diverso ma quasi tutti apprezzano la novità. E ancor di più la apprezzano i marescani. C'è anche chi si pente di aver votato, tanti anni fa, a favore della chiusura della Ferrovia Alto Appennino Pistoiese: “A posteriori dico che fu un errore”

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La Rotonda il giorno dell'inaugurazione (foto profilo fb Valerio Sichi)

MARESCA (SAN MARCELLO) – Inaugurata il 26 di giugno, la Rotonda di Maresca fa discutere residenti, turisti e venditori ambulanti, che tengono mercato a Maresca il mercoledì di ogni settimana. L’aspettativa dell’evento era alta e l’esecuzione dei lavori, protrattasi sotto gli occhi di tutti, avevano suscitato molta curiosità. C’è chi si immaginava qualcosa di molto diverso, come un treno vero e proprio, chi addirittura che fosse ripristinato l’antico trenino. C’è chi evoca i tempi passati come qualcosa di molto romantico, purtroppo irripetibile. In diversi ricordano i viaggi effettuati a bordo del caratteristico trenino fermato definitivamente dopo quasi 60 anni di servizio (1926-1965), chi invece rammenta di aver votato per l’abolizione della ferrovia Fap.

Gli ambulanti del mercoledì

Per capire l’effetto che fa quest’insolito monumento abbiamo sentito molte persone che danno giudizi diversi. Lo abbiamo fatto perché l’opera incide sull’immaginario collettivo, trovandosi proprio all’imbocco di una stazione turistica montana di rilievo. È mercoledì e a Maresca c’è mercato, proprio nella piazza dove la rotonda fa il paio con la banca, anch’essa ristrutturata da una vecchia stazione Fap. Ci sono moltissimi banchi e c’è anche molta gente per gli acquisti. Domandiamo a Marco, titolare di uno dei primi banchi che si incontra, viene da Bagni di Lucca e vende abbigliamento: «Ho seguito i lavori alla struttura e francamente mi aspettavo qualcosa di diverso, per esempio che vi fosse installato un vagoncino, ma devo dire che comunque la struttura mi piace, è bellissima. Fa pensare al passato». Guerrino, fruttivendolo: «È un abbellimento, anche se intralcia un po’ e crea qualche difficoltà». Patrizia, articoli per bambini: «Mi piace moltissimo. Migliora l’aspetto del luogo. Quell’immagine del treno mi fa ritornare bambina. Ero giunta a Maresca la prima volta da bambina ed era anche la prima volta che viaggiavo in treno. Un bel ricordo». Aldo, rosticciere di Agliana: «Bellissimo, qualcosa che merita di essere visto, anche se mi aspettavo qualcosa di diverso». Franco, vende casalinghi: «Bellissimo all’occhio, anche se devo dire che ciò che obbliga, ciò che è fisso, finisce per essere ingombrante. Più piccola forse era meglio». Chiara da Montemurlo, vende bigiotteria: «Una bella decorazione per un paese che in estate si ripopola. Ottima iniziativa perché fra una piazza vuota e una con un bel monumento c’è una bella differenza». Della stessa opinione è Silvana da Montecatini, vende scarpe: «È bellissima, fra ora e prima non c’è paragone. Prima era disordine perché la precedente rotonda con fiori non era adeguatamente curata». Paolo, da Firenze, venditore di miele e prodotti delle api: «È una cosa nuova e difficile è per un non residente, che non conosce il passato, capirne il significato».

Gli esercenti di Maresca

Unanimi e positivi i giudizi di tre negozianti del centro di Maresca. Donatella, negozio di abbigliamento, insieme al marito Daniele, dice: «Un bel lavoro, completa e arricchisce la piazza. Tanto di cappello a chi l’ha fatto». Giovanni, titolare di un negozio di scarpe: «Una bella cosa. Un bel ricordo. Poi va sottolineata la partecipazione della popolazione e va ricordato il contorno che ha accompagnato l’inaugurazione, come la mostra e le diverse esposizioni di modellini di treni nei negozi». Il terzo è la titolare del negozio di parrucchiere “Lui e Lei” : «È l’unica cosa in ordine che c’è in paese. Non si può che parlarne bene». Due villeggianti. Mauro di Firenze: «Amo la Montagna Pistoiese. Ottimo il lavoro della rotonda. Una vera sorpresa. Ottimo averla realizzata con contributi volontari. Segnalo solo che si dovrebbe fare qualcosa in più per i bambini». «Sono nato a Mammiano e ho risieduto a Prato per lavoro – dice un signore. Era meglio se c’era ancora il treno». Infine Mario, uno fra i protagonisti dell’eliminazione della ferrovia: «La rotonda mi piace. Ero consigliere comunale quando il consiglio votò unanimemente per l’eliminazione del trenino. A quel tempo era pericoloso. Oggi si è rivelato un errore».


La Redazione

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