
PISTOIA, – Il Museo Marino Marini di Pistoia ha aperto le porte alla disabilità. Lo ha fatto con un’iniziativa originale, nel pomeriggio di sabato 9 luglio, che ha invitato il pubblico a porsi nella stessa condizione: vivere l’arte del grande maestro pistoiese a occhi chiusi. Ovvero occhi non vedenti e occhi vedenti ma bendati. Per il numeroso gruppo di visitatori, diversamente abili e normodotati, che ha partecipato all’esperienza sensoriale lungo le tappe del nuovo percorso tattile, inaugurato negli spazi del Palazzo del Tau dalla Fondazione Museo Marino Marini in collaborazione con l’Unione Ciechi di Pistoia, è stata una visita coinvolgente e intensa. I non vedenti hanno di fatto guidato e rassicurato molti dei loro accompagnatori e visitatori normodotati che per la prima volta si trovavano a muoversi bendati tra le sale di un museo, sforzandosi di guardare con altri occhi. Il risultato dell’esperienza è stato straordinario. “Abbiamo scoperto insieme ai vedenti cosa può nascondersi dentro alle opere d’arte di Marino Marini – è stato il commento di Tiziana Lupi, presidente dell’Unione Ciechi di Pistoia – e li abbiamo guidati attraverso il nostro mondo e lo strumento della lettura tattile”.
Il nuovo percorso di visita tattile, destinato ai visitatori ipovedenti e non vedenti, è costituito da un ciclo di pannelli e opere di Marino Marini e permette di promuovere e diffondere la conoscenza dell’arte del grande maestro potenziandone la fruizione e l’accessibilità da parte dei visitatori diversamente abili. “Abbiamo scelto di inaugurare il percorso tattile – spiega Ambra Tuci, responsabile eventi della Fondazione Museo Marino Marini – con una modalità di visita diversa, proposta in una forma breve e sintetica, offrendo al gruppo l’opportunità di conoscere Marino con le mani e gli occhi dell’immaginazione. La storia delle origini del mondo, dalla superficie liscia della terra alle forme tonde e avvolgenti delle fertili Pomone, è stata narrata e trasmessa da Anna Maria Iacuzzi dell’associazione Artemisia”. Il nuovo percorso è stato presentato e vissuto a occhi chiusi anche dall’assessore alla Cultura del Comune di Pistoia Elena Becheri. “E’ stata un’esperienza emotivamente intensa – ha aggiunto l’assessore Becheri – in cui ho sperimentato direttamente il senso dell’affidarsi agli altri e ho condiviso un diverso approccio e una modalità di conoscenza dei linguaggi di Marino che ne fa riscoprire il senso più intimo e più profondo”. All’inaugurazione hanno partecipato anche Giovanni Boldrini, che ha realizzato i pannelli tattili, e lo psicologo e psicoterapeuta Antonio Frintino.