Pietro Leopoldo e la legge che dette il via al taglio dei boschi

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Il 24 ottobre del 1780 furono aboliti i regolamenti del governo mediceo che proibivano il taglio: i possessori ebbero il diritto di disboscare i loro fondi per destinarli a coltivazioni più intensive. Furono pochi i sostenitori della legge ma è indubbio il risultato positivo del disboscamento; sotto il governo mediceo la Toscana era inselvatichita di boscaglie disordinate, più dannose che utili. Quello che è mancato nell'applicazione di quelle disposizioni furono controlli efficaci per evitare gli abusi. Per ritrovare un equilibrio si dovrà aspettare il 1877 ed una nuova legge forestale


LA RIFLESSIONE/ La Montagna come Terapia

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La montagna è scrigno d’emozioni: la quiete è sorprendente, persino irreale. Si può esserne conquistati, rapiti ma bisogna apprezzarla e rispettarla. Quest’agosto è stato catastrofico. Non ho mai vissuto un mese così tragico, fra liti e insulti. Per non parlare della guerra ai mirtilli con tanto di ruberie di cesti altrui, violenze e percosse tra raccoglitori. Le chiamate al 118 e al soccorso alpino si sono sprecate, rasentando il ridicolo. Ho visto il peggio, quest’autunno, cavalcare piazze e crinali del nostro Appennino. Ho compreso che siamo più soli e impauriti, dopo la pandemia quasi superata e una guerra alle porte che riguarda tutto il mondo

L'arte di cantare e il privilegio di intrattenere: una serata speciale con Doriano Ponziani

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A Fiumalbo, nella notte di Ferragosto, ripercorsi 60 anni di attività di musicista, cantante e intrattenitore in coppia col figlio Vanni. Dalle passioni giovanili ai successi della carriera individuale. I nove anni con Mina. L'incontro con il gotha della canzone nazionale e internazionale alla Bussola e a Bussola Domani. Quindi Sanremo, Montecarlo e l'esperienza sulle navi di Costa Crociere. Per non dire della vicenda della nostra "Radio Montagna Pistoiese" inventata negli anni Settanta. Una serata da replicare a San Marcello e dintorni

Sulla montagna un museo naturalistico archeologico dalle grandi potenzialità

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Il Museo dell'Appennino Pistoiese si trova in Palazzo Achilli a Gavinana. Articolato su varie aree tematiche - biodiversità, preistoria, paleontologia, rocce e minerali - ospita una delle più importanti collezioni di flora fossile del Carbonifero superiore, un bell’esemplare di Lupo appenninico, un'ampia collezione di minerali della Toscana. Particolarmente interessante lo scheletro di una femmina di Orso delle caverne (Ursus spelaeus) ritrovato nella grotta dei Porci, in Val di Lima, al confine tra la provincia di Pistoia e Lucca

Pavana, in mostra le "divagazioni di Paolo Maiani" ispirate dalle canzoni di Guccini

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L'esposizione sarà inaugurata il 30 luglio alle 18 nei locali della Pro loco che la organizza insieme all'Associazione Franco Casari. La "Gucciciana - Divagazioni dipinte su frasi di canzoni" è ispirata ad alcune delle più celebri canzoni del cantautore. Le tele raggiungono un alto livello poetico e sono realizzate secondo una rigorosa attinenza ai testi. La serata si chiuderà con il concerto del gruppo Ma noi no, tibute Band dei Nomadi

“Così sono stato conquistato dalla montagna”

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Uno studente universitario pistoies racconta il suo rapporto con le terre alte. La frequentazione fin da bambino e lo svilupparsi più recente di una particolare passione. Con un luogo prediletto, Sambuca: la rocca, lo sguardo sulla valle della Limentra, la poesia che avvolge il piccolo borgo. Un pensiero preoccupato e allo stesso tempo speranzoso per il futuro di questi luoghi

La storia di Donato dei Mengarini, un uomo buono che annegava nell'alcol la sua solitudine

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Non si era sposato, il vino era la sua compagnia domenicale. A sera capitava in casa di amici per un piatto di minestra. Durante la settimana lavorava alla Forestale ed era un boscaiolo capace e onesto. Era spesso vittima designata degli scherzi pesanti di persone prepotenti. Protagonista di episodi d'altri tempi come quando andò a Firenze a trovare la sorella con un balla piena di patate. Aveva lavorato a Milano come fuochista e in Maremma per tagliare la macchia e fare il carbone. Morì alle Ville Sbertoli devastato nel fisico e nel morale dalla sua dipendenza dall’alcool